Nessuna fuga dal Pula, la società è in difficoltà ma i giocatori finiranno la stagione

Nessuna smobilitazione a Pula. Le dimissioni ad inizio settimana del tecnico Antonio Prastaro (leggi l'intervista) sembravano essere il preludio all'addio di diversi giocatori vista la clamorosa sconfitta di domenica scorsa in casa per 1-4 contro l'Atletico Narcao al termine di una settimana in cui la società confermava le difficoltà economiche palesate per tutta la stagione nell'ottemperare al pagamento dei rimborsi pattuiti. La squadra è rimasta compatta, si è allenata con il preparatore atletico Paolo Chiappori e finirà la stagione come conferma il direttore sportivo Angelo Farci che spiega la situazione del club biancorosso in estate risollevatosi con l'avvento nella dirigenza di Emiliano Locci, Gianfranco Serra e Simone Palomba (già responsabile del settore giovanile): «La società non vuole venire meno agli impegni presi, c'è un ritardo nel pagamento dei rimborsi ma i debiti relativi al 2013 sono stati quasi saldati tutti. E non c'è nessun dirigente che intende fuggire ma si farà di tutto per pagare i giocatori che sono da elogiare per la professionalità mostrata in tutti questi mesi e per la rinnovata fiducia che hanno accordato alla società». 

Perciò è esclusa l'equazione che l'1-4 di domenica col Narcao sia figlio di una prestazione dei giocatori sottotono per il mancato pagamento dei rimborsi. «La squadra ha lottato sia quand'era in 11 - osserva il ds Farci - e anche dopo che è rimasta in 9 per le espulsioni di Zara e Scalas. La sconfitta, seppur eclatatante ed inaspettata, ci può stare ed è simile a quella di Arbus ad inizio del girone di ritorno. Il gruppo resta compatto e si prepara allo scontro diretto per i playoff a Siliqua, siamo in emergenza specie in difesa per le squalifiche di Brandi e Zara ma i giocatori faranno la loro parte». Angelo Farci ha anche risolto la questione tecnica dando la notizia che la panchina è stata affidata a Giampaolo Garau: «È uno dei nostri tecnici delle giovanili, una soluzione interna inevitabile perché chiamare ora un tecnico esperto avrebbe soltanto appesantito il budget societario».

Il direttore sportivo, che vanta esperienze importanti a Selargius e Muravera oltre ad aver portato il Teulada dalla Terza categoria fino alla Promozione ad inizio anni Duemila, torna sulle dimissioni del tecnico Antonio Prastaro: «Ci sono giunte inaspettate perché il mister conosceva benissimo le difficoltà che sta attraversando il club dall'inizio della stagione, proprio in queste condizioni non facili ha fatto un ottimo lavoro che gli è stato riconosciuto e che non è certo venuto meno con la sconfitta di domenica. La squadra ha fatto quadrato e gli avrebbe continuato a garantire l'impegno fino alla fine della stagione; pur se le loro aspettative sono state finora disattese dalla società, i giocatori sono lì a dare fiducia ai dirigenti. Personalmente ringrazio Prastaro perché sono stato io a chiamarlo quando a ferragosto la nuova società mi ha consegnato il mandato per costruire la squadra con un budget limitato al di là di ciò che possano pensare dall'esterno visto che sono arrivati giocatori di categoria superiore come Argiolas, Martinez, Toro, Piras e Cotza. Nessuno in società ci ha mai chiesto di vincere il campionato, mi dispiace che il tecnico si sia dimesso a 7 giornate dal termine ma capisco che queste non sono le condizioni ideali per allenare».