Il tecnico e il difensore i primi tasselli per la stagione 2020-21
Muravera, è Loi-ter: «Due anni storici, sono molto legato a questa società». E anche la roccia Moi dice sì: «So bene chi ho davanti, troppi banditi in giro»
Primo passo importante del Muravera che programma la prossima stagione il cui inizio dev'essere ancora definito dalla Lega Nazionale Dilettanti. Francesco Loi allenerà i sarrabesi per il terzo anno di fila: per il tecnico di Loceri, dopo la vittoria in Eccellenza col record dei gol segnati (111 in 32 partite) e il bel nono posto da matricola in serie D con 34 punti in 26 giornate al momento dello stop per la pandemia da coronavirus, l'obiettivo è mantenere la categoria cercando di avere una congrua distanza dalle ultime sei posizioni in classifica.
Lasciato alle spalle il triste momento del lockdown e, dopo la reunion di due settimane fa tra società guidata dal presidente Stefano Boi, lo staff tecnico e i calciatori, con l'accordo soddisfacente trovato tra le parti su come trattare economicamente gli ultimi mesi di campionato non disputati per lo stop, la dirigenza gialloblù ha incontrato il tecnico - in queste settimane accostato a diverse squadre - e strappato il sì per il tris sulla panchina dei sarrabesi. «La mia scelta è dovuta al grande rispetto che mi lega a questa società», dice Francesco Loi. Che rivendica con orgoglio quanto fatto dai suoi ragazzi in queste due stagioni: «Ai numeri non si può andare contro e quelli ottenuti dal Muravera sono i migliori risultati della sua storia in Eccellenza e Serie D. Ma tutto questo va archiviato perché ci aspetta una stagione molto complicata e con tante incognite, a partire da quali protocolli bisognerà adottare per l'attività sportiva tra i dilettanti».
Il Muravera riparte anche con l'importante conferma di Davide Moi, difensore cagliaritano classe 1985 con oltre 280 presenze in serie C al centro di diversi intrecci di mercato dipanati con la scelta di restare nel Sarrabus: «Una scelta ponderata insieme al mio procuratore Filippo Pirisi. Non nego che mi hanno cercato tante squadre e fa piacere esser tornato sotto la lente di ingrandimento come quando avevo qualche anno in meno, ma abbiamo deciso che non è il caso di andare a cercare fortuna o incrociare "banditi" in giro per l'Italia. Qui a Muravera so bene chi ho davanti, come dirigenza, e la figura di mister Loi che, per quanto mi riguarda, non potevano che avvantaggiare la mia scelta. Era giusto ripagarli. La cena di due venerdì fa è stata l'ennesima conferma della serietà delle persone già evidenziata durante questa pandemia. Hanno voluto rispettare gli impegni presi andando incontro alle esigenze di noi giocatori. Con piacere abbiamo ricevuto l'invito della società per i saluti di fine stagione, dopo mesi di lontananza, si è respirata un'aria serena, come durante la stagione quando tutti hanno remato dalla stessa parte»
Il difensore, giunto l'estate scorsa dall'Arzachena, torna sul campionato interrotto prematuramente: «Abbiamo fatto grandi prestazioni, trequarti di campionato a buon livello con l'unico rammarico che, al momento dello stop, la squadra stava davvero bene e ci restava da incontrare tutte avversarie alla portata. Avremmo potuto scalare altre posizioni in classifica».
Per Moi l'inizio è stato ai box per i postumi di un infortunio e poi 17 presenze condite da 3 gol utilissimi nella vittoria contro il Budoni (doppietta) e per agguantare il Portici: «Mi hanno dato la gioia di aver portato a casa punti importanti e utili per attraversare un momento felice della stagione in cui affrontavamo partite fondamentali. Conservo il grande ricordo del fatto che, dopo tanti anni in giro per l'Italia, il mio riavvicinarmi a Cagliari l'ho combinato con un gruppo di lavoro affiatato che mi ha riempito di gioia. Spero che il mister e la società non vadano a stravolgere il gruppo, sarebbe da matti e loro sono tutto tranne che matti. Credo vada solo puntellata nei ruoli chiave, mantenendo lo zoccolo duro».