«Saba è un valore aggiunto e in Coppa vogliamo passare»
L'Usinese nel gruppone per l'Eccellenza, Rassu: «Girone bello ed entusiasmante, c'è equilibrio e i dettagli faranno la differenza»
La corsa al primo posto nel Girone C della Promozione continua a regalare emozioni e colpi di scena, manco si trattasse di un romanzo scritto da un autore di successo: dopo le prime dodici partite, infatti, sono tre le squadre che braccano da vicino la capolista Tempio e tra queste c'è anche l'Usinese di mister Gianmario Rassu (nella foto di Salvatore Dore), che sta mettendo in piedi una stagione da applausi, con 8 vittorie e 1 pareggio che valgono un bottino di 25 punti.
I rossoblù si trovano ad una sola lunghezza dalla vetta e sono pronti a tuffarsi, con il morale e l'entusiasmo al massimo, nella seconda parte della stagione. I motivi per essere fiduciosi in vista del futuro prossimo sono molteplici, a partire dal rendimento di Domenico Saba, capocannoniere del torneo con 11 reti all'attivo. Con il campionato fermo sino all'8 gennaio, per l'Usinese c'è un altro appuntamento importantissimo prima del classico rompete le righe: questo pomeriggio, infatti, è in programma il ritorno, valido per i quarti di finale di Coppa Italia (leggi qui), contro il Luogosanto, che proprio nell'ultima uscita ha rimediato sei sberle al Comunale “Peppino Sau” mentre due settimane fa finì 1-1 sul campo dei galluresi.
«Sabato le cose ci sono andate benissimo, la squadra ha approcciato la gara nel modo giusto e quando parti così forte diventa tutto più facile — ammette mister Gianmario Rassu — Volevamo riscattarci dopo il ko di Stintino, con il loro gol che è arrivato soltanto al 94', su calcio di rigore. Si tratta di una sconfitta immeritata perché, per quanto fatto vedere in campo, il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio».
Il tecnico ha dovuto lavorare sodo per evitare pericolosissimi contraccolpi psicologici.
«Durante la settimana ci siamo allenati con il massimo dell'intensità, ripartendo proprio dalla prestazione offerta contro lo Stintino, che è stata decisamente buona. Quando in campo dai il 100% hai poco da recriminare. Dunque non posso che essere soddisfatto per come ci sono andate le cose nell'ultima uscita. Nel calcio, si sa, a volte a fare la differenza sono gli episodi; noi abbiamo cercato di continuare per la nostra strada, con serenità».
Il 6 a 1 rifilato al Luogosanto parla chiaro in questo senso.
«Un risultato eccellente, ottenuto contro una grandissima squadra, che può contare su tantissime individualità di spessore. Sono convinto che rimarranno nei quartieri alti sino alla fine. Pasquale Malu, che è un mio amico, sta facendo un ottimo lavoro: è un tecnico molto preparato che conosce ormai alla perfezione l'universo del calcio dilettantistico».
La classifica vede l'Usinese in ballo per il salto di categoria con una folta e qualificata concorrenza.
«Il campionato è bello ed entusiasmante, noi siamo a ridosso della prima, assieme a tutte le altre. A contendersi il titolo ci sono cinque-sei squadre: Tempio, Bonorva, Macomerese, Stintino e ci mettiamo dentro anche il Sennori, oltre a noi, ovviamente. La classifica per quanto riguarda l'andata ormai è ben delineata e credo che questo equilibrio rimarrà tale anche per il ritorno. Ogni partita sarà uno scontro diretto, tutte le compagini, sia quelle che stanno in alto che quelle che lottano per non retrocedere, scenderanno in campo con il coltello tra i denti per fare punti, il livello medio è altissimo. Io credo che il discorso per il salto di categoria si deciderà soltanto nelle ultime due-tre gare; nessuno riuscirà a scappare in questo campionato, ma peseranno tantissimo gli infortuni, le squalifiche e ogni più piccolo dettaglio».
Contro i galletti allenati da Cantara i ragazzi di Rassu hanno rimediato una delle sconfitte più cocenti della stagione.
«Sono cose che possono capitare, soprattutto se non scendi in campo con la testa giusta e la determinazione al massimo; siamo andati lì pensando di fare risultato senza problemi, con un atteggiamento troppo rilassato, e non va bene. Questo ci ricorda che gli impegni vanno preparati ed affrontati al meglio, altrimenti le cose si complicano, a prescindere dalla forza e dal blasone dell'avversario che hai davanti, figuriamoci contro un'autentica corazzata come il Tempio».
Rassu ritorna su quella sfida: «Giocare sul loro campo non è facile: per stare bene e rendere su una superficie in erba dovresti allenarti sette giorni su sette in quel terreno, se non sei abituato le gambe smettono di girare, vanno giù dopo 20'. Io ho giocato per tanti anni sull'erba naturale e so bene come vanno le cose. Loro partono avvantaggiati, e anche in quella sfida si è visto. Avevo messo in preventivo che avremmo potuto incontrare qualche problema, tant'è che per quella settimana pensavo di far allenare la squadra su un campo in erba; ne ho parlato con la società ma in zona non abbiamo trovato un impianto che potesse fare al caso nostro. Comunque tre allenamenti non sarebbero stati sufficienti per preparare le gambe, dunque va bene così, non ci penso più»
Il 3 a 1 rimediato alla quarta giornata in casa del Thiesi ha il sapore di un'occasione persa.
«Se sbagli approccio alla gara puoi perdere con chiunque, come dicevo prima. Nell'arco di un campionato i passi falsi sono fisiologici: anche le altre squadre che stanno con noi nelle prime posizioni hanno perso due-tre partite; è un torneo molto equilibrato e le sorprese non mancano di certo. Vincerà chi sarà più fortunato e chi avrà meno problemi; ogni dettaglio potrà fare la differenza, non puoi permetterti di sottovalutate neppure una virgola. Questo è un campionato che vinci solo se tutte le componenti girano al massimo: squadra, società, tifosi. Al più piccolo errore puoi scommettere che alle tue spalle ci sarà un avversario pronto a sorpassarti».
I rossoblù hanno diverse frecce al loro arco, partendo da Domenico Saba, autentico trascinatore e capocannoniere del torneo con 11 gol.
«Parliamo di un elemento di categoria superiore, che potrebbe giocare tranquillamente in Serie D, non solo in Eccellenza. Ho a disposizione un professionista, oltre che un ragazzo d'oro: il suo contributo è pesantissimo, sia in termini di gol e sia per come riesce a caricare il resto del gruppo. È abituato a lavorare sodo e a soffrire, negli allenamenti così come nelle partite: vede la porta come pochi e i numeri che sta collezionando sino a questo momento lo confermano. Quando hai a che fare con una persona così puoi ritenerti fortunato: ci dà una grossissima mano, è il nostro valore aggiunto, uno così non ce l'ha nessuno in squadra».
Il campionato starà in pausa sino all'8 gennaio per le festività, ma per l'Usinese non è ancora scattata l'ora della vacanza: nel pomeriggio infatti ci sarà la sfida con il Luogosanto valida per il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia.
«Ormai ci conosciamo a memoria, visto che nelle ultime due settimane è la terza volta gli uni di fronte agli altri; sappiamo già che ci sarà da lottare, affronteremo un avversario molto organizzato tatticamente e preparato sotto tutti gli aspetti. Per quanto ci riguarda, è chiaro, vogliamo passare il turno: siamo arrivati sino a questo punto e ora cercheremo di arrivare in fondo».
L'Usinese nella sessione invernale di mercato ha piazzato alcuni colpi di assoluto valore.
«Sono arrivati Riccardo Oggiano, Pintus e Michele Saba: gli ultimi sono già scesi in campo, Riccardo giocherà sicuramente in Coppa oggi: speriamo possano fare la differenza, del resto li abbiamo presi proprio questo».
Il tecnico traccia un primo bilancio per quanto riguarda la sua nuova avventura dopo i tanti anni al Thiesi.
«Sono approdato in un club organizzatissimo, che non mi fa mai mancare niente; mi stanno accontentando in tutto e per tutto, a partire dal mercato. E conta che io sono uno che pretende tanto. I dirigenti sono sempre presenti al campo, qui sto benissimo, dico davvero».
La squadra, per il resto, sta attraversando un momento d'oro.
«Sul piano atletico stiamo alla grande: è da circa tre-quattro partite che le gambe girano molto bene. Non posso che essere fiducioso insomma».