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Ritorna il sereno in casa Sant'Elena, Meloni: «Bravi a ripartire dopo un periodo delicato, non era per nulla scontato»
Corsa play-off: «Secondo posto? Io ci credo»

Ritorna il sereno in casa Sant'Elena, Meloni: «Bravi a ripartire dopo un periodo delicato, non era per nulla scontato»

Per il Sant'Elena non è stato sicuramente facile ripartire dopo la sconfitta a tavolino rimediata contro il Narcao, con la conseguente maxi-squalifica inflitta a Claudio Palumbo: i ragazzi allenati da mister Paolo Meloni hanno tuttavia evidenziato grandissimi attributi morali, riuscendo ad archiviare in fretta il momento probabilmente più complicato dall'inizio della stagione; la vittoria interna maturata contro il Carloforte rilancia l'entusiasmo dei bianco-verdi e permette, alla luce anche della pesante battuta d'arresto in cui è incappata la Frassinetti, di riconquistare il quinto posto a pari punti con il Guspini Terralba.
I quartesi continuano dunque la loro bella favola nei piani alti della classifica: con sette partite ancora da giocare, tra cui quattro scontri diretti, per un totale di 21 punti, ci sono ancora tutte le premesse per continuare a sognare, anche se il tecnico si dice già abbondantemente soddisfatto per quanto raccolto sino ad ora.

«I ragazzi hanno superato brillantemente un momento particolare, dopo i fatti noti della gara contro il Narcao – ammette Paolo Meloni -. Siamo un bellissimo gruppo, composto da ottime persone: fondamentale, in questo senso, la personalità e il carisma dei più grandi, penso a Motzo, Marongiu, Perinozzi, Murgia, che fanno da chiocce a tutti gli altri, considerando che l'età media è molto bassa. La paura era quella di non riuscire a riprendere il passo, fortunatamente la sfida di domenica si è messa subito nel verso giusto, la squadra ha affrontato l'impegno con la mentalità adatta, portando a casa tre punti preziosissimi».
Il tecnico ritorna sulla vicenda che ha coinvolto l'estremo difensore Palumbo, costretto a stare fuori per via della pesante squalifica rimediata in seguito allo scontro con l'arbitro Leggieri. «Con Claudio c'è un bellissimo rapporto: lo era già prima, ovviamente, e in questo senso le cose non son cambiate. Ha capito subito di aver commesso un grave errore, ma la stima che tutti noi nutriamo nei suoi confronti è rimasta invariata. Non potrà darci una mano in campo, però continuerà a dare il suo contributo in altri modi».
Al suo posto, il club ha ingaggiato Antonio Fortuna, che ha fatto il suo esordio proprio domenica nel match contro il Carloforte. «Un grandissimo portiere, ma soprattutto una bellissima persona. C'era l'esigenza di trovare un giocatore che fosse all'altezza per sostituire Claudio e permettere ad Andrea Cordeddu di crescere con calma ed imparare da un collega più esperto: in futuro, sono sicuro, si toglierà tantissime soddisfazioni. Per quanto riguarda Antonio, è partito alla grande, domenica è stato decisivo con alcuni interventi prodigiosi, si tratta di un valore aggiunto, ci darà sicuramente una grossa mano d'aiuto».

Meloni fa il punto della situazione dopo ventitré giornate di campionato: «Proseguiamo il lavoro iniziato lo scorso anno, stiamo crescendo molto ma a differenza di altre squadre non puntiamo su giocatori prezzolati che cambiano maglia dopo una stagione e compromettono, con ingaggi incredibili, il progetto del club; preferiamo concentrarci sui giovani, in questo senso è preziosissima la collaborazione con Francesco Pisano che dirige la nostra scuola calcio. Ho fatto esordire due classe '00, ma penso che tra poco arriverà il momento anche per molti altri: la priorità è mettere in evidenza i nostri talenti, in sostanza dovrebbe essere il senso del calcio a questi livelli. Per il resto, i risultati arriveranno, bisogna solo continuare a lavorare con serietà e mettersi continuamente in discussione».
Cercando di risolvere magari i problemi legati all'impianto sportivo. «Un grosso limite, una struttura sportiva adeguata ci aiuterebbe molto, sia negli allenamenti che la domenica per le partite».

Ad un certo punto, sembrava che il Sant'Elena fosse pronto a spiccare il volo: nell'ultima di gennaio, il divario dal secondo posto era di appena due lunghezze. «La sfida di Carbonia poteva farci fare il cambio di marcia, ma non ci siamo riusciti, sia per demerito nostro e sia per la forza dei nostri avversari, con la gara che è stata decisa da episodi sfavorevoli. Significa che non siamo ancora pronti per certi obbiettivi, anche se son convinto che la squadra non si trovi li per caso: giochiamo bene, i ragazzi hanno sposato il mio credo calcistico e cosa da non sottovalutare, riusciamo ad archiviare i passi falsi in tempi abbastanza rapidi. A Siliqua, ad esempio, potevamo chiudere il confronto, ma non è andata come ci aspettavamo; peccato, ma dopo una settimana travagliata ci può stare. Ora vogliamo divertirci: ci aspettano diversi scontri diretti, siamo consapevoli di poter dire la nostra, anche perchè possiamo esprimerci in tutta tranquillità, senza pressioni. Per il momento comunque siamo assolutamente soddisfatti».
Il secondo posto è lontano sette lunghezze, diverso il discorso per il terzo posto, a tre punti, ma quest'anno non vale, a differenza del passato, l'accesso ai play-off. «Si perde l'opportunità di rendere più avvincente il campionato, ma per salire di categoria è necessario che tutte le componenti girino al meglio. L'obbiettivo della società è quello di costruire un progetto duraturo, che non si limiti ad una singola annata positiva. Procediamo decisi, a piccoli passi, non è detto comunque che non si possa conquistare il secondo posto, io ci credo ancora».
Per farlo, servirà strappare l'intera posta in palio nella trasferta di Oristano contro la Tharros: «Sarà una bellissima partita, la stiamo preparando piuttosto bene, consapevoli di andare ad affrontare una squadra ostica, che fa della grande tenuta atletica e del dinamismo una delle sue armi migliori. La fiducia è tanta, partiamo con l'intento di offrire una bella prestazione, che è l'unica cosa su cui possiamo davvero intervenire: il risultato è frutto di una molteplicità di coincidenze, a volte va bene, altre volte meno».
L'Orrolese prima in classifica, intanto, continua la sua cavalcata verso la promozione. «Assieme al Bosa, sono le due squadre meglio attrezzate per il salto, anche per quanto riguarda le individualità: i rosso-blu mi hanno impressionato per la loro organizzazione di gioco, ma se l'Orrolese è prima ha sicuramente i suoi meriti».

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2015/2016
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Sardegna
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Girone A