Per l'imbattuta capolista una gara insidiosa
Sulla strada del Castiadas un Guspini rignerato dalla cura-Piras: mister Pinna ritrova gli ex allievi della storica promozione
Ogni giornata è una sfida diversa ma quella che dovrà affrontare il Castiadas è di quelle cruciali per il proseguo del campionato. La capolista ha un buon margine di vantaggio sulle inseguitrici, Stintino a -7, Atletico Uri a -8 e Sorso a -9, e vincendo il proprio turno casalingo contro il Guspini Terralba potrebbe ulteriormente allungare in classifica perché le avversarie hanno tutti scontri probanti. I biancocelesti di Udassi sono in casa contro il Samassi alla caccia del quinto posto, i giallorossi di Salaris giocano sul campo del Tonara nell'anticipo della finale di Coppa Italia del prossimo 31 gennaio, i biancazzurri di Scotto ospitano il Muravera la cui posizione playoff viene minacciata dalla Torres.
Ma i sarrabesi non hanno certo un impegno agevole, sebbene la posizione in classifica dei mediocampidanesi (quart'ultimi con 16 punti) sia inferiore a ciascuna delle avversarie delle proprie inseguitrici. Vero è che l'imbattuta squadra di Sebastiano Pinna gioca in casa dove ha vinto 6 volte e pareggiato 3 ma è altrettanto vero che la sfida contro il Guspini, che il tecnico cagliaritano (nella foto con Ezeadi) ha condotto in Eccellenza (per la prima volta) vincendo i playoff di Promozione, porta inevitabilmente con sé un qualcosa di speciale. Ci sono motivazioni fortissime in entrambe le squadre che presentano diversi ex.
I biancorossi reduci dalla cavalcata dello scorso campionato - i vari Marci, Ezeadi, Lai, Uccheddu, più i giovani Oliva, Serpi e Massa - ci terranno a fare bella figura in casa del loro ex allenatore, col quale hanno condiviso la grande gioia di un traguardo reso possibile solo con la perseveranza, abnegazione e professionalità tipica di mister Pinna e riproposta in questa stagione a Castiadas, ma con un gruppo nuovo. Dove spiccano alcuni giocatori come Luigi Pinna, Simone Contu e Antonio Mesina che hanno lavorato a Muravera con Marco Piras, l'allenatore della svolta a Guspini con i 10 punti conquistati in 4 partite. Una mini-striscia altamente redditizia che ha portato la matricola dall'ultimo posto (con 8 gare senza fare gol) al quart'ultimo in compagnia di Ghilarza e Calangianus. Una media di 2,5 punti che porta sicuramente alla salvezza ma che inevitabilmente si abbasserà come ben sa l'esperto allenatore (280 gare in panchine dal 2006-07) che figura nella lista degli ex, essendo stato il primo tecnico della proprietà biancoverde quando nel 2012-13 il patron Cenzo Zaccheddu e il presidente Pierpaolo Piu rilevarono la società dalla famiglia Onano. Ex biancoverde è anche Christian Viani, che a 37 anni non ha perso il vizio del gol e si integra benissimo con Giuseppe Corona, uno dei sorvegliati speciali della retroguardia castiadese con tre gol nelle tre partite finora giocate dopo la parentesi al Carloforte e terminate sempre con la vittoria dei biancorossi. Lo stesso score di Alessio Figos, il cui impatto a Castiadas è stato ottimo così come l'integrazione nel gruppo capace anche senza l'ex Tortolì di conquistare la vetta dell'Eccellenza. Stagione da incorniciare anche per Davide Carrus, sul podio dei cannonieri del campionato con 10 gol, ma determinante nella costruzione della manovra rendendo facili quelle giocate che per la normalità dei giocatori sono difficili.
Se il Castiadas farà il suo (ad esempio anche con il lavoro sugli esterni di D'Agostino e Cordeddu) vincerà, perché 25 punti di differenza hanno un significato. Ma l'ultima versione del Guspini ha drasticamente ridotto quel gap ed è pronto a cogliere con profitto ogni eventuale manchevolezza della capolista con un'accorta disposizione tattica e con le armi di un gioco ficcante che ha portato ad una rimonta-vincente con l'Atletico Uri e segnare altri tre gol domenica scorsa a Valledoria. I biancoverdi hanno però imparato a proprie spese (vedi l'eliminazione dalla Coppa Italia) che allentare la presa può essere pericoloso.