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Daniele Porcu, difensore, Samassi
«Il club torna nella categoria che le compete, Setzu un gran presidente»

Samassi vicino al traguardo, Porcu: «Prendiamoci questo punto con la San Marco e festeggiamo. L'Eccellenza è meritata, il nostro girone di ritorno parla da solo»

Domenica scorsa ha sperato che l'Arbus fermasse il Carbonia per poter dare sfogo ai festeggiamenti, questa volta il Samassi - se fa almeno un pareggio in casa della San Marco - non dovrà guardare in casa d'altri e si godrà il ritorno in Eccellenza dopo tre anni. Il difensore Daniele Porcu, che ha deciso la gara contro la Monteponi Iglesias con un colpo di testa al 7', carica la squadra in vista della trasferta di Assemini: «Prendiamoci questo punto e sarà festa per noi. Non vediamo l'ora di chiudere i conti perché di Eccellenza se ne parla da prima di Pasqua ma ancora non abbiamo vinto il campionato. Contro la San Marco sarà una gara vera perché loro ancora non sono salvi e quindi per noi sarà una gara tosta, i nostri avversari li conosciamo bene, hanno elementi come Picciau, Pilleri, Farci, Festa, mi hanno sorpreso per alcuni risultati negativi, il loro allenatore Zottoli ha fatto categorie superiori, in una gara secca possono battere chiunque come hanno dimostrato andando a vincere a Carbonia. Noi giocheremo per vincere, come abbiamo sempre fatto, poi se sarà pareggio va bene lo stesso perché un punto sarebbe sufficiente per festeggiare».

 

Tre reti e tre vittorie, non male per un difensore che ha sempre dimostrato un feeling col gol

«Gli altri due li avevo fatti col Selargius all'andata e al ritorno, segnare un gol e contribuire alla vittoria fa sempre piacere, io cerco di aiutare la squadra evitando di far segnare gli avversari, noi in attacco non possiamo lamentarci, abbiamo giocatori di categoria superiore. Il mister poi prepara bene i calci da fermo e con compagni come Emiliano Melis e Cristian Dessì è più facile per noi saltatori trovare la via del gol, domenica la palla calciata da Dessì era perfetta»

Vittoria del campionato meritata?

«Credo proprio di sì, anche perché abbiamo 9 punti di vantaggio a tre giornate dal termine e questo la dice tutta sul nostro campionato. C'erano altre squadre come Guspini e Arbus che valgono quanto il Samassi e se noi siamo in testa e le altre no qualcosa vorrà dire, il nostro girone di ritorno parla da solo, abbiamo fatto 7 punti più del Carbonia e 4 più del Guspini che già avevamo staccato nelle ultime gare dell'andata. L'unica gara che abbiamo toppato nel 2017 è stata ad Arbus, alla prima di ritorno, dove facemmo veramente male. Poi in casa abbiamo vinto 13 partite su 14, se altri dicono che non hanno tenuto il nostro passo perché hanno avuto diversi infortuni io ricordo che anche noi abbiamo avuto le nostre defezioni, chi deve vincere il campionato mette sempre in preventivo che avrà degli inconvenienti»

Domenica scorsa avete pensato fosse la giornata giusta per festeggiare?

«Ad un certo punto sì, negli ultimi minuti quando abbiamo sentito che il Carbonia pareggiava ad Arbus abbiamo pensato che fosse fatta. Ma non c'è nessun problema, dobbiamo pensare a noi stessi e a vincere così non dovremo guardare i risultati delle avversarie»

Sentire il traguardo vicinissimo ha un po' condizionato la vostra prestazione?  

«Domenica non siamo stati brillantissimi, è vero, ma c'è da considerare il fatto che abbiamo sbloccato subito la partita, arrivavamo da un periodo di inattività per la sosta di Pasqua e non abbiamo fatto una gran bella partita. Ma c'è da contare anche gli avversari, l'Iglesias si giocava l'ultima chance per evitare la retrocessione e non sono da ultimo posto. Dispiace che una piazza storica perda la categoria, io ho iniziato a giocare nel Sant'Elena e con l'Iglesias ci contendevamo sempre un posto per salire in serie D, spero che al più presto possano ritrovare una categoria più consona al blasone che portano»

Qual è stata la gara-chiave del campionato?

«Spesso si pensa agli scontri diretti ma secondo me è stata la vittoria con la Frassinetti, giocavamo in anticipo e il giorno abbiamo sofferto parecchio. Mister Perra l'aveva preparata bene e abbiamo fatto quasi tutto il secondo tempo in dieci. La gara sembrava ferma sull1-1 ma nel recupero c'è stata l'invenzione di Cacciuto per il gol del 2-1, il giorno dopo il Carbonia ha perso in casa con la San Marco e il distacco in classifica per loro è stato incolmabile»

Il Carbonia è una sorpresa che sia lì ancora al secondo posto?

«Già all'andata mi fecero un'ottima impressione, hanno dei giovani molto bravi, gli "anziani" non sono tanti ma sono di valore. Sapevo che avrebbero resistito in alto fino alla fine anche perché l'anno scorso sono stati terzi dietro Orrolese e Bosa, hanno tenuto l'intelaiatura e lo stesso allenatore, confermando quanto di buono avevano fatto l'anno prima»

Il Samassi ritrova la sua categoria dopo esser ripartita dalla Seconda, come vedi questa squadra il prossimo anno?

«Io l'ho sempre incontrata in Eccellenza ed giusto che sia tornata lì. Tre anni fa non si iscrisse per dei problemi all'interno della società, il presidente Setzu voleva riportarla nel massimo campionato regionale e ci è riuscito vincendo per tre anni di fila, non ci ha fatto mancare niente ed è giusto che società così serie stiano in Eccellenza. Il diesse Massimo Sabiu, poi, è bravo nel costruire le squadre, a dicembre ha portato Cristian Dessì che ci ha fatto fare un ulteriore salto di qualità a centrocampo benché Congiu e Meloni avessero fatto bene e hanno continuato a farlo anche dopo. L'allenatore Busanca è stato per noi una guida sicura, i giovani sono bravi e in attacco ci sono giocatori di qualità ed esperienza come Melis e Cacciuto che la buttano dentro, noi dietro dovevamo pensare a non prendere gol»

Come vedi questa squadra in Eccellenza? 

«Così com'è è già ottima, potrebbe fare bene anche l'anno prossimo in un campionato decisamente più faticoso ed impegnativo per le tante trasferte. Qualche ritocco andrà fatto ma lo deciderà l'allenatore alla luce del lavoro che ha fatto quest'anno e sulla disponibilità di molti giocatori che hanno impegni lavorativi»

Sembrava che Porcu già quest'anno dovesse fare l'Eccellenza, poi che è successo?

«Con il La Palma avevamo un accordo sulla parola ma poi non se n'è fatto più niente, non do colpe a nessuno, quando manca la reciproca fiducia è giusto lasciarsi amichevolmente. Mi dispiace siano retrocessi, è pur sempre una squadra di Cagliari, lì ho tanti amici tra i giocatori e tutti molto bravi, ci sono stagioni che nascono male e te le trascini, poi il playout è una roulette. Mi aspettavo, invece, che vincesse il campionato il Tortolì, tutti lo davano per scontato questo risultato ma anche altre squadre hanno investito parecchio, posso dire che non è mai facile vincere specie con certi punteggi in classifica, perciò complimenti a mister Loi e ai giocatori»

 Il playout del vostro girone, invece, vedrebbe ora la Frassinetti ospitare il Quartu 2000

«Essendo di Quartu e avendo giocato un anno con loro spero tanto si salvino a prescindere da chi dovranno incontrare nei playout. La Frassinetti mi ha fatto un'ottima impressione e non è detto che sia proprio lei a giocarsi lo spareggio, domenica possono riscavalcare il Barisardo se vincono lo scontro diretto»

Al Quartu 2000 Madau era tuo compagno, come lo vedi adesso in panchina?

«Come allenatore sta dimostrando che ci sa fare, al Quartu 2000 i giocatori non prendono rimborsi e fare l'allenatore è più difficile che in altre realtà. Tonio sta dimostrando un certo valore ma non mi stupisce perché negli ultimi anni era un allenatore in campo, poi ha fatto categorie importanti come la serie D e calcio ne ha visto in diverse zone della Sardegna, secondo me andrà avanti a fare il tecnico che sia ancora oppure no con il Quartu 2000»

In questo articolo
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2016/2017
Tags:
13 Ritorno
Girone A