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San Teodoro bersagliato dagli arbitri, mister Tatti: «Chiediamo maggior rispetto e decisioni più eque»
In Coppa mancheranno sei giocatori per squalifica

San Teodoro bersagliato dagli arbitri, mister Tatti: «Chiediamo maggior rispetto e decisioni più eque»

Il San Teodoro non ci sta. Il club gallurese si sente tartassato dagli arbitraggi spesso contrari e alza la voce. Ma senza evocare chissà quali complotti contro una squadra lanciatissima verso i playoff ma solamente per affermare un qualcosa che nel calcio, come nella vita di tutti i giorni, dovrebbe essere la normalità. «Chiediamo semplicemente di avere più rispetto - dice con tono fermo il tecnico Tomaso Tatti - verso una squadra un po' troppo bersagliata da cartellini gialli e rossi e verso una società che da quindici anni milita nel campionato di Eccellenza e non deve un centesimo a nessun giocatore o tecnico».

 

Tomaso Tatti (San Teodoro) chiede più equità agli arbitriLe ultime decisioni del giudice sportivo sono state a forti tinte viola. Tra i provvedimenti disciplinari adottati per il prossimo turno di campionato e di Coppa Italia si può notare come l'allenatore Tomaso Tatti non potrà sedersi in panchina domenica nella gara contro il Porto Torres e non potrà disporre del centrocampista Luca La Rosa appiedato un turno, mentre mercoledì prossimo salteranno per squalifica la semifinale di ritorno della Coppa contro il Castelsardo ben sei giocatori: i difensori Stefano Medda, Hernan Elia, Alessandro Farina e Alessio Filigheddu, l'esterno offensivo Federico Farci e il fantasista Alessandro Mascia. «Due mercoledì fa a Castelsardo - ricorda Tatti - è stato espulso Medda e sono stati ammoniti tutti i diffidati dell'incontro. È possibile che solo i miei giocatori siano meritevoli di queste sanzioni? Domenica a Castiadas il mio attaccante, Umberto Festa, è uscito dal campo col ginocchio gonfio per un'entrata decisa di un difensore avversario che non è stato nemmeno ammonito, poi io chiedo all'arbitro di tutelare un mio giocatore e vengo sbattuto fuori. Questa situazione comincia un po' a stancare, non vogliamo certo avere dei favoritismi ma neanche che vengano adottati due pesi e due misure e che se i cartellini che prendiamo noi sono giusti devono essere sventolati anche per gli avversari che commettono i medesimi falli». L'allenatore di Teti, che in carriera è stato un grande attaccante (7 presenze in serie A con Bari e Perugia), osserva: «L'errore dell'arbitro ci sta ma capita sempre su di noi, così ha fatto il direttore di gara che c'era a Castiadas (Cozzolino di Oristano, ndr) e pure l'arbitro che ha convalidato la rete del pareggio del Latte Dolce (Sili di Viterbo, ndr) nonostante fosse stato commesso un fallo nettissimo su un mio giocatore come abbiamo potuto vedere nelle immagini delle gare che filmiamo sempre. È un peccato perdere dei punti in questo modo ed è un peccato che accada verso una società che ha costruito tanto in questi anni e non viene trattata col rispetto che si merita».

 

Per evitare fraintendimenti, Tomaso Tatti non cerca alibi alla sconfitta di domenica scorsa a Castiadas: «Perdere dopo 5 vittorie di fila ci sta, specie in casa di una squadra che mi ha fatto una bella impresione ed è composta da grandi giocatori. Purtroppo non abbiamo giocato come volevamo e non siamo stati all'altezza del Castiadas, vuoi per qualche assenza importante tra i fuoriquota e vuoi perché siamo scesi in campo senza il giusto atteggiamento e la mentalità che occorre avere in Eccellenza. So bene che non si possono vincere tutte le partite e dopo una grande rincorsa come quella che abbiamo fatto ultimamente è fisiologico un calo ma ai ragazzi dico che se perdere ci sta vorrei che accadesse nella maniera giusta, cioè perché gli avversari sono stati più bravi di te e non perché non hai fatto il massimo delle tue possibilità». All'orizzonte c'è la gara col Porto Torres: «Dobbiamo riscattarci e non sottovalutare un avversario che ha perso in casa contro il Lanusei offrendo però una bella prestazione perché in squadra ha giocatori importanti». Invece, mercoledì in Coppa Italia contro il Castelsardo le scelte per rimontare il 2-1 dell'andata sono obbligate: «Sono senza difesa e dovrò inventarmi qualcosa, non abbiamo una rosa ampia ma quando ti mancano sei giocatori è difficile tamponare le assenze anche per chi ha un gruppo numeroso da allenare. La finale è a un passo ed è un peccato non poterci giocare la gara decisiva con la formazione al completo».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
13 Andata