«Il pari di Arbus è sicuramente positivo, ma contro il Carloforte non possiamo distrarci»
Sant'Elena a caccia della salvezza, Piras è sereno: «Nelle ultime uscite ho visto netti passi in avanti, ora lavoriamo per mantenere la regolarità di risultati»
Il Sant'Elena si tiene ben stretto il pari strappato in casa dell'Arbus nell'ultima uscita e continua a navigare verso la salvezza: sino a questo momento mister Pier Paolo Piras (nella foto a sinistra con il vice Andrea Belfiori) ha fatto, assieme ai suoi ragazzi, un ottimo lavoro, come confermano i 26 punti in cassaforte, che valgono per il sesto posto in classifica, a pari merito con il Siliqua. Allo stesso tempo però, la situazione non permette di cullarsi troppo sugli allori: il Barisardo quartultimo è distante soltanto sei lunghezze ed in casa bianco-verde la vittoria manca addirittura dall'11 dicembre; proprio per questo la prossima sfida casalinga contro il Carloforte rappresenta una tappa fondamentale nel cammino dei quartesi.
«In questo periodo – dichiara Piras – i ragazzi stanno facendo registrare diversi passi in avanti; il pareggio rimediato ad Arbus è un buon risultato, anche se possiamo recriminare per qualche episodio che avremmo potuto sfruttare diversamente: peccato non essere riusciti a fare il secondo gol. Ci tengo comunque a sottolineare l'approccio praticamente perfetto alla gara».
Un aspetto positivo, soprattutto per una squadra molto giovane che ha saputo tenere testa ad un avversario temibile e più quotato. «Scendiamo spesso in campo con un classe '2000, un '98 e addirittura un '99 in porta; proprio per questo dico che dobbiamo essere soddisfatti per come stanno andando le cose. Certo, quando hai a disposizione un gruppo poco esperto paghi qualcosa sul piano della continuità, ora speriamo di riprendere quota».
La sconfitta interna rimediata nel match contro il Barisardo è forse uno dei momenti più bassi.
«Brucia ancora, soprattutto per come è andata la partita. I nostri avversari hanno fatto due tiri in porta e due gol, non ci aspettavamo che le cose potessero andare così. A noi è mancata un po' la cattiveria agonistica, siamo stati capaci di costruire 5-6 occasioni nitide, molto meno a concretizzarle».
Nelle prime cinque gare del girone di ritorno sono arrivati soltanto 3 punti, frutto di altrettanti pareggi, con l'ultima vittoria che risale addirittura all'11 dicembre, con il 3 a 0 alla Frassinetti di Perra. «Il calcio ruota attorno agli episodi, sia positivi che negativi; se non riesci a fare gol è normale andare in difficoltà, e una squadra giovane ne risente particolarmente. Il nostro cammino sta comunque rispettando i piani di inizio stagione».
Il tecnico è pronto a prendere per mano i suoi: «Possiamo crescere ancora tanto, ma solo se sapremmo remare tutti dalla stessa parte. Ho a disposizione un buon gruppo, ma senza fenomeni: stiamo riuscendo a prenderci le nostre soddisfazioni, spero che la partita di Arbus possa rappresentare l'inizio di un nuovo ciclo positivo».
Più volte i bianco-verdi hanno dimostrato di potersela giocare con chiunque: il pareggio di Guspini parla chiaro in questo senso. «Proviamo a dire la nostra, su qualsiasi campo, a prescindere da chi abbiamo davanti. Ora lavoriamo per mantenere una discreta regolarità».
La prossima sfida al Carloforte rappresenta una tappa cruciale per la lotta alla salvezza, con i tabarchini che inseguono staccati di una sola lunghezza. «Una partita sicuramente importante, cercheremo di tenerceli alle spalle, anche perché non ci sentiamo affatto sicuri; mantenere il distacco sarebbe bello, incrementarlo ancora di più». Le condizioni generali della squadra sono piuttosto buone. «Fisicamente stiamo benissimo, ho tutti gli elementi della rosa a disposizione». All'andata finì 2 a 1 per il Carloforte. «In quel periodo non eravamo ancora ben affiatati; quest'anno abbiamo cambiato molto, è normale che serva un po' di tempo per raggiungere la giusta amalgama. Ora siamo molto migliorati, sia per quanto riguarda il gioco che sul piano della mentalità. Ci troveranno assolutamente pronti per dar battaglia. La nostra intenzione è quella di continuare a far bene, una volta raggiunta la quota salvezza proveremo a sollevare l'asticella degli obbiettivi, ma senza assilli».