«Ci arriviamo con qualche assenza pesante, ma niente alibi: siamo un gruppo esperto»
Ossese verso lo sprint decisivo, Nuvoli: «Ora dipende tutto da noi, la trasferta di Usini sarà fondamentale per il titolo»
L'Ossese si tiene ben stretto il punticino strappato nell'ultima uscita casalinga contro l'ostico Bosa, una delle squadre più in forma del torneo, e riabbraccia, forse un po' a sorpresa, il primo posto in classifica, in solitaria, sfruttando al massimo il passo falso della diretta rivale alla corsa all'Eccellenza, il Porto Rotondo di Marini, affondato nella trasferta di La Maddalena.
A 270' dal termine di una stagione tirata ed avvincente, i bianco-neri guidati da mister Sechi hanno la possibilità, non da poco, di decidere in autonomia del proprio destino, senza dover aspettare i risultati dagli altri campi: calendario alla mano, la trasferta contro l'Usinese sembra l'ultimo grande ostacolo prima del traguardo, una sfida però che non si può assolutamente sottovalutare, perché le insidie sono tante. Fabio Nuvoli (a destra nella foto della Polisportiva Ossese) analizza il momento attraversato dai suoi, alla vigilia di uno degli appuntamenti più importanti dell'intera stagione.
«Il bicchiere dopo la sfida di domenica è sicuramente mezzo pieno — dichiara Nuvoli —: abbiamo incontrato un squadra forte, piena zeppa di giocatori di categoria, che arrivava al confronto con un biglietto da visita di tutto rispetto, con quattro risultati utili consecutivi. Non era facile, considerando che si stanno giocando le ultime chance per restare aggrappati al treno dei play-off».
Si è trattato di un turno decisamente fortunato per i bianconeri. «Il Porto Rotondo ha perso contro l'Ilvamaddalena, così siamo ritornati in vetta in solitaria».
In caso di successo, le cose per l'Ossese sarebbero potute essere ancora più positive. «E' vero, forse avremmo potuto fare qualcosa in più, alla luce della prestazione positiva, ma i nostri avversari hanno confermato tutte le loro grandi qualità. Una sfida particolare, che potevamo vincere e perdere con uguali percentuali; per questo credo che il pareggio sia il risultato più giusto».
Era importante ripartire dopo il ko rimediato contro la Macomerese. «Una bella botta, soprattutto a livello psicologico. Peccato, perchè ci siamo portati in vantaggio per ben due volte ma non è bastato, loro hanno giocato la classica partita della vita, come è giusto che sia, noi invece ci siamo fatti trovare un po' impreparati. In settimana il mister ci ha aiutato a stare tranquilli, invitandoci a non guardare la classifica. In questi casi è fondamentale archiviare immediatamente il passo falso».
La situazione al momento è piuttosto chiara: primo posto, con 52 punti. «Ora dipende tutto da noi; ad Usini ci aspetta una tappa fondamentale, forse una delle più importanti di questo campionato. Purtroppo dovremo fare i conti con qualche assenza di troppo, a causa degli infortuni rimediati da Sechi e Dettori e la probabile squalifica di Olmetto. Sarà dura, ma vogliamo difendere la nostra posizione. Credo che chi segnerà per primo avrà maggiori possibilità di spuntarla, anche perchè il caldo potrebbe incidere parecchio».
Nuvoli sino a questo momento ha realizzato cinque reti, ma il bottino è destinato a lievitare ancora. «Sarebbero sei, ma uno me l'ha rubato Marco Contini (ride). A parte le battute, ho praticamente saltato del tutto il girone di andata, per via di qualche infortunio di troppo; probabilmente avrei potuto fare qualcosa di più, ma per quest'anno è andata così. Speriamo di vincere il campionato, sarebbe il mio riscatto ideale. Per il resto, non sto a contare i gol, perché comunque le prestazioni sono quasi sempre state positive, e va bene così».
L'attaccante traccia la rotta in vista del finale. «Servirà il coltello tra i denti, grande determinazione nel voler portare a casa il bottino pieno. In questo momento gli alibi contano poco; siamo un gruppo con molta esperienza e cercheremo di trasferirla in campo».
In caso di successo, gli impegni contro Cus Sassari e Bonorva potrebbero essere una formalità.
«Diciamo di si, ma non si può mai dare niente per scontato. Servirà il 100% dell'impegno da parte nostra, con la giusta dose di cattiveria agonistica che non deve mai mancare. Il divario in classifica non incide nell'arco dei novanta minuti».