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Rientra lo sciopero al Tavolara, capitan Usai: «È prevalso il buon senso, salviamo il salvabile»
«Noi superiori al Sanluri ma è uno spareggio duro»

Rientra lo sciopero al Tavolara, capitan Usai: «È prevalso il buon senso, salviamo il salvabile»

Il sole dopo la tempesta è forse troppo, di sicuro c’è stata una forte schiarita in casa Tavolara. Nella settimana che porta allo spareggio per non retrocedere contro il Sanluri, si è passati dallo sciopero del martedì all’allenamento quasi al completo del mercoledì. Più che risolti, i problemi tra squadra e presidente Pitta sono stati accantonati. La conferma arriva dal capitano dei biancoverdi Cristian Usai: «Oggi ci siamo allenati, abbiamo chiarito col presidente, vero è che ci sono ancora delle piccole cose da sistemare ma ha prevalso il buon senso». Il difensore degli olbiesi, insieme ai suoi compagni, sa di attraversare l’ennesima settimana delicata: «Dobbiamo salvare il salvabile, sappiamo che affronteremo una partita fondamentale per questa stagione contraddittoria e che abbiamo fatto tanto nell’ultimo mese per evitare la retrocessione diretta conquistando 7 punti in 3 gare, perché non conto la gara di domenica contro il Bacoli che in casa sua non dà scampo a nessuno»

 

Cristian, come spiegare il 5-1 in Campania, un ko che avrebbe potuto condannarvi alla retrocessione?

«Risultato pesante sì, ma è vero che il Bacoli gioca benissimo in casa, infatti non riesco ancora a capire come abbia fatto il Sanluri a vincere da loro»

Puntavate ai playout e ora vi ritrovate a giocare uno spareggio non preventivato

«In effetti domenica, più che al Sanluri, pensavamo al risultato dell’Astrea perché se avesse vinto avrebbe condannato tutte le squadre sarde alla retrocessione diretta. Il calendario conta e non ci ha aiutato perché il Monterotondo ha giocato a Sanluri con diversi ragazzini mentre il Bacoli invece si stava ancora giocando il campionato. Noi stessi il Monterotondo l’abbiamo incontrato quando era primo in classifica e ci battè 2-1»

Ci ha pensato perciò il Cynthia che, vincendo in casa dell’Astrea, ha tenuto dentro i playout o voi o il Sanluri. Forse la squadra di Sibilia ha voluto scegliere una sarda come avversaria?

«Non riusciamo a capire se sia stato più il Cynthia a scegliere come avversaria noi o il Sanluri, oppure se sia stato l’Astrea a voler incontrare il Guidonia, anche se è vero che la squadra dei penitenziari poteva salvarsi direttamente se avesse vinto. Alla fine penso che siano emersi semplicemente i valori in campo, il Cynthia ha vinto 3 delle ultime 4 partite di campionato mentre l’Astrea ne ha perso 3 su 4»

Certo che vedere questo Tavolara costretto allo spareggio per non retrocedere è roba da non credere

«Siamo consapevoli del fatto d’essere la squadra che ha deluso più di tutti, lo dice la classifica anche se in 20 anni che gioco ritengo che questa sia la stagione più sfortunata che abbia mai trascorso, molte partite che dovevamo vincere le abbiamo pareggiate ed altre che potevamo pareggiare le abbiamo perse. In più abbiamo avuto molti problemi coi giovani, soprattutto col ’92, questo ad esempio ha fatto la differenza in positivo in squadre come Budoni e Selargius alle quali faccio i complimenti per il campionato che hanno fatto»

Ma se poi si vede la vostra stagione in un’altra ottica si potrebbe anche pensare che sia un successo il fatto che non siate già retrocessi

«Questa è una considerazione intelligente che non so in quanti farebbero. In effetti ne abbiamo passato di tutti i colori, tra continue uscite di testa del presidente e il susseguirsi di allenatori e giocatori. Ci siamo portati appresso tutto l’anno le conseguenze della scelta di un tecnico come Ninni Corda che, nel periodo in cui ci ha allenato, voleva dare uno scossone allo spogliatoio cambiando quasi tutti i giocatori della rosa. Quello è stato il periodo in cui il presidente Pitta ha speso tanto, da lì in poi c’è sempre stata poca serenità nella squadra, ci è mancata l’organizzazione e la compattezza di spogliatoio, sono aumentati i problemi e moltiplicati i malumori. In una situazione del genere viene anche difficile rimproverare un compagno dopo che non prende un euro da mesi»

Si potrebbe aggiungere anche che i giocatori del Tavolara nella loro carriera si siano trovati quasi mai a sgomitare nei bassifondi

«È vero siamo tutti giocatori più abituati a lottare per vincere il campionato che non per la salvezza, due anni fa Manzo e Palazzo sono saliti in C2 con la Villacidrese mentre io, Manis, Di Gennaro, Borrotzu e Siazzu con il Tavolara siamo arrivati secondi»

Tornando allo spareggio, il Sanluri ci arriva in condizioni psicologiche migliori?

«Beh, di sicuro loro sono gasati perché hanno trovato un’altra chance quando sembravano già spacciati, ma noi eravamo ben al corrente che c’era una forte probabilità di poter disputare lo spareggio vista la forza del Bacoli. In ogni caso nel Tavolara ci sono giocatori importanti che sanno come affrontare questo tipo di partite, l’abbiamo dimostrato nelle ultime settimane negli scontri diretti battendo l’Astrea e sfiorando la vittoria a Guidonia e poi vincendo contro la Viterbese che era ancora in corsa per i playoff»

Gli scontri diretti in campionato parlano di una vostra vittoria per 1-0 all’andata e di un pareggio per 1-1 al ritorno in rimonta e in doppia inferiorità numerica

«In campionato abbiamo dimostrato di essere superiori al Sanluri ma ora si annulla tutto, questa è un’altra gara, una sfida secca nella quale entrano in gioco tante altre componenti. Domenica sarà dura, la squadra di Paolo Busanca merita rispetto perché è composta da ottimi giocatori come Fanni, Marci, Sartor, Falciani. Ma sono fiducioso del Tavolara»

Giocherete a Macomer quando ormai era certo che lo spareggio si disputasse a Nuoro

«Non l’abbiamo mica capita questa scelta, il Frogheri è un campo omologato per disputare gare di serie D dove le tifoserie delle due squadre possono stare tranquillamente in settori distinti, a Macomer invece c’è un’unica tribuna»

Fabio Salis

In questo articolo
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Stagione:
2010/2011
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Girone G
Intervista