Uragano Muravera, poker al Porto Torres

Tutti pensavano ad un campionato che poteva già chiudersi alla tredicesima giornata. La capolista Porto Torres, a quota 32 punti, frutto di dieci vittorie e due pareggi, che ospitava l'unica vera antagonista, il Muravera, che seguiva con sei punti di ritardo. I numeri parlavano a favore della squadra di Affuso, sempre vincente in casa e che va a segno con una notevole facilità. E invece, i gialloblù di Marco Piras riaprono i giochi con una gara sontuosa e un punteggio eclatante.

Quattro reti in casa dei turritani nemmeno il più ottimista sarrabese poteva immaginarle. Apre le maracature Lulù Oliveira, poi la doppietta di Piludu e poker servito col giovane Lojacono. Felice a fine gara il tecnico del Muravera Marco Piras: «Una grande gara, abbiamo giocato una grande gara». L'ex allenatore di Monreale, Carloforte e Barisardo fatica a trovare il migliore della sua squadra ed elogia tutti: «Ognuno ha fatto ampiamente la propria parte, ho a disposizione un grande gruppo che sta regalando tante soddisfazione a me, alla società, ai tifosi e a loro stessi, che sudano e faticano da inizio agosto». Il tutto senza sminuire il valore della capolista battuta sonoramente: «Il Porto Torres resta un'ottima squadra, la differenza è stata fatta dalla nostra bravura nel capitalizzare le occasioni create. All'inizio abbiamo sofferto, il nostro portiere Cinus è stato chiamato in causa diverse volte, poi dopo il gol di Oliveira siamo stati abili a colpirli negli spazi che sono inevitabilmente creati».

Un piccolo difetto Piras però lo trova nei ragazzi di Affuso: «Forse ci hanno sottovalutato un po' troppo». Un errore che il tecnico non vorrebbe fare nel prossimo incontro, il derby contro il Castiadas: «È più facile gestire le sconfitte, le motivazioni di rivalsa vengono di conseguenza. Più difficile gestire l'euforia che ti dà una grande vittoria come questa. Ma ho un gruppo intelligente che saprà mettere da parte questo exploit già da domani».