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Roberto Mele, attaccante, Taloro
«Il rispetto è bilaterale e punto cardine dei rapporti tra società»

Taloro, la replica di Urru: «Dalla Nuorese polemiche inutili e maliziose semplificazioni delle parole. Mai permessi di fare "i conti in tasca" a nessuno»

Non una difesa ma un chiarimento preciso e circostanziato che ha visto il Taloro Gavoi, nelle vesti del suo presidente Mathias Urru, rispondere a distanza alla nota del presidente della Nuorese, Maurizio Soddu, che commentava le parole rilasciate dal massimo dirigente rossoblù in due articoli usciti in data odierna nei massimi quotidiani regionali:

«Cercherò di rispondere punto per punto con chiarezza a delle imprecisioni e a delle insinuazioni del Patron della Nuorese per spiegare al meglio il punto di vista del Taloro Gavoi e sgombrare il campo da polemiche inutili e gratuite a cui la nostra società non ha mai prestato il fianco:

Intervistato dai due giornalisti con un colloquio informale sull'argomento futuro e proseguo/stop dei campionati, come presidente del Taloro Gavoi ho espresso delle varie considerazioni su come stiamo affrontando dal punto di vista societario questo periodo di crisi e cosa ci auspichiamo per il presente e per il futuro dell'attività calcistica.

Preso atto delle considerazioni del Presidente Soddu, che ritiene le nostre considerazioni illegittime e di poco valore, mi sfugge come queste possano essere "inutili e dannose" per il calcio isolano, o come possano in alcun modo fare pressioni o delegittimare gli organi preposti alle decisioni finali, mai per altro citate da me negli articoli.

Chiarito questo punto fondamentale sulle maliziose semplificazioni delle mie parole vorrei far notare al Presidente Soddu che anch'esso ha a più riprese espresso delle legittime considerazioni sulla soluzione per il susseguirsi della stagione, quelle sì abbastanza fantasiose e focalizzate a un interesse particolare per la propria Società (congelare il campionato all'ultima giornata del girone d'andata con la Nuorese casualmente prima in classifica e le inseguitrici Carbonia, Castiadas e Ossese a 1/2 punti), contravvenendo tra l'altro con questa proposta alle più elementari leggi della logica e della meritocrazia sportiva.

Vorrei capire inoltre dove fosse da parte nostra la "ricerca di visibilità" di cui siamo accusati per i due articoli usciti in data 20-04-2020 (i primi dall'emergenza), visto e considerato che dal blocco dei campionati di inizio marzo la Nuorese riempie le pagine dello sport dei quotidiani regionali ogni settimana, anche con diversi virgolettati che mi fanno immaginare come sia stato sentito lei in prima persona, come peraltro la diretta di 90 minuti su Directasport dove si trattavano esattamente gli stessi argomenti e che l'ha vista protagonista.

Alla luce anche di questi fatti inconfutabili trovo molto grave il passaggio dove si sottolinea che di fronte all'emergenza sanitaria e alla crisi economica con cui dovremmo confrontarci nei prossimi mesi si trovi di cattivo gusto e irresponsabile il mio parlare di calcio.

Bene, penso che questo tipo di retorica sia di basso livello, sopratutto se fatta da una figura che nell'ultimo mese e mezzo ha parlato di calcio più di tutti e in tutte le sedi.

I malati ed i morti sono di tutti e tutti li piangiamo, come i problemi economici e lavorativi a cui andremmo incontro tutti, comprese le nostre società, questo però non deve impedire la discussione e lo scambio di idee su come programmare il domani e salvare dal disastro un pezzo di socialità come le nostre società calcistiche.

Se avesse letto con attenzione i due articoli odierni (che postiamo per conoscenza) vedrà che ho toccato abbastanza puntualmente le problematiche sanitarie ed economiche, sottolineando prontamente che per noi è primaria la salvaguardia della salute.

Capitolo a parte voglio dedicare alla spiegazione sul passaggio dell'Unione Sarda che recita un mio virgolettato che dice: "Chiuderla qua e promuovere la prima o le prime due che sono i club che hanno profuso i maggiori sforzi economici e nessuna retrocessione". Mi sembra abbastanza chiaro che i giornalisti per motivi di spazio siano obbligati alla sintesi, in questo caso è stato compresso un mio ragionamento più ampio dove sottolineavo l'inopportunità di cancellare il campionato, ma anzi valorizzare i risultati sul campo raggiunti fino a quel momento a tutela della meritocrazia sportiva e come paracadute agli investimenti economici delle squadre, che sono ingenti da parte di tutti ma in maniera particolare per le squadre di vertice.

Accusare che per il Taloro Gavoi il criterio economico sia l'unica discriminante è offensivo e disconosce i valori di una Società che va avanti con mezzi propri (risicati) di autofinanziamento collettivo da parte del paese di Gavoi e non solo, creando un modello alternativo di sopravvivenza a tessuti economici e imprenditoriali più floridi del nostro.

Mai inoltre ci siamo permessi di fare "i conti in tasca" a nessuno, pur conoscendo benissimo la realtà dell'Eccellenza regionale, categoria che ci vede protagonisti da vent'anni consecutivamente.

Con questa lunga spiegazione credo sia più chiaro il nostro punto di vista, un punto di vista che non aveva in alcun modo citato la Nuorese, società che abbiamo sempre rispettato con le parole e con i fatti. Il rispetto che però deve essere bilaterale e punto cardine dei rapporti tra società, al di là del cosiddetto "blasone" che né io né il presidente Soddu abbiamo creato ma solo ereditato, e sarebbe buona cosa che nel momento che anche noi diventiamo passato abbiamo provato ad incrementare e non a distruggere.

Sperando di vederci presto sul campo saluto tutto il mondo della nuorese con un abbraccio».

In questo articolo
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2019/2020