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Mauro Ragatzu, attaccante, Nuorese
La Figc chiede il format definitivo, la Lnd prende altri due giorni

Ripresa Eccellenza, serve un numero minino di squadre e la Sardegna avrebbe una deroga con le 8 partecipanti

La ripresa del campionato di Eccellenza gira intorno al format che deve prevedere un numero minino di squadre partecipanti per ogni girone (ma non si sa ancora quante devono essere) e per raggiungere tale limite viene data anche facoltà di poterli organizzare con altri Comitati Regionali. Gabriele Gravina ributta palla sul campo di Cosimo Sibilia e allunga ulteriormente i tempi già lunghi della ripartenza visto che il Consiglio Direttivo della Lnd del 10 marzo avrebbe dovuto avere già pronti i format prodotti dai singoli Comitati Regionali che si erano attivati, tra il 5 e il 10 marzo, per ottenere la disponibilità dai singoli club al prosieguo della stagione 2020-21. Infatti, mercoledì scorso, al termine del Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti fu comunicato che erano stati trasferiti alla Figc i format per l'Eccellenza insieme con la decisione dello stop definitivo al resto dei campionati regionali (leggi qui). Oggi la LND comunica di aver trasferito le "Linee Guida ricevute dalla FIGC" ai Comitati Regionali che, entro le ore 15 di mercoledì 17, saranno chiamati a comunicare in via definitiva alla stessa Lnd i format dei suddetti campionati e i relativi calendari delle gare (leggi qui).

 

Con il comunicato odierno della Figc (leggi qui), però, si evince che le proposte arrivate mercoledì 10 dalla Lnd sono disparate (c'è chi ha proposto gironi da 8 o da 11 o da 12 squadre), incomplete (in alcune regioni si sono avute 4 o 5 adesioni se non l'assenza totale di volontà a ripartire come in Umbria) e senza la necessaria sintesi (chi vuole i playoff e chi no) per arrivare ad una scelta definitiva che fosse recepita in toto e velocemente da Gravina. Invece il presidente della FIGC ha dovuto scrivere alla Lega Nazionale Dilettanti una lettera dettagliata in cui si toccano questi punti:

♦ tenuto conto della non obbligatorietà, non è prevista alcuna sanzione per chi non riprende l’attività, ad eccezione dell’esclusione dalla graduatoria per i ripescaggi per la sola stagione sportiva 2020/2021. In questo modo la Figc dimezza il blocco dei ripescaggi per quelle società che hanno deciso di non proseguire l’attività che per la Lnd avrebbe dovuto riguardare le prossime due stagioni sportive, in una sorta di punizione al fronte del no (leggi qui). Ciò vuol dire che al termine del campionato 2021-22, che si spera possa disputarsi con un normale format, le società che ora non proseguono la stagione potranno far richiesta di ripescaggio.   

♦ deve essere previsto un numero minino di squadre per ogni girone (è ammessa la facoltà di poterli organizzare con altri Comitati Regionali) che garantisca l’auspicato equilibrio tra promozioni in Serie D e retrocessioni in Eccellenza. La Figc non esplicita il numero minimo di partecipanti per avere l'ok, un dato peraltro che sarebbe stato fondamentale da dare a ogni Comitato Regionale in sede di contrattazione/persuasione per le adesioni dei club alla prosecuzione. Si dà comunque modo a due o più Regioni, evidentemente contigue, di poter unire le forze per arrivare ad un format che superi il "misterioso limite" che, secondo alcune indiscrezioni, verrebbe collocato in almeno dieci partecipanti. Una soglia che porrebbe la ripartenza della Sardegna a forte rischio a meno che, vista l'impossibilità di poter unire i club isolani con altre regioni, si ottenga una deroga al numero che per ora resta otto (leggi qui) così come capita per le squadre Juniores dei club sardi di serie D che partecipano al campionato Nazionale con un girone regionale.

♦ sollecita un celere riscontro con l’invio dei calendari agonistici, condizione necessaria al fine del loro inserimento nell'elenco degli eventi "di preminente interesse nazionale" da parte del CONI. Una volta che la Lnd darà la data d'inizio della ripartenza (si vocifera l'11 aprile), la Figc potrà comunicare al Coni di inserire il campionato di Eccellenza fra quelli con valenza nazionale che permette gli allenamenti collettivi e di bypassare ogni restrizione derivante dalle restrizioni dei DPCM in base alle varie colorazioni regionali.  

devono essere previste specifiche tutele sul tesseramento per le calciatrici e i calciatori. Sembrerebbe un invito alla formazione delle famose "lettere d'incarico" nel quale andrebbero specificati gli importi pattuiti e il metodo di pagamento tra società e tesserati anche perché ognuno di loro uscirebbe dalla lista dei percettori dei bonus dei collaboratori sportivi ed evidentemente avrebbero una tutela in caso di mancato pagamento dei rimborsi andando nella direzione che prevede la riforma dello sport recentemente approvata.  

 

Per adempiere ai diversi punti richiesti dalla Figc passeranno altri giorni preziosi per la ripresa ma probabilmente utili anche per arrivare a definire l'altro argomento fondamentale per la ripartenza, ossia il protocollo sanitario da adottare (c'è pronto quello applicato dalle squadre di serie D). Nel comunicato del presidente federale viene confermato l’impegno affinché, nel cosiddetto decreto legge "sostegno" di prossima adozione da parte del Governo, sia anche previsto un contributo a fondo perduto in favore delle società della Lega Nazionale Dilettanti a ristoro delle spese sanitarie derivanti dall’applicazione del Protocollo in essere per il campionato di Serie D. (nella foto Mauro Ragatzu/Nuorese e Manuel Uliana/Guspini)

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2020/2021