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Monreale-Pula, Falco si ribella: «Non sono scorretto, gol regolare e vittoria limpida»
Mister Murgia: Lui non centra, colpa dell'arbitro

Monreale-Pula, Falco si ribella: «Non sono scorretto, gol regolare e vittoria limpida»

Minuto 35 della ripresa di Monreale-Pula. Luca Suella, attaccante dei biancorossi, fila via in contropiede, entra in area di rigore avversaria, si allunga la palla favorendo la tempestiva uscita bassa del portiere sangavinese Alessandro Scalas che agguanta il pallone; l’impatto è inevitabile tra i due giocatori con la sfera che schizza sui piedi di Nunzio Falco il quale, avendo seguito la corsa del compagno, non può far altro che appoggiare a porta vuota. È il gol-vittoria per la capolista incontrastata del girone che ha fatto tanto infuriare la Monreale e originato qualche dubbio sulla sportività del bomber del campionato, giunto al 21esimo centro.

 

Il tecnico Murgia: «Falco corretto, colpa dell'arbitro» - A fugare ogni cattivo pensiero di mancato fair play del 37enne attaccante sardo-romagnolo ci pensa l’allenatore sangavinese Davide Murgia: «Non abbiamo nulla né contro Falco, sulla cui correttezza in campo sfido chiunque a metterla in dubbio, né contro il Pula, società che reputiamo altrettanto sportiva. Contestiamo solamente il fatto che arbitro e guardalinee hanno compiuto un errore marchiano a non fischiare un fallo che era inequivocabile». Il tecnico della Monreale spiega la dinamica dell’azione: «Suella, che ha stoppato male la palla, ha poi centrato in pieno Scalas che era uscito in presa bassa; il mio portiere, dolorante, ha perso la palla poi finita sui piedi di Falco che doveva fare quello che ha fatto, cioè segnare. L’azione si è svolta così rapidamente che mai e poi mai si può parlare di un gesto anti-sportivo». Il portiere Scalas poi è stato costretto ad uscire. «Penso abbia due costole incrinate – continua Murgia – oggi ne sapremo di più».

 

La rabbia di Falco: «Sono state scritte cose non vere» - Il dubbio, per chi non avesse assistito alla gara di San Gavino, è nato leggendo i titoli dei giornali: “Pula, Falco segna col portiere a terra. La Monreale sconfitta e infuriata”. «Ci sono rimasto molto male dopo aver letto ieri il titolo dell’Unione Sarda – dice Nunzio Falco – e mi ha dato fastidio la ricostruzione dell’azione del gol che è stata fatta. Dopo lo scontro Suella-Scalas, la palla è schizzata sui miei piedi e io non ho fatto altro che buttarla dentro. Il tutto è successo in una frazione di secondo, dopo un normale scontro di gioco, con l’arbitro che deve decidere se fischiare il fallo o meno. Non voglio pensare alla malafede ma titolare così è sbagliato, toglie i meriti alla mia squadra ed è poco rispettoso anche per gli avversari». Un lunedì di gioia che per il bomber del Pula si è presto trasformato in una giornata attaccato al telefono: «Ho ricevuto tante chiamate da amici e avversari che mi dicevano: “Nunzio, ma che hai combinato?”. Quelli che mi conoscono non hanno mai dubitato sulla mia correttezza in campo e se ciò è riconosciuta anche dall’allenatore Murgia e dagli avversari la cosa non può farmi che piacere».

 

L'analisi della gara di Murgia e Falco - Il pensiero di Murgia e Falco si divide soltanto nel commentare il risultato finale. «Ci resta l’amaro in bocca – dice il tecnico della Monreale – perché meritavamo almeno di pareggiare. Riconosco il netto predominio territoriale avuto dal Pula ma all’inizio del secondo tempo abbiamo colpito un palo clamoroso con Puddu e creato diversi grattacapi al loro portiere Antinori». Il capitano biancorosso non è d’accordo: «Vittoria limpida e meritata, ho contato almeno sei occasioni nette nostre per fare gol. Dico anche che non è stato facile battere un avversario combattivo e se l’arbitro avesse fischiato il fallo, il pareggio avrebbe premiato il grande cuore messo in campo dalla Monreale». Una vittoria che, grazie alla concomitante sconfitta del Porto Corallo ad Assemini, riporta a 8 i punti di distanza dalla dirette inseguitrici, Quartu 2000 e gli stessi sarrabesi. «Non mi aspettavo che il Porto Corallo perdesse – dice Falco – ma sapevo che per loro non era facile. L’Asseminese già contro di noi mi aveva fatto un'ottima impressione, squadra grintosa ben allenata da Sanna. Questo fa capire che la vittoria del campionato non è scontata, che non bisogna abbassare la guardia in ogni partita perché il cammino è lungo e ancora pieno di trappole».

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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