Chi vince lo spareggio ad Abbasanta farà il playout col Lanusei
Nuorese-Sant'Elena tra baratro e speranza: solo una può inseguire la salvezza
Una è di troppo e l'altra non avrebbe in mano ancora nulla. Questo è il succo dello spareggio di domenica 30 aprile, sul campo neutro di “Abbasanta”, tra NUORESE e SANT’ELENA, terzultime classificate nel campionato di Eccellenza al termine della stagione sportiva 2022/23 e, perciò, faccia a faccia per conquistare l'accesso al playout e giocarsi le residue speranze salvezza nel doppio confronto col Lanusei. Chi perde, invece, seguirà Arbus e Monastir nella discesa verso la Promozione.
La "semifinale" per la salvezza è una prova senz'appello per barbaricini e quartesi che, se termineranno in parità la sfida al 90', giocheranno due tempi supplementari di 15' ciascuno con annessi calci di rigore in caso di persistente risultato di parità anche dopo i 120' di gioco. Una sfida ad alta tensione che ognuna delle due squadre può smorzare traendo il lato positivo che offre lo spareggio:
♦ la Nuorese ha iniziato la stagione post playoff con grandi difficoltà e l'addio dopo una giornata del tecnico Michele Tamponi al termine del pareggio in casa del Li Punti, seguita dal traghettore Franco Dessolis - per due giornate (Ossese e Calangianus) - prima dell'arrivo di Francesco Picconi, che fa l'esordio col Bosa e, il giorno dopo, vede scoppiare il caso sollevato dal direttore sportivo Domenico De Luca che, in una conferenza stampa congiunta coi fratelli Antonello e Luciano Pittalis, annuncia la conclusione dei rapporti con la società e l'esodo di undici calciatori verdazzurri nella giornata conclusiva della finestra estiva di mercato (leggi qui), solo parzialmente bilanciato da nuovi arrivi (Nicol, Tiddia. Due mesi dopo arriveranno anche le dimissioni del presidente Maurizio Soddu dopo quasi tre anni e mezzo alla guida del glorioso club barbaricino (leggi qui) e la squadra arriva al giro di boa con numeri deficitari: 12 punti con 10 sconfitte in 18 partite e penultimo posto, la salvezza diretta lontana già 9 punti. Nonostante qualche ritocco nel mercato di dicembre (Peana, Scarcella prima, Saura e Spina poi), l'inizio del girone di ritorno è negativo: 4 punti nelle prime otto giornate con ultimo posto in solitaria, 7 lunghezze di distacco dal playout e 12 punti dalla quintultima, guardacaso il Sant'Elena, con la salvezza diretta lontana 14 punti. Il 3-1 di Arbus del 12 febbraio sembra, quindi, essere la classica pietra tombale sulla stagione; e a Nuoro si parlava già di derby in Promozione con Ovodda e Tuttavista, leader di due gironi in Prima categoria. L'inattesa svolta arriva, però, nella gara interna contro il Carbonia (1-0 gol di Dem) ma, soprattutto, col successo per 2-0 in casa dei quartesi e uno score di 19 punti nelle ultime 10 partite, cioè tre punti in più di quanto conquistato nelle 26 giornate precedenti. Altro dato molto interessante, Cocco e compagni arrivano allo spareggio con una striscia positiva di otto partite, nell'ultimo turno avevano sì la possibilità di evitare lo spareggio vincendo a Monastir ma rischiavano anche la retrocessione diretta in caso di sconfitta. Il pareggio li ha portati allo spareggio, sono stati retrocessi per sei mesi e la sfida per l'accesso ai playout resta comunque un successo.
♦ il Sant'Elena, invece, ha fatto il percorso inverso rispetto ai rivali. Intanto, ai nastri di partenza, si pensava potesse fare un campionato di avanguardia perché arrivava dall'ottimo nono posto (50 punti in 34 giorante) e aveva scelto Nicola Agus come guida al posto di Cristian Dessì che, andando a Castiadas, ha portato con sé una decina di giocatori (tra senior e giovani). Sono arrivati alcuni giocatori esperti come Ragatzu e Vignati, il brasiliano Soares a centrocampo ma, pur facendo alcune ottime prestazioni (vedi il 2-2 in casa del Latte Dolce) la squadra non decollava con la prima vittoria sul campo che arriva solo all'ottava giornata, 2-0 al Monastir, perché l'altra (3-0 al San Teodoro) era stata decisa tavolino dal Giudice Sportivo, lasciandosi alle spalle cinque squadre. Il pareggio in casa del Li Punti e il successivo 3-1 all'Ossese sembrava proiettare i quartesi in zone più tranquille facendo seguire, al ko di Calangianus, una nuova vittoria interna questa volta col Bosa toccando il decimo posto, mantenutol col successivo 1-1 di Nuoro. Sarà l'apice della stagione perché poi arrivano in serie il riposo, le sconfitte contro Budoni e Taloro, il pari a reti inviolate di Arbus prima del controverso ko per 2-3 col Carbonia con due reti subite nel finale. L'ultima d'andata è una confortante vittoria a Iglesias per un +3 sulla zona playout. Nel girone di ritorno, però, non arriva la svolta nonostante due acquisti in difesa (Mancusi e Porcu) e quello di Littarru in attacco (ma Mboup passa al Castiadas): in sette gare arriva il pari di Lanusei e il 4-2 alla Tharros ma, col ko interno contro il Ghilarza, c'è l'addio di Agus in concomitanza con l'aggancio Iglesias al quintultimo posto (25 punti in 25 giornate). Arriva in panchina Marco Piras che - con una squalifica di 7 turni da smaltire - vince all'esordio col Monastir e, anche in questo caso, si pensa all'ennesima svolta dei quartesi. Che non arriva perché Ragatzu e compagni perdono il recupero di Villacidro e altre sette gare di fila. I biancoverdi vengono completamente risucchiati nella zona caldissima, alla penultima giornata agguantano il pareggio a Carbonia al 90' ma sono penultimi e con un piede e mezzo in Promozione. L'unica ancora di salvezza è rappresentata da un doppio e concomitante risultato: la vittoria in casa contro l'Iglesias e il pareggio nello scontro diretto tra Monastir e Nuorese. Accadono entrambe le cose e, perciò, riaffora la speranza-salvezza. Qui c'è tutto il percorso inverso rispetto ai barbaricini, coi quartesi che hanno toccato il fondo all'ultimo e ora possono ancora rimediare ad una stagione non certo positiva. L'altro dato interessante per il Sant'Elena è che con Piras in panchina, e non da mister squalificato, sono arrivati 7 punti in 4 gare e che, probabilmente, nello spareggio si rivedrà il tridente Caboni, Ragatzu, Littarru che - con la nuova guida - si è visto solo a Monastir (vittoria per 3-2 con gol di Ragatzu e Caboni e gli assist di Littarru) e nel primo tempo (finito 0-0) del recupero a Villacidro.