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Sandro Scioni, centrocampista, Arbus
La storia degli ultimi campionati per evitare il playout

Nove in lotta per non retrocedere, la quota-salvezza dipende dall'esito di Bosa-Ghilarza e Arbus-Porto Rotondo

Nove squadre in lotta per evitare gli ultimi due posti (15ª e 16ª in classifica) che portano in Promozione e gli altri due posti a seguire per la sfida playout (13ª contro 14ª in casa della prima) che determinerà la terza retrocessa dall'Eccellenza. Se la corsa alla serie D è serrata ed entusiasmante (leggi qui) non meno coinvolgente è quella per la salvezza che ingloba quasi il 60% delle squadre presentatesi allo start dello scorso 15 settembre. Da Monastir e Bosa - ottave con 24 punti - al fanalino di coda La Palma - a quota 13 - ci sono 11 lunghezze di differenza ma se consideriamo che la penultima, il Taloro, che è a 17 punti, la forbice tra metà classifica e retrocessione diretta è di appena 7 punti.

Sta ovviamente meglio chi ha più punti, ma non può certo rilassarsi durante questa sosta se non provare a capire quale sarà la quota-salvezza da raggiungere prima possibile. In questo caso ci si affida allo storico, cioè a cosa è accaduto negli anni passati ricordando l'anomalia della stagione scorsa con 17 squadre, con tre retrocessioni dirette e la sfida playout tra quartultima (13ª) e quintultima (14ª). La differenza non è di poco conto perché nell'attuale classifica c'è un leggero scalino di 3 punti tra le ultime quattro della classe (Porto Rotondo, Ghilarza, Taloro e La Palma) e la quintultima (Guspini), che se invece fosse stata coinvolta per regolamento dentro il playout avrebbe messo a rischio anche la posizione dello stesso Li Punti, già a quota 27, coi sassaresi tranquilli nell'avere ben tre gare di vantaggio sulla zona calda.

 

UN TERZO DI STRADA

Dieci gare da giocare e trenta punti in palio sono tanti ma nel caso di una corsa salvezza le squadre coinvolte avanzano in classifica a velocità ridotta rispetto a chi sta in alto: contando solo le squadre dentro il playout la media è meno della metà rispetto a chi è lotta per i playoff: 0,9 punti a partita per Porto Rotondo e Ghilarza contro i 2 e 1,95 punti a partita di Ossese e Nuorese. Non è un caso che, per chi deve salvarsi e vuole cambiare marcia, si dica spesso che deve iniziare a "viaggiare" ad una media playoff. Se, dopo la sosta, così fosse per Porto Rotondo, Ghilarza, ma anche Taloro, allora si dovrebbe pensare ad una quota di 37-38 punti per la salvezza ma siccome non tutte le squadre coinvolte nella corsa per non retrocedere saranno in grado di cambiare marcia ecco che la quota scende. Ma di quanto scende?

 

LA STORIA RECENTE

Nel 2018-19, con le già ricordate 17 squadre e le ultime 5 in classifica coinvolte, il playout fu disputato tra il Tonara che chiuse a quota 34 e la vincente dello spareggio per non retrocedere tra Porto Rotondo e Stintino, che avevano chiuso a 31 punti. Vinsero i galluresi, che poi espugnarono pure il campo dei barbaricini. Se ci fermiamo al solo score degli olbiesi di Marini non è poi cambiato molto da un anno all'altro: con 31 punti in 32 gare la media fu di 0,97, ora con 18 punti in 20 gare la media è 0,9. 

Nel 2017-18, con 16 squadre e lo stesso meccanismo retrocessione usato in questo campionato, la sfida playout fu vinta dal Monastir che chiuse a 33 punti (1,1 di media) e sconfisse 4-0 il Calangianus che chiuse terzultimo con 27 punti. L'unica differenza riguardava il distacco che poteva annullare la sfida per non retrocedere: non si disputava se fosse stato uguale o superiore ai 10 punti, da due stagioni invece con 7 o più punti si annulla. 

Nel 2016-17, con 16 squadre, fu il campionato con un'alta quota salvezza perché la sfida playout fu giocata dall'Orrolese, che chiuse la stagione con 36 punti (1,2 di media), contro il La Palma, terzultimo con 30 punti. Il pareggio al termine dei supplementari salvò i sarcidanesi perché, come da regolamento, fu premiata la miglior posizione in classifica. In quel campionato, però, la quota fu sollevata dai pochi punti che fecero le squadre in lotta playoff dietro l'inarrivabile Tortolì. Gli ogliastrini chiusero primi con 75 punti e, per eguagliarli, l'attuale capolista Carbonia dovrebbe vincere tutte le restanti 10 gare. Il Budoni, secondo, chiuse con 60 punti con una media 2 punti a partita che è la stessa dell'Ossese terza in classifica; quarto fu il Castiadas con 52 punti e una media (1,73) decisamente inferiore a quella dell'attuale Nuorese (1,95); quinto arrivò il Tergu con 44 punti e una media (1,47) al quanto inferiore a quella dell'attuale Ferrini (1,75), quinta forza. Più fanno punti in alto e meno si cammina in basso. 

Nel 2015-16, con 16 squadre, si ebbe una sfida playout molto simile a quella di due anni dopo col Tonara (quartultimo con 33 punti) che ospitò il Selargius (30 punti). Si salvarono i barbaricini.

 

CONCLUSIONI

Dopo aver visto la classifica finale degli ultimi 4 campionati, bisogna vedere com'era la graduatoria dopo due terzi di campionato per capire chi è riuscito o meno a fare strappi per sollevare la quota. L'anno scorso, dopo la quinta di ritorno, Tonara e Porto Rotondo erano appaiate a 17 punti ma coi barbaricini che avevano già riposato (leggi qui). Per i barbaricini l'aumento del passo (17 punti in 12 gare) non è stato sufficiente per evitare il playout. Due anni fa, dopo 20 giornate, terzultimo era il Calangianus con 18 punti, che perciò chiuse la stagione con una media di meno di un punto a partita mentre quartultimo era il Guspini con 20 punti - ma in piena rimonta-salvezza (finì a 38 punti) - mentre il Monastir aveva 25 punti (leggi qui) ed ebbe quindi un crollo (8 punti in 10 gare). Tre anni fa, dopo 20 giornate, terzultimo era il Valledoria con 19 punti - ma in grande risalita (finì a 38 punti) - mentre quartultimo era il La Palma con 21 punti; all'Orrolese che ne aveva 26 (leggi qui) non bastò fare un punto a partita.

Questa lettura porta a dire che nelle ultime 10 giornate le squadre coinvolte nel playout hanno viaggiato finora con una media inferiore al punto a partita che, se fosse mantenuta ancora da Porto Rotondo e Ghilarza, vorrebbe dire salvezza a 28-29 punti; mentre se lo diventasse per Monastir e Bosa, con le restanti (Arbus, San Marco, Guspini, Porto Rotondo e Ghilarza) tutte in contemporanea crescita di rendimento, allora ci si salverebbe con 33-34 punti. Nella forbice tra casi estremi ci si può basare su una ipotesi mediana che colloca la quota salvezza intorno a 30-31 punti. Questi ragionamenti avranno una immediata prova al rientro dalla sosta (vedi sotto la tabella delle ultime 10 giornate) quando Porto Rotondo e Ghilarza saranno impegnate in trasferta ad Arbus e Bosa: se guilcerini e galluresi dovessero perdere confermerebbero la quota bassa, se invece dovessero vincere entrambe potrebbe essere un forte di indizio di innalzamento immediato della quota. (nella foto il rigore di Scioni/Arbus contro il portiere Zanda/Monastir)

 

MONAST.

(24 punti)

BOSA

(24 punti)

ARBUS

(23 punti)

S.MARCO

(23 punti)

GUSPINI

(21 punti)

P. ROT.

(18 punti)

GHILARZA

(18 punti)

TALORO

(17 punti)

L.PALMA

(13 punti)

Nuorese GHILAR. P.Rotondo GUSPINI S.Marco Arbus Bosa CASTIAD. Atl Uri
ARBUS La Palma MONAST. Ossese NUORESE TALORO LI PUNTI P.Rotondo BOSA
CASTIAD. OSSESE La Palma Ferrini Li Punti Nuorese Taloro GHILARZA Arbus
P.Rotondo Carbonia Castiadas NUORE. FERRINI MONAST. ATL URI La Palma TALORO
GHILAR. S.MAR. CARBON. Bosa Atl Uri LA PAL. Monastir OSSESE P.Rotondo
La Palma Guspini Ghilarza LI PUNTI BOSA Castiadas ARBUS Carbonia MONAST.
OSSESE LI PUNTI GUSPINI Taloro Arbus CARBON. Castiadas S.MARCO Nuorese
Carbonia Ferrini Ossese ATL URI TALORO Ghilarza P.ROTON. Guspini CASTIAD,
S.MARCO Atl Uri FERRINI Monastir P.Rotondo GUSPINI Nuorese LI PUNTI CARBON.
Guspini NUORE. S.Marco ARBUS MONAST. Ossese LA PALMA Ferrini Ghilarza

 

 

 

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
20ª giornata