Cellino spiega il motivo dell'esonero di Allegri
«Troppo pochi 2 punti in 9 partite. Ci ho messo anche molto a svegliarmi»
Era atteso per venerdì il rientro a Cagliari e così è stato. Il presidente del Cagliari Massimo Cellino, dopo aver fatto scoppiare da Miami la bomba dell'esonero di Allegri, è tornato in Sardegna per seguire in prima linea il finale di stagione della squadra rossoblù che si preannuncia complicato e ora più che mai delicato dopo il ribaltone in panchina di martedì che ha portato alla guida tecnica l'allenatore della Primavera Giorgio Melis e il vice Gianluca Festa.
Il presidente del Cagliari, all'arrivo all'aeroporto di Elmas, ha voluto subito precisare il motivo che ha portato all'esonero di Allegri: «Due punti in nove partite sono troppo pochi. Ci ho messo anche troppo a svegliarmi, restando a guardare il crollo della squadra senza interferire: restano cinque partite alla fine del campionato e il Cagliari deve giocarle al meglio per onorare la maglia rossoblù». Perciò Cellino non fa minimamente riferimento al rifiuto del rinnovo del contratto dell'ormai ex tecnico rossoblù per via di un presunto accordo con un grande club (si dice Milan o Juve) come motivo scatenante dell'esonero.
Non ci sarà una presentazione dell'inedita coppia, Giorgio Melis e Gianluca Festa, chiamata dal presidente a far tornare il Cagliari alla vittoria, domenica al Sant'Elia contro il Palermo, dopo due mesi di astenenza: l'ultima vittoria risale al 21 febbraio in Cagliari-Parma 2-0. «Sono persone di fiducia della società - ha detto Cellino - che non hanno bisogno di presentazioni, ed è di questo che il Cagliari ha bisogno».