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Troppa Lazio, Sardegna ko con onore
Medaglia d'argento per gli allievi di Zizi

Troppa Lazio, Sardegna ko con onore

MONASTIR - Grazie ad una partita perfetta, che si chiude con un netto 3 a 0, il Lazio di Maurizio Rossi si piazza, per il secondo anno consecutivo, al primo posto del Torneo Delle Regioni; la Sardegna, a cui va riconosciuto il merito di essere arrivata caparbiamente in finale, ha tenuto ottimamente il campo nella prima frazione per poi cedere, anche a causa della stanchezza, nella ripresa.
Gli ospiti partono subito fortissimo, trascinati da capitan Federico: dopo 4 minuti è proprio lui a tentare la conclusione dalla distanza con il pallone che termina alto sulla traversa.
All'8' Minala, in assoluto il migliore in campo, prova la botta da fuori senza particolare fortuna.
I sardi si difendono con ordine ma non riescono a proporsi con continuità in avanti: al 10' Aramu si incunea tra le maglie della difesa avversaria ma non trova il tempo per la battuta a rete.
I ragazzi allenati da Zizi prendono coraggio: al 16' Marongiu calcia una punizione di poco alta; due minuti più tardi Carboni non è più fortunato del compagno.
Il Lazio si rifà vivo pericolosamente dalle parti di Sanna, costretto a fare gli straordinari, anticipando le punte avversarie in due occasioni; Taranto, scatenato sulla sinistra, entra in area ma viene murato al momento del tiro, poco dopo centra lo specchio della porta ma Sanna fa buona guardia.
L'occasione più nitida del primo tempo capita sulla testa di Minala, al 22', che sugli sviluppi di un calcio d'angolo sfiora il vantaggio.
La Sardegna risponde con un tiro di Palmieri al 27' e con una bella discesa di Simone Grandulli sulla fascia destra.
Il Lazio continua ad affidarsi al suo uomo migliore: Minala, al 35', ci prova di testa; pochi secondi dopo tenta un pallonetto che scavalca il portiere in uscita, con la palla che esce di un soffio.
Di Federico e ancora Minala le ultime due ghiottissime occasioni per i laziali prima del riposo.
Nella ripresa il copione non cambia, con il Lazio che cerca di fare la partita e la Sardegna che risponde in contropiede: i padroni di casa si rendono pericolosi prima con Grandulli e poi con Lilliu, ma nel loro momento migliore vengono colpiti dal neo-entrato Oliva che al 14' insacca su pregevole invito del solito Minala. Il forte giocatore, al 22' sigla poi il raddoppio al termine di una bella ripartenza.
I sardi accusano il colpo ma non si arrendono: alla mezz'ora Piras colpisce in pieno la traversa, a portiere battuto, con una grandissima conclusione da fuori area; un minuto più tardi Grandulli viene steso in area, ma l'arbitro lascia giocare.
Al 33' Federico chiude definitivamente il discorso siglando la terza rete con un preciso tiro dal limite; nel finale ancora Piras sfiora ilgol della bandiera ma il punteggio non cambia.

Si aggiudicano invece la palma di migliori in campo per la professionalità e l'ospitalità il Presidente della Kosmoto Monastir, Marco Carboni, e tutti i suoi collaboratori, che hanno lavorato duramente per la piena riuscita della manifestazione; le strutture messe a disposizione delle varie squadre sono sempre risultate impeccabili sotto ogni profilo, a partire dal terreno di gioco, che è risultato assolutamente perfetto anche nei giorni di maltempo.
Merita una menzione particolare Manuela Murgioni, che con la sua dolcezza e la sua professionalità ha saputo accogliere al meglio tutti gli addetti ai lavori e i dirigenti al seguito delle varie rappresentative: se friulani, bolzanini, pugliesi, abruzzesi, veneti e laziali torneranno a casa portandosi dietro uno splendido ricordo dell'intera manifestazione, della Sardegna e in particolar modo dei sardi, gran parte del merito è sicuramente suo e di tutte le bellissime persone che hanno collaborato con lei.

LAZIOSARDEGNA 3 – 0

Reti: 14' st Oliva, 22' st Minala, 33' st Federico

 

LAZIO: Borrelli; Cacciotti, Palmieri, Sanashivili (33' st De Renzi); Federico, Mariani (7' st Oliva) (43' st Monteleone), Pennicchi (38' st Sandulli), Salvato; Taranto (20' st Petrich), Minala, Celestino (30' st Salvatori).
Allenatore: Maurizio Rossi.
A disposizione: Tacchetti, Nocelli.

SARDEGNA: Sanna (33' st Gallo); Bollas (27' st Mainas), Carboni, Erittu, Ortu (25' st Muzzu); Aramu, Marongiu (13' st Piras N), Masala, Floris (33' st Masuli), Grandulli, Lilliu (15' st Piras A.).
Allenatore: Giuseppe Zizi
A disposizione: Aloia, Podda, Virdis.

 

Arbitro: Luca Cherchi di Carbonia. Assistenti: Antonio Porcu di Cagliari, Andrea Serra di Carbonia.
Note: ammoniti Erittu (S), Podda (S), Piras (S), Cacciotti (L), Federico (L); espulsi: Mainas (S), Piras N. (S), Pennicchi (L).

 

 

 

Mister Maurizio Rossi è raggiante dopo l'impresa compiuta dai suoi ragazzi:
«Sono soddisfatissimo per la vittoria, ottenuta contro una grande squadra, che ha rappresentato al meglio una grande regione: hanno organizzato divinamente questa manifestazione.
Sapevo che per noi non sarebbe stato facile contro i padroni di casa, loro giocano con il cuore e la determinazione, ma alla fine è andata bene.
Noi abbiamo risposto con la nostra grande voglia di andare sino in fondo, il nostro è un gruppo compatto, l'unione è la nostra arma migliore».

La gara si è chiusa con un rotondo 3 a 0, ma nel primo tempo avete incontrato qualche difficoltà in avanti.

«Non abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo avuto, ma i nostri avversari sono stati fortissimi, Nella ripresa siamo stati più rapidi, questo ci ha avvantaggiato».

 

Giuseppe Zizzi, nonostante il grande rammarico per la sconfitta, traccia un bilancio comunque positivo.
«Abbiamo incontrato una squadra fortissima, per noi essere arrivati alla finale è un motivo d'orgoglio, per la Sardegna si tratta di un traguardo stratosferico.
Non dimentichiamoci che solo Roma ha 5 milioni di abitanti, il divario in questo senso è notevole.
Abbiamo dovuto fare i conti con due assenze pesantissime in attacco come quelle di Aloia e Virdis, siamo stati costretti per l'ennesima volta a cambiare l'assetto tecnico della squadra; il risultato finale
comunque è giusto».
Cosa le è piaciuto particolarmente della sua squadra?

«Non abbiamo mai mollato; sul 2 a 0 c'era un rigore sacrosanto per noi che avrebbe riaperto la partita. Anche oggi abbiamo dimostrato che il carattere di noi sardi è dote fuori dal comune, non lo trovi in vendita al supermercato».

 

Joseph Minala è il prototipo del giocatore moderno: grinta, classe, corsa, ottima visione di gioco; nella partita vinta dal Lazio per 3 a 0 ha mostrato, per lunghi tratti, tutta la sua superiorità fisica e soprattutto tecnica.
«Sono felicissimo, è normale; è una vittoria del gruppo, del collettivo: quello che ha fatto la differenza è il nostro grande carattere, non si può parlare di un singolo giocatore».
Un gol e un assist per coronare una prova assolutamente maiuscola: difficile chiedere di più.
«Esatto, oggi è andato tutto per il verso giusto, ma quello che contava di più era portare a casa questo successo e fortunatamente ci siamo riusciti».
Quale pensi sia stata l'arma migliore del Lazio?

«La voglia di non arrenderci mai; l'abbiamo confermato in semifinale, gara nella quale magari non abbiamo giocato benissimo ma che abbiamo saputo affrontare con il giusto spirito».
Vi aspettavate di fare così bene?

«Il calcio è strano, non si può mai dire all'inizio come andranno le cose.
Nella prima fase del torneo abbiamo fatto benissimo, raccogliendo 12 punti, il massimo; le premesse per far bene c'erano tutte»
A chi dedichi questo successo?

«Lo dedico a mia mamma, che mi manca tantissimo e vive molto lontano da me: mamma ti amo!»

In questo articolo
Stagione:
2012/2013
Tags:
Sardegna