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Nell'Olbia risboccia La Rosa: «Che sofferenza stare fuori, col Tempio bellissima vittoria»
Il mediano: «Il Castiadas? La prima di 11 finali»

Nell'Olbia risboccia La Rosa: «Che sofferenza stare fuori, col Tempio bellissima vittoria»

L'Olbia ha una freccia in più nell'arco in questo finale di campionato. Luca La Rosa, prezioso jolly di difesa e centrocampo, è rientrato domenica scorsa nel derby vinto a Tempio 3-0 dopo un'assenza di sei partite che, comprendendo la sosta, fa due mesi tondi. «Ho giocato tutta la gara ed è stata la fine di un incubo - dice il 24enne olbiese - mi sono stirato ial polpaccio nella gara col Calangianus, pensavo di poter rientrare prima e invece ho dovuto aspettare un altro mese per una ricaduta, poi col lavoro e con maggior pazienza ho risolto tutto». Il tecnico Mauro Giorico ha di nuovo nel gruppo un giocatore universale, che può dare tanto in fase di copertura quanto di attacco visto che ha all'attivo 3 gol in questo campionato. Nella finale di Coppa Italia si è sentita l'assenza di un giocatore di questo spessore. «Per me è stata una sofferenza non aver giocato una gara così importante - ammette La Rosa - ma è stato comunque brutto stare fuori in ogni gara, ti rovini la domenica e non ti puoi sfogare in campo».

Contro il Tempio una gara da protagonista

«È stata una bellissima vittoria per tanti motivi, per noi giocatori, allenatore e società, poi perché è un derby comunque sentito e, infine, per cancellare la sconfitta di Coppa che era stata accompagnata da un po' di critiche. Siamo sempre primi in classifica e ora anche da soli»

Vi siete scrollati di dosso il Taloro

«Ma non mollerà anche se è più difficile conservare il primo posto che conquistarlo e noi lo sappiamo bene perché contro l'Olbia giocano tutti alla morte, dobbiamo essere sempre all'altezza della situazione»

Come domenica quando affronterete il Castiadas

«Appunto, loro sono in ottima forma, si sono rinforzati a dicembre e sono reduci da quattro vittorie di fila, vorranno fare la quinta perché potrebbero portarsi a -4 dalla vetta ma noi sappiamo che da qui alla fine se facciamo 10 vittorie e 1 pareggio vinciamo di sicuro il campionato»

I punti di forza dei sarrabesi?

«Beh, di sicuro per ciò che ha fatto finora e in tutti questi anni direi Christian Viani, l'argentino è un ottimo attaccante e lo dimostra il fatto che sia il capocannoniere ma è molto bravo anche Mirko Onano, loro due sono pericolosi perché si completano. Poi a centrocampo hanno qualità ed esperienza con Manunza e Puggioni»

Per il mediano La Rosa non sarà facile

«Se il mister Giorico mi riproporrà a centrocampo sarà un bello scontro»

All'andata l'Olbia vinse 3-0 con una tua doppietta...

«Speriamo possa ripetersi il risultato di squadra e personale, prima dell'infortunio mi stavo divertendo a giocare a metà campo e ho potuto anche segnare tre gol»

A voi mancherà Aloia che, con Pozzebon, sta dando manforte in zona gol

«Per noi è importante avere più attaccanti che fanno gol, Pozzebon è arrivato a quota 9, Aloia da 5 partite sta andando sempre a segno mentre l'anno scorso se non faceva gol Siazzu per noi era un problema. Non è che può segnare ogni anno 37 reti da solo»

Siazzu che non segna da cinque gare, inclusa la Coppa, fa notizia. Contro il Muravera è parso anche un po' nervoso

«Gianluca ci tiene troppo alla maglia, è attaccatissimo all'Olbia, lui vuole sempre il massimo da se stesso e dalla squadra. Non è affatto nervoso e per noi è da stimolo in ogni gara»

Intanto torna Piras e recuperate Lartey, a centrocampo c'è la fila

«La concorrenza sana fa solo bene alla squadra, se vuoi vincere il campionato devi avere una rosa adeguata e, quando siamo al completo, c'è il rischio che qualcuno stia fuori ma dobbiamo essere a disposizione del mister che fa le scelte in base a ciò che vede durante la settimana»

L'Olbia ha iniziato la fuga buona visto che gli scontri diretti con Fertilia e Taloro sono già stati giocati?

«Ora dipende solo da noi stare da soli in testa e, possibilimente, aumentare il vantaggio. Il Castiadas è uno scoglio duro ma non è quando trovi squadre che devono salvarsi o evitare i playout le difficoltà manchino, anzi. Poi nel girone di ritorno si sa che inizia un altro campionato e noi sappiamo di dover affrontare undici finali»

In questo articolo
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Stagione:
2012/2013
Tags:
Sardegna
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Intervista