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Nasce l'Olbia a quattro mori di Scotto, mirino puntato su Mastinu, Cappai e Steri
Il tecnico presentato alla stampa, ritiro ad Arona

Nasce l'Olbia a quattro mori di Scotto, mirino puntato su Mastinu, Cappai e Steri

Camicia blu e giacca nera ma la sua squadra avrà il rosso fuoco dentro. Pierluigi Scotto si presenta così per la sua nuova avventura alla guida dell'Olbia 1905. Tenuto a battesimo dal presidente Pino Scanu, nel conference center dell'Hotel Melià del Geovillage, l'ex tecnico del Latte Dolce ribadisce i concetti che hanno contraddistinto il suo cammino alla guida dei sassaresi portato dalla Promozione alla serie D con voglia di stupire e organizzazione di gioco. «I giocatori devono avere la fame che ho io, in campo dovranno dare il massimo puntando alla vittoria contro qualsiasi avversario. Se lo faceva il Latte Dolce quando andava in casa dell'Olbia o della Lupa Roma a maggior ragione lo deve fare una squadra blasonata come l'Olbia». Ma i suoi ragazzi sapranno vestire diversi abiti: «Mi piace il fraseggio stretto e il controllo della palla ma la squadra dovrà sapersi adattare a tutte le superfici e a tutte le condizioni climatiche, ed essere in grado di saper interpretare le varie fasi della partita, quando è il momento di giocare in orizzontale e quando verticalizzare». Sul mercato le idee di Scotto - che per tutto l'anno vivrà a Olbia («Ne ho parlato con la famiglia, Sassari non è così lontana») - sono abbastanza chiare, giocatori di qualità e capaci di soffrire ma, soprattutto, made in Sardynia: «Non mi piacciono le prime donne e credo che ci siano tanti giocatori sardi bravi che possano fare benissimo in serie D e puntare al professionismo». Come è capitato a Demiro Pozzebon (22 gol) e Alessandro Aloia (9 gol, classe 1996), finiti ad Avellino e Pescara, club di serie B: «È giusto che sfruttino questa opportunità - dice il neo-tecnico - Pozzebon ero uno sconosciuto quand'è arrivato a Olbia e qui si è valorizzato, Aloia è cresciuto tanto in due anni, entrambi saranno adeguatamente sostituiti».

 

Mastinu, Cappai e Steri in trattativa con l'OlbiaIl presidente Pino Scanu assicura: «Costruiremo una squadra di vertice, guidata da un bravissimo tecnico come Pierluigi Scotto che seguivamo da diverso tempo e che ha un metodo di lavoro che piace tanto alla società Olbia». La preparazione inzierà a fine luglio con il ritiro ad Arona, sulle sponde del Lago Maggiore, meta già utilizzata ai tempi della serie C2. Per quella data si cercherà di avere una rosa quasi al completo. In attacco si sta concentrando il maggior lavoro degli uomini dell'area tecnica dell'Olbia, Anselmo Nieddu e Gianni Derosas, nei prossimi giorni si stringerà il cerchio per arrivare a Giuseppe Mastinu, fortissimo mancino ex Arzachena e Budoni (quest'anno 11 gol) classe 1991, e Roberto Cappai, voglioso di rilanciarsi dopo la stagione in ombra nel Castel Rigone in Seconda Divisione (13 presenze e nessun gol) per ripetere la stagione con l'Arzachena quando due anni fa segnò 15 gol alcuni dei quali assai pregevoli. A centrocampo, con Ivan Varone in partenza, interessa Alessandro Steri, ex Budoni e già nel dicembre scorso vicinissimo a chiudere con i bianchi, e si proverà a confermare Daniele Molino e il jolly Mario Masia. Dovrebbero restare anche il portiere Giuseppe Saraò e il capitano Diego Di Gennaro ma si cercherà comunque un centrocampista da schierare davanti alla difesa come Scotto faceva nel Latte Dolce con Alessio Derudas. 

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2013/2014