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Pablo Gutierrez, difensore, Tortolì
«Il pari col Budoni? Ha influito l'arbitro ma dovevamo chiuderla»

Tortolì, la carica di Gutierrez: «Settimana cruciale, a Monastir prendiamoci la finale di Coppa Italia e col Tergu andremo a vincere»

Cosa ci fa un difensore in mezzo a tanti attaccanti nella classifica cannonieri? Forse perché in origine è stato lui stesso un attaccante. Pablo Gutierrez è uno dei pilastri difensivi del Tortolì, domenica contro il Budoni ha segnato il quinto gol in campionato in 11 partite, media da bomber: «Quando giocavo nelle giovanili in Argentina facevo l'attaccante - rivela il centrale classe 1982 che ha giocato nella serie A argentina col Gymnasia - poi ho fatto il centrocampista anche quando sono arrivato in Italia al Venezia e da diverse stagioni faccio il difensore, a questo punto spero di non finire come portiere». In Sardegna dal 2004, ha vestito le maglie di Nuorese, San Teodoro, Ghilarza, Castelsardo, Olmedo, Taloro Gavoi e Lanusei dove, tre stagioni fa, fece il record stagionale di marcature: «Quando arrivammo primi in Promozione ne segnai 6 in campionato e 10 in totale contando anche la Coppa Italia. Sono molto contento di aver già segnato 5 gol dopo 11 partite, sono tanti per un difensore ma è merito soprattutto della squadra, ho dei compagni che ti fanno arrivare la palla giusta e io devo solo spingerla in rete»

 

Anche domenica un gol dopo 2' ma non è arrivata l'11esima vittoria

«Affrontavamo un avversario difficile come il Budoni, per me una delle migliori di questo campionato. Poi è vero che non abbiamo giocato come nelle ultime giornate, che il gioco non è stato dei migliori. Ma stavamo vincendo ed è arrivato il loro pareggio, molto discusso, su fuorigioco vista dall'assistente ma dall'arbitro che, diciamo, non è stato molto bravo, anche perché ci ha annullato un gol regolare, fischiando un fallo ad Alessandrì che non c'era, sinceramente non so cosa abbia visto. Ma non possiamo parlare dell'arbitro perché potevamo chiudere la gara con loro in dieci e non l'abbiamo fatto»

Il pareggio col Budoni è comunque buono ma non vi ha soddisfatto

«Non ci ha soddisfatto perché noi lavoriamo ogni settimana per cercare di vincere tutte le partite, sappiamo che non è facile però il rammarico rimane perché, a parte la forza del Budoni, avevamo di fronte un avversario rimasto in dieci e dovevamo essere più bravi a gestire la partita e chiuderla. Ma col pareggio abbiamo aumentato di un punto il vantaggio sulle seconde, stiamo facendo grandi cose e non ci vogliamo fermare, se ad agosto mi avessero detto che dopo 11 partite avevamo 31 punti con 8 lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici avrei firmato subito»

Mercoledì la semifinale di ritorno in Coppa Italia e poi la trasferta a Tergu

«Anche se siamo solo a novembre e mancano tante partite da giocare, ci siamo detti che affrontiamo una settimana fondamentale, perché possiamo centrare la finale di Coppa Italia e poi giochiamo in casa della seconda in classifica, che sta facendo molto bene. Abbiamo un bel vantaggio di punti ma vogliamo che aumenti, perciò vogliamo vincere e rifarci del pareggio col Budoni, faremo di tutto per prenderci i tre punti e dare un altro bel segnale al campionato. Ma prima c'è la gara di Monastir»

Come si deve affrontare il Monastir che all'andata è riuscita a pareggiare 1-1?

«Si deve fare come stiamo facendo, dobbiamo entrare con la testa giusta, rimanere concentrati per 95'. È una partita secca e tutto può succedere ma vogliamo la finale e dobbiamo lasciare il cuore in campo. Il Monastir è una squadra difficile da affrontare, in ogni reparto ha giocatori di esperienza e giovani bravi, corrono tutti e giocano bene, nelle ultime giornate ha fatto ottimi risultati, domenica ha battuto in rimonta il Tonara e non era facile. All'andata non li abbiamo sottovalutati e nemmeno possiamo farlo al ritorno, abbiamo rispetto di tutti ma paura di nessuno»

Visto che siete in tanti ex Lanusei a Tortolì, allenatore compreso, che differenze ci sono tra questa e la squadre di due anni fa?

«Siamo maturati un altro po' tutti quanti ma la differenza principale sta nell'avere più ricambi e tutti di valore; tra chi entra e chi esce nulla cambia e per la squadra è sempre uguale, siamo tutti titolari e un corpo unico, pensiamo tutti la stessa cosa. Poi, quando vinci passa tutto inosservato ma noi abbiamo giocato diverse partite senza Vignati, D'Agostino, Angheleddu, Figos, ora c'è il giovane Cocco fuori, non ci possiamo lamentare perché abbiamo una rosa ampia ma chi ha giocato ti fa stare veramente molto tranquillo. A Lanusei facemmo un gran campionato, vincendo la Coppa Italia che poi ci ha permesso di salire in serie D. Questo è un gruppo eccezionale, formato da tanti amici che hanno trovato a Tortolì altre grandi persone e dei valori aggiunti come Nieddu, D'Agostino, Alessandrì, è stato importante inserire anche uno come Lepore, che è già stato mio compagno e ha vinto tantissimo in carriera. Senza dimenticare che abbiamo anche dei giovani di Tortolì molto bravi, insieme con i vari Cocco, Serra, Orrù ce ne sono altri che stanno crescendo bene»

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
11 Andata
Coppa Italia semifinale