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Marco Piras, allenatore, Muravera
Il presidente Aresu: «Due errori scandalosi, ti viene voglia di mollare»

Muravera furibondo, Piras: «Con arbitraggi così ostili vai a vanificare una stagione intera. Difficile ripartire ma dobbiamo fare quadrato»

La sconfitta fa sempre male ma quella incassata dal Muravera contro il Trestina lascia anche l'amarezza per non essersi giocato lo scontro diretto ad armi pari. La squadra umbra ha fatto la sua onestà partita ma nell'impresa ha avuto una spinta decisiva da parte dell'arbitro quando ha fischiato per una presunta spinta di Illario ai danni di Merlini il calcio di rigore del sorpasso e per un fuorigioco non rilevato a Salis in occasione dell'1-3 finale. Il clima a fine gare tra i sarrabesi era rovente, difficile sbollire la rabbia. Il tecnico Marco Piras non la manda a dire: «Sembrerebbe lo sfogo di uno che ha perso 3-1 in casa e vuole accampare delle scuse, io non posso che dire grazie a chi ha giocato e ha svolto perfettamente ciò che avevo chiesto per vincere la partita, ma nel calcio ci sono altre variabili che non sono rappresentate dalla squadra avversaria messa sotto dal Muravera, ma sono arbitro e guardalinee, che non puoi controllare». L'allenatore gialloblù spiega con lucidità l'inatteso ko casalingo: «È stata una partita che se avessimo pareggiato avremmo avuto dei rimpianti, abbiamo creato tantissime occasioni, gli avversari hanno fatto 4 tiri e 3 reti. Certo, potevamo essere più precisi e cattivi sottoporta ma se ciò non è avvenuto la gara doveva finire perlomeno 1-1. L'arbitro, già recidivo a Ostia quando ci fischiò contro un rigore per fortuna da noi pareggiato per conquistare la salvezza, si è inventato il rigore del 2-1 in maniera clamorosa. Nella ripresa ci siamo spinti in avanti, prestando il fianco al contropiede, ma sul gol del 3-1 il fuorigioco era di tanti metri, col guardalinee posizionato male. Capisco che sia un costo venire in Sardegna per le avversarie e la terna arbitrale ma così è troppo sporco. Ma chi ci tutela in questo campionato? Domenica scorsa a Foligno, per la prima volta in carriera, ho sentito delle cose incredibili, col guardalinee che avvisava l'attaccante avversario se era solo e poteva scattare o se fosse marcato. Lì capisco anche che il condizionamento possa arrivare dalla presenza di certe personaggi che sono stati messi fuori dal mondo del professionismo, ma col Trestina non capisco se c'è malafede o se non si è in grado di dirigere le gare. Con arbitraggi così ostili vai a vanificare una stagione intera, il campo ha detto che come minimo non dovevi perdere, abbiamo messo sotto l'avversario ma raccontiamo una sconfitta per 3-1 che ha del clamoroso». Il Muravera prova a pensare al derby di domenica prossima contro il Latte Dolce. «È difficile ripartire, quando sbagli una partita è più facile intervenire perché lavori sugli errori commessi. Noi abbiamo sbagliato tanti gol, il loro portiere ha fatto parate determinanti su Nurchi, Monni, Cotza, abbiamo colpito l'incrocio dei pali. Per me l'interessante è creare ma se ci fischiano un rigore contro che neanche gli avversari hanno capito mentre non si fischia quello su Dessena falciato da dietro su che cosa posso intervenire? Ora si cercherà di fare quadrato e dare ancora di più, siamo ridotti ai minimi termini, con Pinna out che spero possa riprendere a correre in settimana, Usai si opera ad inizio dicembre, mi restano Cotza e Massessi come unici senior. Abbiamo la media di un punto a partita e stiamo facendo il campionato che dovevamo fare. Il rammarico è che in queste undici giornate iniziano ad essere tanti i punti che mancano alla nostra classifica».

 

Anche il presidente Giampaolo Aresu non si è trattenuto dal commentare l'operato del direttore di gara l'arbitro Federico Votta della sezione di Moliterno. «Un arbitraggio scandaloso, quando ha fischiato il calcio rigore sembrava avesse assegnato una punizione a nostro favore, i giocatori stessi non capivano, lo stesso osservatore ha chiesto a fine gara all'arbitro cosa avesse fischiato. Mentre il rigore su Dessena non fischiato era nettissimo. Ha perso completamente la bussola. Poi, nel maggior sforzo nostro, l'assistente era sulla linea di metà campo e non ha sbandierato un fuorigioco di due o tre metri, impossibile da non vedere. Mancavano 10' alla fine e lì si è chiusa la partita. Due episodi cruciali, niente da dire alla squadra, hai voglia a fare la prestazione, se appena pareggi ti fischiano contro certi rigori non puoi farci niente. In questi casi ti viene voglia di mollare, non si è messi neanche in condizione di giocare le gare, siamo inermi di fronte a certi episodi. Era importante per noi fare punti ma la sconfitta non è dipesa da noi».

 

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Allenatori:
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Stagione:
2016/2017
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11 Andata
Girone G