Usai e Sitzia i trascinatori, il gruppo è il 12°
Serramanna, esperienza e spregiudicatezza verso l'eccellenza
L'assoluta capolista. Nove punti di distacco dalla seconda. Tredici vittorie consecutive. Miglior attacco. Miglior difesa. L'estremo difensore imbattuto per nove partite consecutive. Dati, che farebbero pensare ad una squadra costruita per vincere. La rivelazione Serramanna no. E' una societa', il cui investimento economico, non è stato esorbitante. Proprio cosi. L'artefice di questi traguardi, è la programmazione. I campidanesi son stati costruiti con il grande lavoro del ds Leo Costa. Allestiti in un organico già rodato, con l'assoluta tranquillità di non dover, a tutti i costi, vincere. Ma con un solo obiettivo: lanciare i giovani. Questa serenità si è rivelata l'arma vincente. E nel giro di tre anni, questo team, giovane e ben organizzato, cresce, matura, stupisce. Raggiunge la salvezza nel campionato 2010/2011. Si posizione al centro classifica l'anno dopo. Fino a ritrovarsi assoluta capolista nella stagione in corso. Con ben nove punti di distacco, dalla diretta inseguitrice: il Quartu 2000. Onore al merito al presidente Maccioni. Che sceglie di fare il miglior investimento: il giovane. In un terreno in cui prevale lo spirito di gruppo, l'oro colato in questo periodo di crisi. La voglia di vivere questo sport, in quella che è la sua essenza più vera e pulita. Al di la', di quello che potrebbe essere il risultato. E a qualcuno va riconosciuto qualche merito ulteriore. Come al tecnico Giuseppe Mura. Subentrato all'ottimo Mario Sanna, nell'ottava giornata, del girone di andata (contro la Masullese) si è rivelato vincente. Un nuovo allenatore con una grande preparazione tecnica. Capace di organizzare gli aspetti della squadra. A lui il merito di aver reso questi ragazzi, più responsabili. Consapevoli e sicuri dei propri mezzi.
Quando si parla del Serramanna, in automatico, viene fatto un nome: Alberto Usai. Definito, un talento balistico del centrocampo. Classe 89, ex primavera del Cagliari, oltre aver militato in serie D, con il Selargius, Usai è uno, che nel Serramanna, da solo, determina il risultato. Un giocatore completo, maturo per altri palcoscenici. Tanti, i presidenti, che farebbero carte false, per averlo. E' sicuramente, uno dei protagonisti di questo campionato. Nove, le reti segnate. Tantissimi, gli assist. Le luci dei riflettori son puntate su di lui. "Sono a Serramanna da tre anni - esordisce Usai - mi trattano benissimo. Presidente, dirigenti, in ambiente cosi favorevole che ha esaltato il mio rendimento". E' chiaro che senza l'aiuto di una squadra che supporta, "sopporta" - aggiunge Usai, non avrebbe reso al massimo. E quando l'umiltà è qualcosa di innato, qualcosa che realmente, ti appartiene, si intuisce come l'abile centrocampista, attribuisca il merito alla bravura dei compagni. "Se Aresu, Leo e Ligas, non facessero il lavoro sporco, andando pure a segno, le mie giocate sarebbero inutili". Il "vero protagonista", è il ritrovato spirito di squadra. Abbinato ad una notevole crescita di entusiasmo. "Mi sento lusingato. E ringrazio chiunque spenda buone parole, nei miei confronti." Glissa Usai, ma in molti gli hanno messo gli occhi addosso. Il suo futuro, rimane colmo di aspirazioni. "Molte ridimensionate, rispetto a quanto non fossero, in passato - attacca in merito - Sia perchè ho deciso di studiare, sia perché il calcio, soprattutto dilettantistico, non vive un bel periodo". Un ragazzo con la testa sulle spalle. Laurearsi entro l'anno, ecco la priorità. Con l'ambizione, dando il massimo, di assecondare la passione. "In una realtà in cui mancano serietà, passione e divertimento, non riuscirei a trovarmi".
Ma oltre a vantare il miglior attacco, l'attuale capolista, vanta anche, la miglior difesa. Solo dodici, le reti subite. Questi dati non stupiscono, chi conosce il loro numero uno: Fabio Sitzia. Un altro dei protagonisti di questa scalata straordinaria. Un lusso averlo in squadra, anche se Sitzia non si vede in queste vesti. "Penso che i meriti, come i demeriti- commenta Fabio - vadano sempre divisi. I miei compagni mi rendono tutto facile. Quando posso, ci metto del mio". L'estremo difensore è il veterano del gruppo. Colui che mette al servizio la sua lunga esperienza. Un esempio concreto non solo in partita. "Per farmi trovare pronto, mi alleno al massimo ogni giorno. Ringrazio l'allenatore dei portieri, Massimo Littera, e i miei compagni di ruolo, Boassa e Mossa". Un punto di riferimento. Dentro e fuori dal campo. "Il mio carattere mi aiuta a vivere questo ruolo, in modo tranquillo - continua - un ruolo, che faccio con piacere. Mi gratifica dare un consiglio. Dai una mano, a migliorare". Una sorta di fratello maggiore, spesso costretto ad usare toni un duri. Ma la stima e il rispetto è bilaterale "Ho imparato a conoscere ognuno di loro - continua l'estremo difensore - capisco quando è il momento di incoraggiare o spronare." Un tempismo perfetto. Una potenzialità in più di questa squadra. Certo che con Cherchi, Oppes e Mascia, il muro difensivo, è difficile da abbattere. Poi capitan Aresu, con Leo e Meloni, danno equilibrio alla squadra. Di grande importanza la figura di Ligas. Con tredici reti decisivo. Non è un caso se oggi il Serramanna, si trova la, ad un passo dall' eccellenza. "Ci crediamo. Faremo di tutto, per riportare la Banda del Serramanna nella massima categoria isolana". Sitzia e Usai, non hanno dubbi. Ma stiamo con i piedi per terra. "Il campionato lo vince, chi arriva primo, all'ultima giornata. Ci aspettano tutti al varco e dobbiamo farci trovare pronti." Rimanere umili e lavorare sodo, fino alla fine, per raggiungere quello, che inizialmente, appariva come un sogno. Oggi però inizia a concretizzarsi. Sonia Farci per Diariosporivo.it