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Totò Bruno, tutta la rabbia per centrare i playoff col Tergu: «Dimostrerò al Castiadas che ha sbagliato a cedermi»
«Qui un bel gruppo, mister Boncore un motivatore»

Totò Bruno, tutta la rabbia per centrare i playoff col Tergu: «Dimostrerò al Castiadas che ha sbagliato a cedermi»

Dal Sarrabus all'Anglona, da Castiadas Tergu. A trecento chilometri di distanza riparte la vita calcistica di Salvatore "Totò" Bruno, scaricato dai biancoverdi di Mereu perché ritenuto non all'altezza per la serie D e mandato in prestito ai gialloblù di Boncore che, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, ora punta tutto sulla conquista di un posto playoff. Il 24enne jolly di centrocampo palermitano è stato preceduto di qualche giorno dagli arrivi del difensore Pablo Gutierrez e dell'attaccante Michele Pulina, entrambi dal Lanusei. L'esordio è stato vincente, 3-1 al Tortolì in casa. 

 

«Alla fine è andata bene - dice l'ex Porto Corallo - abbiamo controllato la partita sin dall'inizio con un bel gioco palla a terra e siamo andati all'intervallo sul doppio vantaggio. Purtroppo per me ho rimediato una distorsione alla caviglia nel primo tempo e ho resistito fino a quando ho potuto, poi ho chiesto il cambio dopo 10' della ripresa. L'errore è stato abbassarci troppo, subendo due rigori di cui solo uno messo a segno dagli avversari, nel mentre fallivamo diverse volte il 3-1, loro si sono così rifatti sotto sbagliando un altro rigore fino al gol nostro finale al '94». I tre punti per iniziare la rincorsa ad un posto playoff rimasto a -4 vista la contemporanea vittoria della Ferrini. La nuova vita calcistica è partita bene per Totò Bruno: «Sono contento della scelta, fatta per il mio meglio. Ho trovato un ambiente tranquillo e un bel gruppo formato da ragazzi disponibili. C'è stata un po' di delusione dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, l'obiettivo primario della società, ma lo spogliatoio è unito e non vuole piangersi addosso, ora è concentrato per centrare i playoff». Col tecnico Davide Boncore il nuovo arrivato parla la stessa lingua, non solo calcistica: «È palermitano come me, mi manca sentire l'accento marcato della mia città. Il mister è un grande motivatore, spesso dà la carica in siciliano per rafforzare il concetto che vuole trasmettere alla squadra».

 

L'avventura al Tergu sa tanto di riscatto dopo i 4 mesi passati al Castiadas. «La delusione è stata forte - ammette Bruno - il Sarrabus è casa, la mia ragazza è di lì. Scegliendo di tornare in biancoverde dopo 4 anni pensavo di poter essere un giocatore importante. Mi ha voluto il mister Piccarreta, poi è arrivato Bernardo Mereu e non è andata tanto bene nonostante l'avessi già avuto al Progetto Sant'Elia, lì avevo conosciuto un tecnico disposto al dialogo che, questa volta, non ha voluto instaurare con me». Ci sono tante voci sul confronto che giocatore e tecnico hanno avuto dopo la gara contro il Trastevere. «Ci sarebbe tanto da dire ma non scendo nei particolari - precisa il giocatore - vorrei però che non si dica che sono voluto andar via io, la società ha scelto che si dividessero le strade e io mi aspettavo un altro trattamento». Il nuovo club l'ha invece voluto fortemente: «Ringrazio il Tergu per l'opportunità che mi ha dato e il mister Boncore per la fiducia che mi ha dato sin dal primo allenamento. Mi hanno cercato Selargius e Calangianus, ma si è fatto vivo il Tergu con decisione. Qui la società ti dà tutto e non fa mancare niente, darò tutto me stesso per dimostrare che la scelta del Castiadas è stata sbagliata, tornerò in serie D sul campo». La fidanzata e gli amici del Sarrabus sono lontani oltre tre ore di macchina: «Ho visto il calendario, il Tergu deve giocare in trasferta a Villaputzu col Porto Corallo e a Tortolì ma anche nel Cagliaritano contro Monastir, Ferrini e La Palma; sarà l'occasione di tornare nella mia seconda casa».

In questo articolo
Giocatori:
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
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