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Gianni Maricca, allenatore, Selargius
«Porceddu sta diventando importantissimo; contro l'Idolo servirà tanta concentrazione»

Maricca sprona il suo Selargius: «Partiti a fari spenti ma le prestazioni ci confortano: la strada è quella giusta»

Il Selargius prosegue, con rinnovata fiducia, nel suo processo di crescita, sotto le premurose cure di mister Gianni Maricca: all'esperto tecnico spetta il compito, delicatissimo, di gettare delle basi solide in vista di un rilancio importante, con l'organico che ha subito modifiche piuttosto drastiche rispetto alla scorsa stagione, ma grazie anche ad una campagna acquisti estiva condotta con grande intelligenza, i granata stanno regalando a dirigenti e tifosi le prime belle soddisfazioni. I sedici punti in classifica, al netto dei due di penalizzazione, rappresentano un buon bottino nella corsa verso la salvezza, obbiettivo principale alla luce soprattutto dell'esperienza, più tormentata del previsto, vissuta nella scorsa stagione. Nelle prossime quattro gare, le ultime di questo intensissimo girone di andata, la squadra avrà la possibilità di confortarsi con alcune tra le candidate principali per il salto, come Carloforte e Arbus: un occasione per ricevere indicazioni utili, e attendibili, sulle reali potenzialità di un progetto che sta puntando forte su tanti ragazzi giovani e di talento. Ma prima, ci sarà da affrontare la trasferta contro l'Idolo, che si annuncia già come una vera e propria battaglia. I selargini ci arrivano con il morale a mille, forti del netto 3 a 1 rifilato al Seulo.

«La gara di domenica è stata bella e combattuta, anche se condizionata dal maltempo, considerando che la pioggia ha appesantito il campo. Noi ci siamo espressi bene, in linea con quanto avevamo provato in settimana: la nostra intenzione era quella di andare a pressarli con grande intensità; conosco perfettamente le capacità dei loro attaccanti, proprio per questo dovevamo limitare i rifornimenti e ci siamo riusciti piuttosto bene. I ragazzi — continua Maricca — sono stati molto bravi, soprattutto dal punto di vista tattico. Abbiamo avuto la pazienza di aspettare il momento giusto per colpire, con i gol che sono arrivati grazie a delle buone azioni».
Il Seulo si è confermato un cliente ostico: «Non hanno mai mollato. Proprio per questo mi è piaciuta la personalità e la tranquillità con cui abbiamo affrontato la fase finale del match: grande concentrazione, calma e sangue freddo».
Tre punti importanti che certificano il vostro buon stato di forma. «Speriamo di continuare così (ride). Ci siamo ripresi subito dopo il ko esterno contro la San Marco, anche se sono molto soddisfatto della prestazione fatta registrare contro la prima in classifica: abbiamo ribattuto colpo su colpo, tenendo l'incontro vivo sino all'ultimo secondo. Siamo usciti dal campo a testa alta, è questo l'importante secondo me. E' stata comunque una partita strana, son stato costretto a effettuare tre cambi per infortunio, di cui uno accusato durante il riscaldamento. In quell'occasione c'è stata l'ulteriore conferma delle potenzialità della rosa che, seppur composta da tanti giovani, sino a questo momento ho già fatto esordire quattro classe '2000, sta affrontando la stagione nel migliore dei modi».

Nonostante le difficoltà incontrate in fase di mercato. «Siamo partiti a luci spente, dopo un'estate passata a sentire le notizie di chi andava via da Selargius e non quelle legate a chi sceglieva di rimanere. Abbiamo cercato di fare di necessità virtù, costruendo l'organico con le risorse che avevamo. Io ad essere sincero sono stato fiducioso sin dal primo giorno, perché vedevo la dedizione con cui i ragazzi si sono messi al lavoro». A partire dallo zoccolo duro. «Dessalvi, Aresu, Callai, Pandori, a cui si sono aggiunti due giocatori esperti e intelligenti come Marco Aresu e Bebo Palmas. Mi stanno dando una grossa mano con i più giovani, come Porceddu, un classe '2000 che si sta guadagnando con merito la maglia da titolare, ci da i giusti equilibri».
Tra le più belle sorprese in questa prima parte di stagione ci sono anche Mura e Secci. «Sono leggermente più grandi, tra virgolette, visto che hanno entrambi 21 anni. Si trovano bene assieme, ma penso che sia fondamentale avere una precisa identità di gioco per raggiungere certi traguardi e io sto cercando di trasmetterla sin dal 21 agosto, giorno in cui è partita la preparazione. Mura è un talento molto interessante, quello più dotato tecnicamente; sta ai suoi compagni metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio; io, per quanto posso, sto cercando di aiutarlo a migliorare, a crescere e avere altre potenzialità rispetto alle tante che si portava già dietro. Magari non stanno segnando tantissimo, ma i loro movimenti creano spazi interessanti per il resto della squadra».

Ora non resta che andare avanti, con maggiore determinazione. «Non so sino a quanto potremmo mantenere questo trend; ciò che posso dire è che stiamo lavorando seriamente, nessuno manca agli allenamenti, ed è un aspetto che mi fa molto piacere. Dobbiamo soltanto concentrarci su una partita per volta, cercando di prepararci al meglio». Cercando di limitare al massimo gli intoppi. «I passi falsi, come quello rimediato contro il Sant'Elia, ci possono stare. Ad Arborea la sconfitta è arrivata negli ultimi due minuti, una gara peraltro ben giocata da parte nostra. In casa contro il Sant'Elena invece abbiamo fallito il rigore decisivo per la vittoria a fine partita».
Il cammino del Selargius nel complesso è decisamente positivo. «In linea con le più rosee aspettative: 18 punti in undici partite non sono tantissimi, ma siamo alla pari con delle squadre che alla vigilia avevano ben altre ambizioni».
E' il caso, ad esempio, del Siliqua, piombato nel caos a poche giornate dal giro di boa. «Non entro in merito alla vicenda, anche se comunque erano distanti dalle prime posizioni, a prescindere da quello che è successo nelle ultime gare».
Le formazioni più competitive per il resto stanno continuando a correre fortissimo. «L'Arbus, seppur sia incappato in uno stop ha ancora tutte le possibilità ovviamente di rientrare in gioco. Penso che per l'Eccellenza sarà un discorso a tre con San Marco e Carloforte; è ancora presto ma penso che per il salto diretto e per i piazzamenti play-off la situazione sia abbastanza definita».

Il Selargius affronterà, nelle giornate conclusive, alcune tra le squadre di primissimo livello. «Si tratta dei nostri piccoli esami di maturità: sarà bello, ed importante, misurarci con squadre ben attrezzate per la categoria. Sappiamo che Carbonia e Carloforte al momento hanno quel qualcosa in più che può fare la differenza, ma noi vogliamo pesare i nostri progressi, per capire quanto ci manca ancora per colmare il gap. C'è tanta curiosità da parte nostra. Ai ragazzi ripeto sempre che il bello del calcio sta nel poter vivere queste sfide, dove le motivazioni sono altissime; fa piacere mettersi in discussione in questo modo. Poi per me si tratta di partite un po' particolari: una è la compagine della mia città, l'altra fa comunque parte del mio territorio. Ci tengo molto».

Prima però bisognerà pensare alla prossima trasferta in casa dell'Idolo. «Un'ottima squadra, con un grande carattere e diversi elementi validissimi, soprattutto in avanti. In settimana cercheremo di curare ogni dettaglio per farci trovare pronti». Maricca si aspetta tante risposte da parte dei suoi. «Voglio che scendano in campo senza ansia, ma con il giusto rispetto nei confronti dell'avversario; in casa saranno ancora più determinati del solito, come tutte le squadre della zona. Da parte nostra servirà tanta determinazione, buona volontà e serietà».
L'imperativo è mantenere le distanze rispetto alla zona calda della classifica. «In modo da poter continuare a lavorare al nostro progetto. C'era tanto scetticismo, almeno inizialmente, ma la mia speranza è quella di portare a termine il lavoro, che consiste nel far crescere i nostri ragazzi, per gettare le fondamenta in vista di qualcosa di più importante, se ci sarà l'occasione, nel futuro prossimo. Le nostre risorse al momento sono queste: il gruppo è stato costruito in base alle caratteristiche dei ragazzi, io devo soltanto sfruttarle al meglio».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
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2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A