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Carloforte di misura, il terzo posto è ancora nel mirino; vittorie d'oro per Barisardo e Quartu 2000

Mainas si prende in spalla l'Arbus: La Palma ko, la capolista tenta la fuga per la vittoria; la San Marco cade ad Arborea

Inizia nel migliore dei modi il mese di aprile per l'Arbus, che al ritorno in campo dopo le feste piazza il colpo grosso nel big-match d'altissima quota contro il La Palma, battuto in extremis per 2 a 1: un successo pesantissimo per la banda di Agus, che ora vola a +5 nei confronti delle dirette inseguitrici, con la San Marco che non approfitta del duello tra le due rivali e torna dalla delicatissima ed insidiosa trasferta di Arborea con zero punti in tasca e qualche rammarico di troppo.
A sei giornate dal termine, rimangono accese le speranze play-off del Carloforte, che batte in casa il Sant'Elena e si porta a quattro lunghezze dalla coppia di seconde: un distacco sicuramente difficile da colmare, ma con 18 punti in palio niente è impossibile.
Sorrisi in esterna per il Carbonia, che non fa sconti al Vecchio Borgo, e Andromeda, 2 a 0 in casa del Seulo; in chiave salvezza invece spicca il secco 3 a 0 del Siliqua ai danni del Selargius, con i campidanesi che si allontanano così dalla zona calda. Vincono anche Barisardo e Quartu 2000, che infiammano ulteriormente la bagarre play-out.

Il La Palma resiste all'urto della capolista per tutti i 90' ma cede l'intera posta in palio nel recupero, con i granata di Agus che sferrano la zampata decisiva allo scadere e mettono in piedi la prima, vera grande fuga della stagione, volando a +5 dal trenino delle dirette inseguitrici. Tutte le luci erano puntate sul big-match tra le prime due della classe, e le tante aspettative della vigilia sono state abbondantemente ripagate in campo, dove le due compagini hanno dato vita ad una sfida ad altissima intensità. La gara è spumeggiante sin dalle prime battute, con i locali che cercano di affondare i colpi con Festa e Atzori, ma senza la sufficiente dose di precisione; sull'altro versante, i cagliaritani si fanno vivi con il solito Ligas che però non è abbastanza lucido al momento della battuta a rete. Spetta ai granata fare la partita: ci provano Falciani e Mainas, l'ultimo squillo della prima frazione parte dai piedi di Atzori, con la palla che passa non lontano dal palo della porta difesa da Sanna. Ad inizio della ripresa, l'Arbus sfonda: guizzo in avanti di Mainas che controlla perfettamente e supera Sanna. Il La Palma non ci sta e trova immediatamente la forza per rimettere in carreggiata l'incontro: alla mezz'ora il tiro carico di veleno di Cocco beffa Toro. Con il risultato di nuovo in parità, il finale di gara è incandescente: l'Arbus attacca con convinzione a caccia del nuovo sorpasso affidandosi a Flumini e Festa, ma il gol del ko lo realizza ancora Mainas, che sfrutta al massimo la bella intuizione di Festa su calcio di punizione e regala ai suoi una domenica da incorniciare. Per i cagliaritani è il ko numero quattro, ma la corsa all'Eccellenza è ancora apertissima, soprattutto perchè la San Marco sbatte sul muro dell'Arborea e fallisce una ghiottissima occasione per tornare da sola al secondo posto. Andare a giocare nella tana di Firinu e soci non è mai facile, soprattutto quando i giallo-blù si dimostrano in giornata di grazia, come ieri: la vittoria, arrivata peraltro con un uomo in meno, certifica ulteriormente l'assoluta bontà del lavoro fatto quest'anno dal tecnico, che ha trasformato quella che in principio era la matricola terribile del girone in uno dei punti fermi di questo campionato.
Gli asseminesi partono con discreta convinzione: dopo dieci minuti Fanni si trova tra i piedi la palla del vantaggio ma non inquadra il bersaglio grosso; i locali si difendono con ordine e appena possono ripartono con rapidi contropiedi, ma Daddi è attento sui tentativi di Lasi e Marco Atzeni. Al 26' è proprio Marco Atzeni a trovare il gol, ma l'azione viene fermata per fuorigioco. L'iniziativa dell'Arborea cresce di intensità e di pericolosità: Daddi e Cordeddu ci mettono una pezza e salvano gli ospiti dai tentativi avversari. Le ultime scaramucce della prima frazione partono dai piedi di Pilleri, conclusione troppo centrale, Mura, palla alta sulla traversa, e Fanni, che non approfitta dell'ottimo lavoro sulla fascia di Meloni. La ripresa si apre con un colpo di scena: il secondo giallo costa l'espulsione per Costella che lascia i suoi in inferiorità numerica; la San Marco prova a colpire gli avversari nel momento più delicato, ma i tentativi di Mura, Barry e Fanni non portano agli esiti sperati. L'Arborea però dal canto suo non demorde: punizione di Lasi, Porcu è provvidenziale nel sbrogliare la matassa. Al 20', gli uomini di Pani confezionano un'altra clamorosa palla gol, ma Mastromarino non riesce a battere Carta. Poco prima della mezz'ora però, l'Arborea mette in atto l'azione perfetta: Marco Atzeni fugge sulla fascia sinistra, poi trova il tempo per pennellare un cross perfetto per il fratello Paolo che di prima intenzione lascia partire una staffilata di rara potenza che brucia Daddi. La San Marco non può fare altro che buttarsi in avanti a caccia del pari, occasione per Pilleri che però sfuma. L'Arborea si trova così tanti spazi per ripartire in contropiede, con Marco Atzeni che va vicinissimo al raddoppio. Nel finale non succede più nulla, con mister Pani che incassa il primo ko sulla panchina dei leoni e si allontana ulteriormente dal vertice della classifica.

Al terzo posto il Carloforte, che supera di misura, per 1 a 0, il Sant'Elena e ritorna in corsa per un posto play-off, anche se le quattro lunghezze che separano i tabarchini dalla coppia di seconde non sono un margine che si potrà annullare facilmente. I ragazzi di Lazzaro partono con il piede giusto, ci prova subito Recano con una staffilata dalla distanza su punizione, poi è il turno di Uccheddu, ma senza esiti. Il Carloforte si fa preferire sul piano della manovra, ma gli ospiti tengono ottimamente il campo e anzi, nel finale di tempo si affacciano dalle parti di Grosso con Perinozzi. La seconda frazione si apre con il tentativo di Iesu, replica del Sant'Elena, decisamente pericolosa, con Rotaru, murato in extremis sulla linea di porta da Marongiu. Il Carloforte soffre, Pancotto tiene a galla i suoi con un intervento provvidenziale, poi alla mezz'ora, il colpo di scena che decide di fatto la contesa: Bodano da pochi passi sigla il gol da tre punti.
Il Carbonia non fa sconti al Vecchio Borgo Sant'Elia e si aggiudica, al termine di una buona prestazione, i punti in palio: cagliaritani ancora al quartultimo posto, ma la salvezza diretta è lontana appena due lunghezze. Pronti via e i minerari si rendono subito pericolosissimi: Cogotti pesca su punizione Boi che chiama Berosi agli straordinari: il portiere si salva con una prodezza e l'aiuto del palo. Il Carbonia continua a premere: bell'azione sull'asse Giovagnoli – Marreddu, la palla termina dalle parti di Konatè che non è fortunato al momento della battuta a rete. Il Vecchio Borgo replica con una punizione di Pibiri, Bove non si fa sorprendere, ma il pallino del gioco è sempre tra le mani dei ragazzi di Marongiu, che ci provano ancora con Foddi, che sciupa da ottima posizione, Cosa e Boi. Il punteggio si sblocca ad inizio ripresa grazie alla conclusione di prima intenzione del millenial Fabio Biccheddu che realizza così la prima rete in stagione. Il Vecchio Borgo si affida alle punizioni, tante, conquistate al limite dell'area, ma Bove respinge tutti gli assalti di Feboli e soci. Il Carbonia sfiora il raddoppio con Cosa, che di testa però allarga troppo la mira; i cagliaritani si affidano alle intuizioni del solito Feboli, che ci prova dalla lunghissima distanza ma senza fortuna. Ai minerari non resta altro da fare che chiudere il match: al 40' Konatè sfrutta un'indecisione della retroguardia avversaria e mette il punto al capitolo. Il Vecchio Borgo Sant'Elia tenta in tutti i modi di siglare il gol della bandiera, ma il risultato non cambierà più.

Ennesima giornata positivissima per l'Andromeda che mette a segno un altro importantissimo colpo in ottica salvezza: i giallo-neri di mister Desogus passano contro il Seulo per 2 a 0 e tornano a casa con il pieno di entusiasmo. I locali infiammano la gara sin dalle prime battute, con Ghiani che fa registrare la prima conclusione verso la porta di Angioni, ma il portiere si salva. A trovare il gol però sono gli ospiti, con Demuro che ribadisce in rete, di testa, una respinta di Pili sul precedente tentativo di Congiu. La replica del Seulo parte dai piedi di Marcialis, ma Angioni si conferma attentissimo. Gli ospiti non stanno a guardare: guizzo di Congiu, con Concu provvidenziale in chiusura. Alla mezz'ora ci prova ancora Ghiani, con una staffilata che chiama alla prodezza il portiere ospite. Anche nella seconda frazione il Seulo scende in campo con la voglia di fare la partita, ma a passare sono ancora gli ospiti, grazie ad una ripartenza impeccabile di Demuro che salta Pili e deposita in fondo al sacco la palla che vale per il raddoppio. Il finale è tragico per il Seulo, con le espulsioni rimediate da Murgia e Pili; l'Andromeda potrebbe chiudere con un vantaggio ancora maggiore, ma Pillai fallisce in pieno recupero un calcio di rigore.
Domenica positivissima anche per il Siliqua che in casa non sbaglia l'appuntamento con la vittoria nel confronto importantissimo in chiave salvezza contro il Selargius, battuto con un netto 3 a 0: i campidanesi sbloccano la gara già alla mezz'ora con Pilloni, ben imbeccato da Amorati. A due dal riposo arriva il raddoppio di Maccioni, che sfrutta al massimo il bel piazzato battuto da Cuccheddu. Nella ripresa il Selargius tenta in tutti i modi di rientrare in partita, ma Caddeo e soci fanno ottima guardia, chiudendo di fatto la contesa a pochi minuti dal triplice fischio, ancora con Pilloni.
Reazione d'orgoglio per il Quartu 2000 che rimane aggrappato al sogno salvezza grazie al 2 a 0 maturato nel confronto interno con l'Idolo, che permette ai ragazzi di Puddu di salire a quota 18: l'ultimo posto è sempre una triste realtà ma il Gonnosfanadiga, terzultimo, è sempre nel mirino, staccato di appena tre punti. Pronti via e i locali sbloccano il punteggio: fuga di Dessì che scambia con Carta, la palla termina dalle parti di Meloni che conclude a rete, Jurado tenta di metterci una pezza ma sporca la traiettoria della palla che termina inesorabilmente alle spalle di Salis. I quartesi giocano sul velluto e si rendono pericolosissimi con Carta e Dessì, con Salis che si salva anche con l'aiuto dei legni. Alla mezz'ora, ecco il raddoppio: Carta riceve da Meloni e non perdona il portiere ospite. Nella ripresa il Quartu controlla bene la gara, gli ospiti provano a siglare il punto dell'onore ma i tentativi di Lancioni e Pusceddu non incidono.
Vittoria di misura, importantissima, per il Barisardo che si aggiudica lo spareggio salvezza anticipato contro il Gonnosfanadiga: i padroni di casa allenati da Cannas si rendono subito pericoloso con Boi e Pistis; ancora Andrea Boi protagonista nella prima parte di gara, con Petucco che si salva con un pizzico di fortuna sul colpo di testa dell'avversario che termina clamorosamente sulla traversa; lo stesso Boi non trova il tempo giusto per battere il portiere ospite da ottima posizione. Il Barisardo vede ripagati tutti i suoi sforzi al 20', quando Mameli inventa il pallonetto giusto per superare Petucco. Nella ripresa gli ogliastrini continuano a macinare gioco, ma il Gonnos ha il merito di rimanere in partita sino all'ultimo; brivido per i padroni di casa su un'incursione di Vaccargiu, l'ultima azione importante dell'incontro è frutto di un'iniziativa di Mameli, che dalla distanza colpisce la traversa.

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Campionato:
Stagione:
2017/2018
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Promozione
Girone A