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Sorso 1930
Il ds biancoceleste: «Vogliamo far bene ma altri favoriti per la serie D»

Sorso-Torres, entusiasmo alle stelle, Manunta: «Un derby di Coppa che conserva lo stesso fascino di quelli giocati in C2, nessuno vorrà perdere»

Sarà la gara più importante degli ottavi di finale della Coppa Italia, quella che segna il ritorno del derby tra Sorso e Torres che a metà degli anni Ottanta infiammava le due tifoserie in serie C2. Poi i biancocelesti retrocedettero nel 1988-89 ripartendo dalla Promozione mancando poi d'un soffio l'ingresso nella nuova Eccellenza creata nel 1991-92. Per il cub romangino sarà dunque l'esordio nel massimo campionato regionale, partecipazione avvenuta in sostituzione della Torres di Piraino non iscritta per dissesto finanziario e sostituita dalla società di Salvatore Sechi che ha rilevato il Tergu di Gianfranco Satta ora direttore generale dei rossoblù. 


In casa Sorso cresce a dismisura l'entusiasmo per la prima della doppia sfida contro i rossoblù affidati a Ivan Cirinà come conferma il direttore sportivo Beniamino Manunta: «Questa gara conserva lo stesso fascino di quelle giocate in serie C2, non è cambiato nulla, c'è molto entusiasmo a Sorso ma anche la prevendita dei biglietti fatta a Sassari sta andando molto bene. Mi sento spesso con tante persone della Torres, la nuova società Salvatore Sechi e Gianfranco Satta stanno rilanciando, la gloriosa maglia rossoblù merita di essere rivista in categorie importanti. Fondamentalmente sarà una festa tra persone che si conoscono, una grande giornata di sport che si snoderà attraverso quei segnali che la società vuole dare. Prima della gara verrà premiato un giocatore come Tore Pinna, un concittadino che ha portato il nome del Sorso in alto calcando palcoscenici importanti in serie B, C1 e che ha a cuore la Torres. Verranno premiati anche i presidente degli anni Ottanta come Antonio Carrucciu e Salvatore Campus che hanno portato il Sorso in C2 facendoci vivere l'epopea bellissima di Amarildo. In quegli anni ci confrontavamo con la Torres del presidente Bruno Rubattu, che festeggia gli 80 anni e ci piace che possa essere premiato per tutto ciò che ha fatto da leale avversario sul campo». Difficile sapere chi la spunterà: «La Coppa Italia e i derby sfuggono a quelli che sono i reali valori tecnici, nessuna delle due squadre vorrà essere sconfitto, tutti daranno il massimo in una cornice di pubblico che ti spinge ad andare oltre, Sarà un banco di prova per entrambi per capire la propria forza ricordando poi che le gare vengono vinte dagli episodi. Però si vedrà chi è più avanti nell'insieme, nell'amalgama e nell'affiatamento raggiunto. Crediamo nella cultura del lavoro».

C'è chi vede in questa sfida un'anticipazione della lotta per la serie D: «Onestamente sono molto equilibrato nei giudizi - osserva Manunta - il Sorso è una squadra che stata costruita dalla società con il mister Scotto stravolgendo l'ossatura degli anni passati e quindi dobbiamo scoprire il reale valore di questo gruppo che ha bisogno di tempo per amalgamarsi e far propri i concetti dell'allenatore. I favoriti per la serie D sono altri, io trovo che ci siano due squadre come Samassi e Castiadas che hanno investimenti importanti intorno ad una base di squadra molto solida. La Torres ha un bell'organico e si trascina tante aspettative, poi c'è Sorso che è tutto da scoprire, anche per noi stessi, ma che credo possa far bene in campionato». Come si è visto nelle prime uscite stagionali di Cacace e compagni. «Le amichevoli contro Lanusei e Budoni hanno dato certe risposte e siamo una squadra che farà di tutto per soddisfare il palato fine dei nostri tifosi ed essere protagonisti nel campionato, ma dobbiamo prendere atto che ci sono società avanti a noi dal punto di vista dell'organico, noi siamo una squadra incompleta in alcuni reparti e vediamo durante l'anno di essere pronti a cogliere le occasioni che offrirà il mercato». Nell'ambiente Sorso crescono le aspettative, ma Manunta scandisce bene gli step degli obiettivi della società: «Il presidente Zappino e gli altri dirigenti hanno fatto investimenti importanti, ci siamo mossi per tempo sul mercato cercando di consegnare all'allenatore Scotto quei giocatori con la qualità giusta per esaltare il suo credo calcistico ma da lì a dire che il Sorso è una pretendente alla serie D ce ne vuole. Siamo una squadra che sicuramente ha dei contenuti tecnici importanti ma un conto è partire con un'ossatura importante come Samassi e Castiadas, e un conto è stravolgere l'organico come noi e Torres. Siamo realisti ed equilibrati, già andare in Eccellenza è stato un passo importante, la società cerca un'ulteriore forza per arrivare ad un campionato superiore ma ci vuole programmazione e tempo, lavorare sul settore giovanile e con uno staff tecnico importante».

In questo articolo
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2017/2018