Il difensore: «Sono un educatore, ho sbagliato»
Monteponi, Puddu e il terzo tempo mancato: «Chiedo scusa alla Ferrini, ero nervoso, un fallo su di me nel gol che ha deciso la gara»
L'amarezza per la sconfitta è tanta, che poi si raddoppia perché il gol decisivo della Ferrini nasce da un fallo non fischiato a suo favore ma, due giorni dopo aver perso il big-match in casa dei cagliaritani,Davide Puddu, difensore della Monteponi Iglesias, recita il mea culpa per ciò che è successo nel dopogara.
«Mi scuso con la dirigenza della Ferrini e con chi, a fine partita, mi ha chiesto di restare per il terzo tempo. Oltre a non essermi trattenuto con gli avversari a bere e mangiare un panino, ho risposto male e ho detto delle parole brutte che, ragionando a freddo, non era il caso di dire. Mi avrebbe fatto piacere restare con Bonu, Spanu, Diana e altri che conosco da tanto tempo ma non avevo testa per parlare. Ho sbagliato, io durante la settimana ho a che fare con i bambini e non è giusto che io reagisca in questo modo anche se ero nervoso perché ci tenevo a non perdere la gara. Sono un educatore e devo mantenere sempre un comportamento corretto, specie quando la gara è finita. Mi è stato detto che nono sono abituato a perdere, ma gare importanti ne ho perso altre in precedenza e probabilmente capiterà in futuro. Di sicuro la partita contro la Ferrini, una società molto brava a livello giovanile visto quanti ragazzi sta sfornando, non era una finale di Champions League».
Il 26enne centrale difensivo dei minerari, che allena i pulcini del Cagliari, spiega il perché di tanto nervosismo: «Il gol che ha deciso la gara a favore della Ferrini è nato su un fallo che non mi è stato fischiato. Ho anticipato in chiusura Caddeo che, sulla corsa, mi ha sbilanciato e poi schiacciato la scarpetta fino a togliermela, lui ha potuto continuare l'azione che ha portato al rigore, sacrosanto perché il fallo l'abbiamo fatto. Andrea ha detto anche di non avermi toccato, ma non mi sto inventando le cose, ho fatto vedere la scarpa tolta al segnalinee e all'arbitro ma non c'era verso. C'è stato un errore tecnico anche se noi siamo stati ingenui perché ci siamo fatti trovare sbilanciati su una punizione che stavamo battendo noi». Ma ciò che ha infastidito di più Puddu sono altre cose accadute in campo: «Non mi sono piaciuti certi atteggiamenti che hanno avuto in campo gli avversari, che conosco bene perché molti di loro sono anche amici. Ad ogni minimo contatto o spinta simulavano una gomitata, stavano in terra per tanti secondi. Siccome nessuno ci sta a perdere né tantomento ad essere insultato cadi nel tranello della risposta, si è esagerato da tutt'e due le parti ma non mi è piaciuto che si degenerasse a livello verbale; io mi prendo la parte di responsabilità, in tribuna c'erano anche i miei familiari e mi è dispiaciuto che in una sfida così importante sia passato in secondo piano il lato tecnico».
Parlando della gara che è valsa l'aggancio in vetta della Ferrini alla Monteponi, l'ex difensore del Selargius ammette: «Il punto, alla fin fine era ottimo per noi. La gara, molto combattuta a livello fisico e con scontri forti, era sul pari, il risultato più giusto che andava bene a tutt'e. Loro però sono stati bravi perché ci hanno creduto, noi meno perché ci siamo sbilanciati alla ricerca del 2-1. Anche se il fallo su di me non è stato visto dall'arbitro, abbiamo fatto un errore di posizionamento in fase difensiva. Giorgio Piras era in avanti a battere la punizione e io sono rimasto da solo dietro in una ripartenza loro quando mancavano 4' alla fine della partita. Un errore pagato caro al di là della svista arbitrale». La seconda trasferta persa di fila in casa di una diretta concorrente alla vittoria finale non preoccupa Davide Puddu: «La sconfitta con la Ferrini assomiglia molto a quella di Siliqua, anche lì il punto era d'oro, noi bravi a pareggiare mentre domenica eravamo anche in vantaggio. Se andiamo a vedere ci hanno condannato due ingenuità per mancanza di concentrazione: a Siliqua il 2-1 è stato fatto da calcio d'angolo con una disattenzione del portiere, con la Ferrini ci siamo dimenticati la fase difensiva nell'azione in cui c'è stato il fallo su di me. Ma non siamo inferiori a entrambe le avversarie, la classifica lo dimostra. Questo è un campionato equilibrato che vede in corsa più che mai il Monastir ora che ha preso Farci, che sta dando spazio a Orrolese e Frassinetti di rientrare in gioco e che vede Girasole e Sant'Elena recitare il ruolo di sorprese. In ogni campo ci sarà battaglia, per noi domenica contro il Narcao penultimo in classifica non sarà facile, è pur sempre un derby e loro ci metteranno tanta grinta. Come non è semplice per il Siliqua a Carbonia o l'Orrolese a Pula, poi c'è Monastir-Frassinetti. Credo che tutti questi scontri diretti saranno fondamentali nel girone di ritorno, ora è ancora presto per capire come andrà a finire, di sicuro ci sarà da lottare fino alla fine».