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Simone Marini, allenatore, Porto Rotondo
«L'obiettivo massimo sono i playout. La salvezza? Vale più della vittoria del campionato scorso»

Porto Rotondo, un finale durissimo, Marini: «Col Muravera un match proibitivo ma ci sono poi altre due gare, sapevamo di dover lottare fino all'ultimo»

Sospesi tra la retrocessione e un playout che, probabilmente disputerà fuori casa. il Porto Rotondo vive la parte più intensa della stagione con la tranquillità di chi sa che sta disputando il campionato preventivato: lottare per la salvezza sino all'ultima giornata. Ora è testa a testa con lo Stintino per evitare la terza e ultima retrocessione, se il duello sarà vinto ci sarà il secondo e ultimo spareggio. Salvo crolli improvvisi o risultati eclatanti perché domenica, al Caocci, gli olbiesi ospiteranno il Muravera, capolista ad una vittoria dal festeggiare la serie D. Il tecnico dei galluresi Simone Marini inquadra il match con un eufemismo: «Sicuramente non è la gara ideale per noi. Adesso il Muravera è un treno in corsa verso la vittoria che sta macinando un po' tutte, anche le squadre importanti, con risultati altisonanti. Riceverà tutto il rispetto che merita da una piccola realtà come la nostra».

 

Peggior avversario non potevate incontrare 

«Un match proibitivo, loro verranno a giocare a Olbia per chiudere il discorso campionato, più di tutti hanno dimostrato di meritarlo ma cercheremo di non essere la vittima sacrificale. Per noi non si tratta di onorare il campionato ma di avere tre partite in cui i punti pesano tanto e noi abbiamo un enorme bisogno di punti. Bisogna anche ricordare che dopo abbiamo altre due gare fondamentali, contro Monastir e Atletico Uri, quanto meno per agguantare i playout, l'unico obiettivo possibile per noi»

Arrivate dallo 0-0 di Arbus che allunga la striscia positiva e per la prima volta fuori casa mantenete la difesa imbattuta

«Un buon punto specie per come maturato, cioè facendo una gara molto accorta, avendo alcune occasioni limpide nel primo tempo e soffrendo il ritorno dell'Arbus nella ripresa. Abbiamo tenuto botta ad una squadra che, per me, poteva stare tranquillamente più su in classifica e, alla fine, il pareggio è il risultato più giusto. Per noi è stata una buona prestazione, un punto importante che fa morale anche se ci siamo portati appresso qualche infortunio in vista della gara col Muravera»

Come inquadrare il finale di stagione?

«Per noi non è sorpresa, ho sempre detto che siamo una realtà diversa dalle altre e lo dimostra il fatto che siamo negli anni c'è lo stesso gruppo e che a dicembre non siamo corsi ai ripari come hanno fatto altri in modo pesante ma solamente con l'acquisto di un solo giocatore (l'attaccante Alessio Senes, ndr). Passare dai playout per cercare la salvezza era messo in preventivo così come può succedere anche di non riuscire a centrarli. L'Eccellenza è una grande occasione per i nostri giocatori, lo staff tecnico e la società, esserci è una grande soddisfazione. Siamo in ballo e balleremo»

Non c'è stato il cambio passo auspicato dalla fine del girone d'andata

«Al giro di boa avevamo 13 punti in 16 gare, ora ne abbiamo fatti 14 con tre gare ancora da giocare. Nel complesso abbiamo raccolto qualche punto in meno per sfortuna e inesperienza ma è anche vero che non abbiamo quasi mai sfigurato, giocandoci alla pari tantissime gare anche con avversari molti forti come il Sorso. Abbiamo steccato qualche scontro diretto, avremmo dovuto gestire meglio la gara a Tonara, che non abbiamo giocato essendo stati passivi. Dopo quella sconfitta, però, c'è stata una buona reazione testimoniata dai 7 punti conquistati, vincendo a Tortolì uno scontro diretto delicatissimo, rimontando il San Teodoro in un match che si era complicato fino al pari di Arbus. Contro il Muravera sicuramente è una sfida proibitiva ma ce la giocheremo»

Anche voi vi unite al coro delle proteste contro gli arbitraggi?

«In campo ci sono state proteste ed espulsione ma, a bocce ferme, non abbiamo mai parlato davanti agli errori arbitrali che, posso garantire, fanno parte di un lungo elenco. Non siamo mai andati a stigmatizzare gli errori che ci sono costati qualche punto perché riteniamo che, alla lunga, facciano parte del gioco. ho sempre pensato che se l'errore di un giocatore è da accettare dev'esser fatto anche per quello arbitrale, l'importante è la serenità nei giudizi. Tutte le squadre hanno un qualcosa su cui recriminare, dispiace se lo si fa in modo strumentale per ottenere poi un qualcosa. Ci sta che quando sei nei bassifondi gli episodi contrari siano superiori, quello che mi auguro è che le ultime gare siano gestite dalle persone giuste, perché saranno sfide molto nervose e con in palio punti pesantissimi. Per tutti gli sforzi che facciamo vorrei avere solo la possibilità di giocarci bene queste ultime tre partite»

Sarete pronti anche ad un doppio spareggio?

«Se sarà così ci faremo trovare pronti. Ora saremmo avanti allo Stintino per la differenza reti generali ma non basta in caso di arrivo a pari punti. Una eventualità che ci capitò già sei anni fa in Promozione, fummo costretti allo spareggio con la Bittese, che perdemmo, e non arrivammo a giocare il playout contro il Siniscola. Dopo tanti anni si può ripresentare un caso analogo sperando con esiti diversi. Ma ancora può succedere di tutto, siamo una delle poche squadre ultime arrivate in questo campionato e ce la giocheremo con tutte le nostre forze. Di sicuro se dovessimo salvarci faremmo una festa più grande di quella fatta per la vittoria del campionato dell'anno scorso»

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2018/2019