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giuliano robbi
«A Siniscola pronti a dar battaglia»

Rivelazione Lanteri, Robbi: «Alleno un gruppo eccezionale, il terzo posto ci piace, l'obiettivo è la salvezza ma possiamo dire la nostra»

Vincere aiuta a vincere, un ritornello che in ambito sportivo risuona spesso e che, in effetti, corrisponde alla realtà: i successi, si sa, ti permettono di allenarti con maggiore determinazione e intensità, ti aiutano ad andare oltre i tuoi limiti, ti permettono di superare gli ostacoli che ad una prima analisi sembrano insormontabili. Quando le cose iniziano a girare nel verso giusto, ogni singola giocata sembra possa trasformarsi in una prodezza; il coraggio e l'intraprendenza aumentano esponenzialmente, assieme alla fiducia nei tuoi mezzi e all'autostima.

La Lanteri ha imparato la lezione piuttosto bene: la compagine sassarese, infatti, ha iniziato la stagione con l'obiettivo di centrare una salvezza tranquilla e ora, dopo 11 giornate, si trova ad occupare un clamoroso quanto inaspettato terzo posto in classifica, con 21 punti al sicuro in cassaforte, davanti a squadroni del calibro di Stintino e Usinese, giusto per citarne due. Nell'ultima uscita i ragazzi terribili di mister Giuliano Robbi hanno battuto con uno strepitoso 4 a 2 proprio i rosso-blu di Loriga, centrando così la quinta vittoria di fila, per un ruolino di marcia da urlo. Il tecnico ora ha il compito di mantenere il gruppo con i piedi per terra, ma è ovvio che la soddisfazione sia tantissima, per una stagione che sta andando ben al di là delle più rosee aspettative. Al giro di boa mancano quattro turni appena e l'intenzione è quella di continuare a correre con il piede pigiato sull'acceleratore, a partire dalla prossima sfida in trasferta contro il Siniscola Montalbo.


«Stiamo attraversando un buon momento — dichiara Giuliano Robbi — credo che sia piuttosto evidente. Abbiamo recuperato praticamente tutti gli infortunati, stiamo crescendo di giornata in giornata, dopo aver pagato, soprattutto all'inizio della stagione, lo scotto per il noviziato: probabilmente scendevamo in campo senza la giusta convinzione nei nostri mezzi ma ora l'atteggiamento della squadra è sensibilmente diverso».
Poi aggiunge: «Siamo consapevoli del fatto che dobbiamo essere e dare il 100% per vincere le partite, perché questa rosa non è stata allestita per orbitare nelle prime posizioni ma bensì per raggiungere la salvezza, possibilmente senza troppi patemi».

L'avvio, in effetti, non è stato dei più agevoli. «Abbiamo perso all'esordio contro il Thiesi, di misura per 1 a 0, subendo il gol nell'unico tiro in porta fatto dai nostri avversari, discorso che vale, tra l'altro, anche per il match con lo Stintino, in cui abbiamo pagato a caro prezzo una disattenzione del nostro portiere; alla seconda uscita è arrivato il ko di Fonni, che ha ulteriormente confermato il fatto che le cose non ci stessero girando proprio benissimo, anche sul piano della fortuna. È anche vero, però, che in avanti costruivamo davvero poco».
Con il passare delle giornate la Lanteri ha trovato i giusti equilibri. «Ultimamente stiamo riuscendo ad esprimere tutto il nostro potenziale: il 5 a 1 alla Macomerese e il 4 a 2 rifilato all'Usinese sono un dato inequivocabile in questo senso».

Il tecnico commenta l'ultima sfida contro i rosso-blu. «Una bella partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Avevamo già avuto modo di incontrarli in Coppa Italia e si sono confermati un avversario ostico, davvero un bel gruppo, composto da calciatori di spessore. Presentarci al confronto con 18 punti in classifica ci ha permesso di giocare con più serenità, per il resto noi cerchiamo sempre di fare la nostra partita, a prescindere da chi ci troviamo di fronte».
L'approccio alla gara di domenica scorsa è stato perfetto. «Siamo partiti molto bene, nella prima mezz'ora abbiamo messo alle corde i nostri avversari, segnando due reti e creando altre tre chance. Loro però non si sono arresi, hanno accorciato le distanze e da quel momento sono iniziati i problemi; negli ultimi quindici minuti del primo tempo, infatti, hanno colpito un palo e una traversa, rischiando seriamente di pareggiare. Dal centrocampo in su, in effetti, sono una compagine di primissimo livello, considerando poi che possono contare su Saba, che è il capocannoniere del torneo, su Nuvoli, un elemento di categoria superiore, oltre a Piredda, che nonostante non sia più un giovanotto riesce ad esprimere tutto il suo talento, è sempre bello vederlo in campo».
La ripresa è stata leggermente più agevole. «Siamo stati bravi a fare il 3 a 1 e la gara si è messa in discesa, anche perché loro sono rimasti in 10 uomini a causa dell'espulsione di Cacace. Ma pur in inferiorità numerica hanno trovato il 3 a 2, noi comunque abbiamo replicato con la quarta rete. L'incontro è stato decisamente equilibrato e se fosse finito in parità nessuno avrebbe gridato allo scandalo, anzi, però noi ci siamo presi i tre punti senza aver rubato assolutamente niente, è giusto sottolinearlo».
Una prestazione tutta cuore e personalità. «Soprattutto se consideriamo che stiamo giocando, per 10/11, con la stessa formazione infarcita di giovani che l'anno scorso ha vinto il campionato di Prima Categoria: dei nuovi acquisti uno ha deciso di andare via, un altro invece si è infortunato; tra i pali invece c'è Dore, un fuori-quota. La cosa che mi rende più felice è che stiamo facendo bella figura in ogni campo, al di là poi del risultato finale; possiamo tranquillamente dire la nostra, ormai è chiaro».


La Lanteri è la classica mina vagante del torneo che può mettere i bastoni tra le ruote anche alle compagini più quotate. «Contro l'Ilvamaddalena, che considero un'autentica corazzata, abbiamo retto bene all'urto sino all'87', difendendoci con ordine e senza timori reverenziali, per poi subire il gol decisivo allo scadere, ma può starci».
Dopo quel passo falso, però, i sassaresi hanno messo in piedi una striscia record di cinque vittorie di fila. «Faccio tutti gli scongiuri del caso (ride). Si tratta di quindici punti pesantissimi per noi, ottenuti principalmente contro squadre costruite per un campionato d'alta classifica, come Luogosanto, Macomer e la stessa Usinese».
Il terzo posto in classifica, a quota 21, è una dolce conseguenza. «La viviamo bene, senza tensione. Il mio compito, ora, è quello di tenere i ragazzi con i piedi per terra, ricordando loro quali sono i nostri limiti: se abbassiamo la concentrazione e l'intensità, soprattutto contro avversari più forti sul piano tecnico, le cose si complicano notevolmente. Per il resto, il nostro obbiettivo rimane sempre e comunque la salvezza, anche se stare in alto ci fa molto piacere: puntiamo a raggiungere quota 36-37 nel più breve tempo possibile, credo che saranno sufficienti per ottenere la permanenza in Promozione».

 

Robbi fa già i primi calcoli: «Ci mancano nove punti, non sono tanti ma è anche vero che si è aperta ufficialmente la finestra invernale del mercato, dunque molte squadre correranno ai ripari e cercheranno di rinforzarsi. Il San Teodoro, ad esempio, a quanto pare sta ingaggiando 7-8 giocatori nuovi, da domenica inizierà un altro campionato, nel girone di ritorno sarà tutta un'altra musica. Se riuscissimo a chiudere il girone di andata con 24-25 punti sarebbe perfetto, poi ci aspettano quindici finali in cui potrà succedere di tutto». Prima, però, ci saranno altri quattro match fondamentali. «Contro San Teodoro, per l'appunto, Oschirese e Valledoria. Domenica invece andiamo a Siniscola». Il tecnico presenta la sfida. «Loro sono in salute e il punto conquistato a Fonni lo conferma ulteriormente, non è facile per nessuno fare risultato su quel campo».
L'impegno contro i verde-azzurri nasconde tantissime insidie: «Troveremo un ambiente caldo, c'è da scommetterci. L'errore più grande che possiamo commettere è quello di farci illudere dal divario in classifica; dovremo giocare al massimo delle nostre possibilità, guai a sottovalutare gli avversari, sappiamo bene quali sono i rischi a cui andiamo incontro in questi casi. Una gara da affrontare con il coltello tra i denti e la mentalità da battaglia, come stiamo peraltro facendo nell'ultimo mese».

Considerando le premesse, è piuttosto normale che tutte le luci, al momento, siano puntate su Zappino e compagni. «Si parla tanto di noi, stiamo incuriosendo un po' tutti, è una bella cosa per questo club e, soprattutto, per il discorso che sta portando avanti: i dirigenti non sono tantissimi ma fanno degli enormi sacrifici, immagino che per loro sia una bella gratificazione».
Mister Robbi è sicuramente tra gli artefici principali di questo autentico sogno ad occhi aperti.
«I meriti vanno divisi in parti uguali, io sono comunque soddisfatto, anche se sono consapevole che appena le cose vanno male il primo a farne le spese è proprio l'allenatore: oggi sei sulla cresta dell'onda, domani puoi diventare tranquillamente un incapace. Io ho la fortuna di lavorare in una società piccola, ma che ha le idee chiare. Posso contare su uno staff di primissimo livello, a partire dal mio vice, Lucio Depalmas, passando per professor Giuseppe Madrau, il nostro preparatore atletico che ci segue ormai da tre anni ed è sicuramente tra i migliori nella piazza, sino ad arrivare a Michele Chicconi, il preparatore dei portieri. Sinceramente, non so quante società siano strutturate come la nostra: conta che abbiamo pure il fisioterapista. I risultati che stiamo ottenendo sono il frutto di un'attenta programmazione». Che ha permesso alla Lanteri di disputare per la prima volta in assoluto il torneo di Promozione. «Io sono felicissimo di poter guidare i ragazzi in questa avventura: ho a disposizione un gruppo spettacolare, composto da uomini eccezionali, prima ancora che da grandi giocatori. Il club ha sempre messo al primo posto le qualità morali, i valori individuali dei suoi tesserati, una strategia che negli anni ci sta dando pienamente ragione».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
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Stagione:
2019/2020
Tags:
Promozione
Girone B