«Ben attrezzati per regalarci la 25ª salvezza, mancano 11 punti»
Taloro, il presidente Urru suona la sveglia: «Dopo le soste ci spegniamo, credo nel gruppo e i valori emergeranno ma guai a rilassarsi»
La classifica del Taloro è ferma da tre settimane. In seguito al turno di riposo, giunto dopo 7 punti conquistati in tre partite, sono arrivate due sconfitte di fila, lo 0-3 casalingo col Li Punti e il 3-1 di Oristano con la Tharros. Il presidente Mathias Urru è fiducioso per la salvezza ma suona la sveglia: bisogna cambiare marcia per lo sprint finale in cui ballano ancora una decina di punti per confermarsi in Eccellenza per la 25esima volta di fila. «Avevamo preso tre sberle in casa da una concorrente diretta per la salvezza - osserva il presidente Urri - e al campo Tharros dovevamo approcciare la gara col piglio giusto, la fame e la voglia di fare punti. Evidentemente qualcosa non va, il calcio è fatto di numeri e i numeri sono importanti, e ci insegnano che ogni anno dopo la sosta ne usciamo sempre male e ci spegniamo un pochettino. Se l'errore continua a ripetersi dobbiamo farci tutti quanti un esame di coscienza, io in primis».
Il ko di Oristano è maturato nelle battute iniziali: «I primi 9' sono stati incredibili, abbiamo preso due gol da Seconda-Terza categoria, quando poi in settimana si lavora tanto e ne avevamo parlato. Si sapeva che la Tharros in casa parte molto forte, la gara col Tempio l'aveva dimostrato con tre gol segnati in 15 minuti ma, evidentemente, il discorso non è entrato in testa. Sicuramente dobbiamo lavorare di più e metterci sotto, ci sono 10 gare e ci aspetta un lungo sprint finale in cui provare a fare 10-11 punti per la salvezza».
Sabato c'è la gara al Maristiai col Tempio, prima del turno infrasettimanale col Sant'Elena che avvia il tris di scontri diretti includendo Bosa in casa e la gara a Carbonia: «Ci aspettano partite fondamentali, con dirette concorrenti. Dobbiamo avere la lucidità anche di prenderci un pareggio esterno quando non siamo al massimo e bisogna dare un'accelerata in casa perché abbiamo il quart'ultimo rendimento interno su 17 squadre. Indietro non si può tornare ma bisogna guardare avanti e lavorare più forte di prima per strappare questa ennesima salvezza. Ho creduto tanto in questo gruppo che arrivava da due annate importanti, spero di non aver sbagliato le valutazioni ma penso che i valori emergeranno. La voglia di regalare la 25esima salvezza in Eccellenza, ad un paese di 2.500 abitanti, c'è tutta e la squadra è attrezzata per farlo. La situazione è gestibile ma non vuol dire andare a giocare rilassati».