I Top e i Flop del girone A di Promozione
Placentino il Garrincha del Pula, Puddu risolleva la Monreale
I Top:
Claudio Placentino: il Garrincha della Promozione. Funambolico ed imprendibile sulla fascia destra, l’ala del Pula manda in tilt l’intera difesa dell’Arbus con le sue proverbiali accelerazioni. A pochi minuti dal 90’, riesce a porre il suo personale sigillo sul tabellino dei marcatori. Dall’1-1 di Bari Sardo, giorno in cui partì dalla panchina e riuscì a cambiare le sorti della partita, Zaccheddu non lo ha più levato dal campo neanche per un secondo. Da quel 21 novembre, sono trascorsi esattamente un mese e tre giorni e la squadra biancorossa ha vinto le successive cinque partite, segnando la bellezza di 15 gol senza subirne alcuno. Sarà un caso? Devastante.
Giuseppe Buda: dal suo rientro a Lanusei, quattro partite e due gol. Grande tecnica e ottima capacità nella protezione della palla per il 25enne messinese, che tra domenica e il recupero infrasettimanale di mercoledì ha ricordato a tutti di essere un grande attaccante. Ad Arbus, per ammissione del suo tecnico Fiorenzo Pilia, è stato il migliore in campo, avendo dapprima servito due assist d’oro sui piedi di Salerno e poi messo al sicuro il risultato con il terzo gol. Con il suo capitano Daniele Salerno, forma proprio una premiata ditta. Talento.
Mauro Puddu: sotto 3-2 in casa a 15’ dal termine dell’incontro, non dev’essere proprio un bel vivere. Se poi hai di fronte la quinta in classifica, il tentativo di riacciuffare il risultato si complica ulteriormente. Ma non per Mauro Puddu, che in 5 minuti ribalta la situazione con una bel uno-due che stende gli ogliastrini. Alla doppietta nel finale di gara, va aggiunta la rete siglata in apertura di match; la tripletta sugella una domenica perfetta per lui e per i sangavinesi. Fulminante.
I flop:
Serramanna: trovare il vantaggio a 7 minuti dal termine di una gara tiratissima, equivale alla liberazione da un incubo, specie se sei assetato di punti per la salvezza. Al contrario, subire il pareggio al terzo minuto di recupero, equivale ad uno stato totale di delusione da cui non è facile riprendersi. Tutto ciò è accaduto domenica al Serramanna di Mariano Ruggiero, che contro il La Palma Cagliari non è riuscito a difendere il prezioso vantaggio siglato da Monni e ha quindi perso un’ottima occasione per abbandonare le sabbie mobili. Gridare alla sfortuna sarebbe sin troppo facile. De profundis.
Roberto Masia: i cambi in panchina talvolta sono efficaci, in altre occasioni si possono rivelare più fallimentari della gestione precedente. È quanto accade al Capoterra, penultimo in classifica con soli 11 punti, 10 dei quali conquistati sotto la gestione di Bebo Porceddu, durata nove giornate. Per il nuovo tecnico dei biancorossi, Masia, un punto in quattro partite, per di più sul campo del Villasimius, terra di conquista per quasi tutte le altre squadre. Gestione finora assai fallimentare. Delusione.
La difesa del Villasimius: 28 reti subite in 14 partite sono proprio tante. Se oltre a questi numeri, pensiamo che la squadra di Stefano Fanni è ultima a cinque punti dal Capoterra, quando siamo ormai in prossimità del giro di boa, la situazione ha del drammatico (calcisticamente parlando). Secondo campionato di fila dove le delusioni sono all’ordine del giorno e caduta che pare sempre più inarrestabile. Incubo.
Roberto Secci