Il tecnico: «Ottima reazione dopo lo svantaggio»
Monteponi Iglesias, buona la prima per Milia: «Era importante ridare autostima all'ambiente»
Non è mai facile salire in corsa sulla panchina di una squadra, soprattutto se questa si chiama Monteponi Iglesias e se ha puntati addosso gli occhi di mezza Promozione: dopo una prima parte di stagione esaltante, andata ben oltre le aspettative, il cammino dei rosso-blù si è improvvisamente complicato nell'ultimo mese del 2014, una sconfitta e tre pareggi di fila, che sono costati il posto a mister Vittorio Corsini: al suo posto, una vecchia conoscenza del club, Graziano Milia, di nuovo in sella dopo l'ultima esperienza risalente a tre anni fa.
Il tecnico è riuscito a partire con il piede giusto, vittoria casalinga contro l'Arbus, ed ora è atteso da un trittico di gare che peseranno inevitabilmente come un macigno sulle ambizioni della Monteponi nella rincorsa all'Eccellenza.
Mister Milia, tutti si aspettavano una scossa a questo ambiente un po' intorpidito dopo le ultime prestazioni opache, e così è stato.
«Quando un allenatore subentra ad un suo collega, come è successo a me, l'unica speranza è quella di partire con il piede giusto, e fortunatamente è andato tutto bene. La gara domenica però si è messa subito in salita: siamo passati in svantaggio dopo pochi minuti, per colpa fondamentalmente di un nostro svarione difensivo.
In questi casi la paura rischia di paralizzarti, ma dopo 5' di smarrimento ci siamo ripresi alla grande, proponendo con continuità il nostro gioco, facendo un buon pressing e occupando stabilmente la loro metà campo.
Dopo il pareggio, insomma, la partita si è messa nel binario giusto, anche se il punteggio è rimasto in bilico sino al 90': peccato, avremmo potuto e dovuto chiuderla prima, ma l'arbitro ci ha annullato due reti, entrambe assolutamente regolari».
L'Arbus si è confermato un avversario ostico:
«Ci ha messo in crisi, impedendoci di far circolare agevolmente la palla; la posta in palio era altissima, così come la tensione, ma i miei meritano un applauso per come hanno gestito le difficoltà».
Non era assolutamente facile rivitalizzare un ambiente a digiuno di vittorie da quattro turni.
«I ragazzi non erano più convinti dei loro grandi mezzi, mancava la necessaria autostima che ti serve per fare bene. Per fortuna, quando arriva un nuovo tecnico, il gruppo gode di nuovi stimoli, almeno all'inizio. Di solito, in questi casi, la prima cosa da fare è mettere a posto la testa dei giocatori, poi si pensa a tutto il resto».
Alla tattica ad esempio: domenica si sono viste alcune novità rispetto al passato.
«A me piace giocare a zona, in tutte le situazioni, anche nelle palle inattive. Ho dovuto curare molto questo aspetto, ma i ragazzi si sono applicati con impegno e serietà e in sole tre sedute di allenamento hanno assimilato gran parte dei meccanismi che ho proposto. Ora dobbiamo continuare a migliorare, ma non sarà facile».
Anche perchè i tempi sono un po' stretti: ne prossimo turno farete visita alla Frassinetti, poi big-match con la capolista Kosmoto in casa.
«Non sono stato particolarmente fortunato con gli abbinamenti (ride), dopo l'Arbus, davvero un'ottima squadra, affronteremo altre due corazzate, ma dobbiamo assolutamente pensare ad una gara alla volta. La Frassinetti gioca un calcio spumeggiante ed efficace, il loro quarto posto la dice lunga sul valore e sullo stato di forma che stanno attraversando; allo stesso tempo, anche noi abbiamo le nostre carte da giocarci per mettere in difficoltà l'avversario. Sono partite delicate, servirà il massimo dell'attenzione e della concentrazione per tutti i 90'; dovremo mantenere la calma e aspettare il momento propizio, consapevoli del fatto che se riusciamo a costruire delle occasioni, in avanti abbiamo senza dubbio dei giocatori capaci di fare gol; allo stesso tempo, sarà importante limitare al minimo le loro giocate».
Una cosa che ultimamente all'Iglesias riusciva piuttosto difficile.
«Si, la squadra incassava indubbiamente troppe reti, domenica invece abbiamo mandato un ottimo segnale in questo senso, subendo soltanto due tiri verso lo specchio della nostra porta».
Grazie al passo falso del Siliqua siete balzati al terzo posto: per la corsa all'Eccellenza ci siete ancora.
«Non possiamo nasconderci: è una lotta che riguarda al momento almeno cinque squadre e ovviamente noi siamo tra le candidate; il ritiro del Sanluri suggerisce nuovi scenari, le nostre speranze potrebbero essere ancora maggiori rispetto all'inizio.
Nel calcio, però, regna l'imponderabile: nessuna squadra riesce a vincere senza lottare, anzi, se le partite non si affrontano nel modo giusto si rischia di rimediare bruttissime figure. Sarà importante preparare bene la sfida in settimana e curare l'approccio al match».