Retrocede l'Ichnos
Ossi e Sulcis ai playoff, Mediterranea e Sant'Antioco ai playout
L'ultima giornata del campionato di C1 ha portato con sè un unico verdetto definitivo: si tratta della retrocessione dell'Ichnos Sassari. I ragazzi di Lorenzo Soriga hanno disputato una coraggiosa gara in casa della Delfino, risalendo da uno svantaggio di tre reti per acciuffare il pari nel finale (5-5). La contemporanea vittora del Sant'Antioco ha reso vano lo sforzo: sarebbe servito un gol in più per accedere ai playout (contro la San Paolo). La gara è stata forse la metafora perfetta del campionato disputato dai sassaresi: coraggioso e sfortunato, condotto praticamente sempre all'inseguimento, fatto di grandi risultati (il pareggio di Ossi, per dirne uno) ma anche poca continuità. Nelle ultime cinque gare, ad esempio, Fenu e compagni hanno perso una volta sola, ma concluso sul pari per ben tre volte (sette pareggi in tutto nel campionato, solo la grande incompiuta Delfino ne ha fatti di più), di cui uno, sportivamente imperdonabile, in casa contro il già retrocesso Futsal Settimo. Non possiamo che augurarci che gli amici dell'Ichnos si riportino presto nel massimo campionato regionale, non solo per la loro simpatia e sportività, ma anche perchè il movimento ha bisogno di una significativa rappresentanza nel nord Sardegna.
Gli altri verdetti che siamo a raccontare non possono dirsi, invece, definitivi. Si tratta della formalizzazione delle code del campionato, costituite da playoff e playout, che quest'anno si disputeranno entrambi a sole due squadre. Lo spareggio nobile sarà quello tra la seconda e la terza, Ossi e Sulcis. I ragazzi di Catta dovevano vincere per centrare l'obiettivo e non hanno fallito, al cospetto del Futsal Settimo (9-3 il finale). Hanno anche colto l'occasione per scavalcare l'Atiesse nella classifica del miglior attacco, scaldando le polveri per lo spareggio.
Sono così pronti a dar battaglia all'Ossi, che è invece uscito sconfitto dal match di Sant'Antioco, inutile per la sua classifica (ma preziosissimo per quella dei padroni di casa - come vedremo più avanti). I ragazzi di Llorens hanno preferito evitare problemi, interpretando la trasferta più come una gita che come un impegno vero e proprio, presentandosi - ci dicono - a ranghi piuttosto ridotti. Cosa che non deve togliere meriti alla squadra di casa, capace di vincere con autorità (5-2) e acciuffare così gli spareggi salvezza. Silvio Fenu avrà ora tre settimane per prepare i suoi al doppio scontro con la Mediterranea. Le due squadre dovranno di certo ricaricarsi, usurate come probabilmente sono da un campionato giocato tutto d'un fiato, le cui ultime gare le hanno viste sprintare per raggiungere l'agognata salvezza.
La vittoria del Sant'Antioco, dunque, trae il suo valore dall'aver reso vana quella della Mediterranea. A Simone Casu e compagni, infatti, sarebbero state necessarie le stampelle di Calasetta e Sestu per portarsi oltre il fossato del pericolo ed approdare al castello della permanenza in C1. Così non è stato e il successo sull'Ales (6-4) è servito alle statistiche e poco altro. Il pubblico del PalaConi si è comunque divertito, assistendo ad una gara vivace ed incerta fino all'ultimo. Merito dello sportivissimo Massimo Deidda, che ha portato il suo Ales a Cagliari pronto a dar battaglia, per nulla dimesso nonostante la retrocessione oramai sancita da tempo.
Sotto di tre gol a fine primo tempo, come già era accaduto una settimana prima contro l'Atiesse, i campidanesi, trascinati dal solito Lanziotti, si sono issati sul 4-4, prima di subire i due gol dei fratelli Serra, che hanno chiuso il match.
Dagli altri campi non troppo da segnalare, almeno se ci limitiamo al peso dei punti distribuiti. L'Atiesse già campione ha dimostrato di meritare il titolo anche sul piano della correttezza, non regalando nulla (5-4 il finale) alla San Paolo, comunque alla fine salva. Petruso aveva sottolineato di tenere al primato della difesa meno battuta del torneo, che ha in effetti raggiunto. I suoi però non possono vantare anche il miglior attaccato, superati, come detto, sul filo di lana dal Sulcis.
A proposito di reti, avaro in tal senso il derby di via Monte Acuto, aggiudicato al Bingia Matta con l'unica segnatura di Melis (1-0, per l'appunto, il finale). Bingia che stacca cosi'proprio gli avversari di turno, il Cagliari 2000 (che conclude con l'ennesima espulsione, stavolta di Corona).
Vittoria anche per il Domus, che ha regolato il Villaspeciosa (privo degli squalificati Cara e Zedda) per 5-2. Entrambe le squadre hanno potuto celebrare una meritatissima salvezza, conquistata con pieno merito, grazie anche al sapiente utilizzo di tantissimi giovani.