Marco Piras nuovo mister, manca solo l'ufficialità
Muravera e l'esonero di Senigagliesi, il presidente Aresu: «Decisione sofferta, serviva una scossa». Il tecnico: «Ringrazio la società per l'opportunità e il paese per l'accoglienza»
Sereno e telegrafico. Stefano Senigagliesi commenta con poche frasi la comunicazione dell'esonero. Quattro anni fa fu lui a lasciare il Muravera per stare accanto alla donna della sua vita che combatteva contro un male incurabile, ora è stata la società sarrabese a troncare il rapporto professionale dopo la sconfitta di ieri contro il Rieti, la quinta nelle ultime sei giornate che ha fatto sprofondare la squadra al quint'ultimo posto in piena zona playout con 10 punti dopo una buona partenza (7 punti e 5° posto alla 4ª giornata). «La prima cosa che vorrei dire - esordisce il tecnico marchigiano - è che ringrazio la società per avermi dato la possibilità di passare 4 anni bellissimi, alternati ad un momento difficile della mia vita familiare. E poi devo dire grazie al paese di Muravera che mi ha accolto con gentilezza e fatto sentire come fossi a casa mia. Io non dimentico certi comportamenti e, perciò, vorrei proprio che si sottolineassero questi ringraziamenti». Non vorrebbe andare oltre Senigagliesi perché, sebbene da uomo di calcio sa che l'esonero faccia parte del gioco, avrebbe voluto poter continuare l'avventura come chiunque sia desideroso di mostrare le proprie capacità anche nei momenti negativi. È inutile, quindi, toccare gli argomenti sulla squadra, sul gioco, sui singoli, sul peso delle assenze (Chessa e Vignati), sugli espulsi (Baone e Dessena) e su chi ancora non ha trovato la via del gol (Mesina), il tecnico racchiude tutto in un «grazie anche ai giocatori per l'esperienza che mi hanno fatto vivere. Recriminazioni? Nessuna, per me si tratta di un arrivederci alla Sardegna, una terra che mi sta ospitando da quasi 20 anni e nella quale sto bene. Ecco, mi piacerebbe possa continuare ad allenare in qualche altra realtà isolana».
Che non sia stato facile rinunciare al tecnico che ha portato per la prima volta il Muravera in serie D lo si evince dalle parole del presidente Giampaolo Aresu: «È stata una decisone sofferta per il rapporto personale che si era instaurato tra noi e per le tante soddisfazioni sportive vissute insieme ma, in questo momento di difficoltà derivato dalle 5 sconfitte nelle 6 giornate, bisognava dare una scossa». Se la decisione di esonerare Senigagliesi non era facile anche la scelta del suo sostituito non è semplice e, soprattutto, non può essere sbagliata. «Ci stiamo guardando intorno e credo che domani si possa già dare l'ufficializzazione del nuovo tecnico. Ci teniamo ancora il riserbo perché ci sono da definire alcune cose, posso dire che si tiene fede alla linea adottata dalla società che è quella di pescare nel Cagliaritano, di non andare oltre così come facciamo quando trattiamo con i giocatori. Abbiamo comunque fiducia nella rosa che abbiamo costruito e sono sicuro che ci riprenderemo». La candidatura di Marco Piras, il primo nome che è uscito ad inizio giornata, ha mantenuto la sua forza in virtù del passato che ha avuto da giocatore gialloblù alla fine degli anni Novanta (vittoria del campionato di Promozione e 7° posto in Eccellenza) e poi come allenatore della squadra muraverese nella stagione 2009/10 in Eccellenza contendendo il primato al Porto Torres di Affuso. La trattativa sarebbe in dirittura d'arrivo, il 49enne tecnico cagliaritano assumerebbe la guida della squadra a partire da mercoledì mentre domani sera l'allenamento sarà diretto da Luca Concas, il vice di Senigagliesi.