«Le prossime cinque sfide saranno decisive»
L'Usinese vola sulle ali dell'entusiasmo, Salaris: «Contro l'Ilva vittoria meritata, spero ci dia la consapevolezza sulla nostra forza»
Archiviato in tutta fretta il brusco passo falso rimediato in casa del Siniscola, l'Usinese ha regalato ai propri tifosi una prestazione esaltante nel confronto interno contro la capolista Ilvamaddalena, riuscendo a battere, con merito, una delle squadre più forti del torneo: tre punti pesanti, che valgono per l'aggancio al secondo posto, in coabitazione con il Lauras, e rilanciano le ambizioni dei ragazzi allenati da mister Giuseppe Salaris, attesi ora dal banco di prova delicatissimo contro il redivivo Porto Torres, imbattuto ormai da ben otto turni. Se si vuole continuare a sognare, sarà necessario quindi non commettere passi falsi e affrontare ogni impegno con la stessa determinazione e la stessa concentrazione messe in campo domenica, per un finale di stagione che si annuncia già ad altissimo livello.
«Le sensazioni non possono che essere positive, soprattutto per come abbiamo disputato la gara: una vittoria meritata, inseguita con tanta volontà, arrivata grazie ad una prestazione fantastica. Per battere l'Ilva era necessario che tutti gli undici in campo giocassero al 100%, e così è stato; i ragazzi sono stati bravi a calarsi nel confronto con la determinazione giusta, esprimendo a tratti un bel calcio, una cosa non scontata in questa dimensione».
Da segnalare, in questo senso, la prova fenomenale di Delrio, autore di numerose giocate che hanno infiammato il numero di casa, oltre ai due assist per Merella. «Alessio – ammette Salaris – è un ragazzo con delle potenzialità immense; in rosa ci sono diversi giocatori che per questa categoria sono sprecati, e lui è uno di questi. Quando sta bene, con la rapidità che lo contraddistingue, può fare la differenza. Deve ancora migliorare dal punto di vista tattico, d'altronde ha solo 22 anni e una carriera intera davanti: sta capendo che con quelle qualità può veramente fare male a chiunque».
Probabilmente l'Usinese ha incontrato l'Ilva nel momento migliore: la compagine guidata da Averini non vince da quattro turni, domenica è arrivata la seconda sconfitta dell'ultimo mese, la quarta stagionale. «Nell'arco di un campionato ci sta di attraversare un periodo di flessione; ciò non toglie che, con gli elementi di esperienza che hanno in organico, sono i favoriti per la vittoria finale, solo loro possono perdere questo campionato. Domenica hanno trovato un'Usinese con motivazioni maggiori, ma sono sicuro che, alla luce della sfida dell'andata, sapevano bene di dover affrontare una trasferta impegnativa. Il risultato è giusto – precisa -, nel calcio contano gli episodi e noi siamo stati bravi a realizzare due gol, anche se abbiamo sciupato qualche occasione di troppo. La fortuna è girata dalla nostra parte, soprattutto in quel batti e ribatti sulla linea di porta, molto simile a quello che è successo a noi contro il Siniscola; è un elemento fondamentale in questo gioco, di solito si dice che aiuta gli audaci (ride), ben venga dunque».
La battuta d'arresto rimediata contro i baroniesi ha interrotto una striscia di quattro risultati utili. «Ci siamo subito rialzati, è questo l'importante. Nell'ultimo periodo riusciamo a portare a casa i punti con buona continuità, anche se forse ci manca qualcosina, soprattutto in trasferta. Alcune vittorie erano decisamente alla nostra portata, come Siniscola ma soprattutto Macomer; è inutile comunque recriminare guardando al passato, meritiamo il piazzamento che occupiamo al momento, sono convinto che alla fine i reali valori emergono chiaramente». La classifica recita secondo posto a quota 37 punti, il bello viene proprio adesso. «Febbraio e marzo sono i mesi più importanti, perchè nel finale di stagione capiterà di incontrare anche formazioni che non hanno più niente da chiedere al torneo. Le prossime cinque gare saranno fondamentali: capiremo dove possiamo arrivare».
Proprio per questo, la trasferta di Porto Torres assume un ruolo chiave: «Ripartiamo dalla prestazione di domenica, continuiamo nel nostro percorso di crescita, mantenendo la stessa determinazione e la stessa fame che ci contraddistingue. Il salto di qualità coincide con l'acquisire una mentalità vincente, un appuntamento che noi per ora abbiamo sempre rimandato, ma non possiamo più permetterci errori in questo senso. Spero proprio che la vittoria contro l'Ilva ci abbia regalato la consapevolezza nei nostri mezzi: possiamo giocarci il secondo posto, il primo lo lascio ai maddalenini, ma dobbiamo esserne convinti noi per primi, a patto che ogni gara venga affrontata al massimo. Sarebbe un peccato rovinare tutto per la presunzione di essere i più forti, ricordiamoci che per il momento non abbiamo ancora fatto nulla». Il match dell'andata si chiuse con un rocambolesco 2 a 2. «Ci ha insegnato che le gare vanno giocate sino all'ultimo secondo: perdevamo per 2 a 0 al novantesimo, ma dopo il pareggio potevamo addirittura vincere. Bisognerà stare attenti a non concedere spazi agli avversari: loro sono molto bravi a concretizzare le ripartenze».
Dal punto di vista atletico, l'Usinese arriva al confronto al top della forma. «La squadra sta bene – conferma Salaris – ho espressamente chiesto alla società di poter lavorare con un preparatore atletico e Marco Pinna in questo senso è una delle figure migliori; ha lavorato nel basket con la Dinamo per tanti anni, una persona preparata, un professionista che rappresenta un lusso per questa categoria. Atleticamente stiamo bene, è sulla concentrazione e la determinazione che bisogna puntare tutte le attenzioni».