Taloro-Sant'Elena, scontro tra le più longeve dell'Eccellenza sognando la serie D

In testa alla classifica corre forte la Ferrini con 25 punti dopo 9 giornate ma alle spalle dei cagliaritani, e distanziate di appena due punti, ci sono Taloro e Sant'Elena, le più longeve nel campionato di Eccellenza, da quando fu istituito in Sardegna a partire dalla stagione 1991-92. Trascorso quasi un terzo di percorso si aspettavano altre squadre a giocarsi le primissime posizioni e, invece, a sorpresa i rossoblù di Fadda e i biancoverdi di Dessì stanno prendendosi meritatamente la scena. Le due vice-capolista domenica prossima saranno una di fronte all'altra, la grande sfida al Maristiai metterà a confronto due diverse realtà che anche in tempi passati hanno contribuito ad elevare il livello del massimo torneo regionale.

I gavoesi sono alla 22esima partecipazione, tra l'altro consecutiva, perciò nobilitando la categoria da "millennial", ossia da quando ci misero piede per la prima volta nel 2000-2001. Da quel momento in poi la presenza dei rossoblù è diventata costante, con una fusione quasi unica tra squadra e paese rimasta inalterata nei tempi in cui anche la globalizzazione dei trasferimenti ha portato nell'Isola numerosi giocatori non sardi. Il campionato d'esordio, col quinto posto in classifica con 50 punti, faceva intuire l'arrivo in Eccellenza di una realtà non certo fugace ma capace di conquistarsi ogni anno la salvezza con caparbietà e orgoglio grazie anche al suo fortino Maristiai, fino a due anni fa tra i pochi in terra battuta. Nel 2005-06 viene eguagliata la posizione dell'esordio ma l'allora quinto posto non apriva ancora la porta ai playoff perché agli spareggi nazionali accedeva direttamente la seconda classificata (in quel caso fu il Budoni che chiuse alle spalle del Tempio e davanti di un punto al Tavolara). Dal 2010 al 2014 il club gavoese ha vissuto un quadriennio di massimo splendore, dapprima vincendo la sua prima Coppa Italia Dilettanti battendo ai rigori il Tortolì (leggi qui), con in panchina Vincenzo Fadda, e poi disputando l'unica gara gara oltre Tirreno incrociando il Città di Marino (0-0 a Gavoi, 2-1 per i laziali). Quell'onda dello storico successo fu presa e ingrossata molto bene da Ivan Cirinà che, nel suo ciclo di tre anni in panchina, fece toccare l'apice al club con due quinti posti (playoff annullati per distacco da Olbia e Latte Dolce) e un quarto posto con la prima e, finora unica partecipazione, dei rossoblù ai playoff regionali (eliminati dal Porto Corallo, leggi qui). In quel Taloro i pilastri portanti della squadra erano il portiere Pippo Zani, la punta Roberto Mele e il fantasista Mario Fadda. Quest'ultimo è ora alla guida dei rossoblù e sta infiammando nuovamente Gavoi con una partenza a razzo frutto di cinque vittorie di fila, un rallentamento di due pareggi di fila, e di nuovo altre due vittorie. I rossoblù si sentono nuovamente protagonisti più che mai e, probabilmente, anche pronti per il salto in serie D, specie con il ritorno del pubblico allo stadio che è stato, in questo ventennio, l'indiscutibile 12° uomo in campo dei rossoblù. Taloro è sinonimo di "eccellenza" (di nome e di fatto) e di sana longevità testimoniata dal suo intramontabile capitano e condottiero, quel Roberto Mele (1982), che per il ventesimo campionato in rossoblù potrebbe togliersi l'ennesima soddisfazione in carriera aggiungendola al riconoscimento dell'essere diventato nel 2017 cittadino onorario di Gavoi (leggi qui).

I quartesi, invece, sono alla 19esima partecipazione con un percorso un po' più tortuoso dei gavoesi. Hanno presenziato con ottimi risultati il primo decennio di esistenza del campionato che racchiude tutti gli anni Novanta, perdendo nel 1998-99 il duello per la serie D con la Villacidrese che chiuse con due punti di vantaggio. L'anno successivo furono terzi, staccati di due punti dall'Arbus, poi ammesso agli spareggi nazionali attraverso i quali ottenne il salto in serie D. Nel 2001-02 arrivarono nuovamente secondi (a due punti dal Calangianus di Mario Petrone) a pari merito con la Monteponi ma persero lo spareggio 5-4 dopo i calci di rigore lasciando agli iglesienti la chance della promozione coi playoff nazionali. Da lì in poi il Sant'Elena ha conosciuto un declino sportivo, a quasi la metà degli anni Duemila (2004-05) ci fu la prima retrocessione in Promozione e, nonostante la categoria fu riconquistata immediatamente, verrà nuovamente persa due anni dopo (2007-08), cedendo alla Monreale nella sfida playout. Trascorse altre due stagioni rimette piede in Eccellenza grazie alla vittoria nel triangolare playoff con Terralba e Ghilarza (leggi qui), la squadra era guidata da Mario Orrù, attuale dirigente dei biancoverdi. Il ritorno nel massimo campionato regionale fu contraddistinto da risultati pessimi perché il Sant'Elena chiuse all'ultimo posto con soli 16 punti conquistati: così viene aperto un quasi decennio di presenza in Promozione, interrotto dal ripescaggio di due anni fa per effetto della riprogrammazione dei campionati dopo la sospensione a causa del Covid. La scorsa stagione era iniziata, come l'ultima partecipazione, da Cenerentola, il che faceva pensare ad un nuovo passo all'indietro ma nuovamente il Covid ha fermato tutto congelando la partecipazione delle squadre al campionato. Quest'anno, con Cristian Dessì alla sua prima esperienza in panchina, al Quartu si rivivono i fasti di vent'anni fa ma ai quartesi non è permesso ammirare le gesta di Falciani e compagni non essendo disponibile alcun campo sportivo cittadino vista l'ormai inaccessibilità dell'Is Arenas in seguito all'utilizzo che ne fece il Cagliari qualche anno fa per le gare di serie A. I migliori realizzatori con 4 gol risultano essere Luca Caboni, che ha rivestito la maglia biancoverde dopo aver esordito in Eccellenza a metà degli anni Duemila, e Guglielmo Falciani (1984), ora il difensore più prolifico dell'Eccellenza.

Decennio 1990-2000

Decennio 2000-2010

Decennio 2010-oggi