Il portiere Arrus: «Ci fa piacere poter scrivere la storia di questo club»
Villasimius, il 2025 porta un'altra finale, Manunza: «Giocarci la Coppa Italia dopo i playoff è ancora un gran successo»
Chiusura di girone con due pareggi e una sconfitta ma la consapevolezza di aver recuperato qualche infortunato e innestato qualche volto nuovo. Il Villasimius arriva al giro di boa dell'Eccellenza con 18 punti (ottavo posto) e un doppio 1-1 contro Barisardo e Tempio ma, a ranghi completi, potrà ora prepararsi per i primi impegni ufficiali del 2025 che vanno dall'apertura del girone di ritorno, ospitando il Ghilarza, alla finale di Coppa Italia contro l'Ossese con una possibile, ma non ancora certa, collocazione all'8 gennaio.
Il tecnico dei gialloblù Nicola Manunza fa un resoconto della prima parte della stagione: «Non c'è da fare i salti di gioia perché, molto facilmente, potevamo avere 4-5 punti in più. Ma così è per demeriti nostri e per una situazione che per 8-9 gare ci ha condizionato sia la settimana degli allenamenti che le gare avendo solo 12 giocatori a disposizione. Abbiamo avuto grossissime difficoltà a livello numerico ma i ragazzi sono stati bravi perché ci hanno regalato una finale di Coppa Italia e perso due gare nelle ultime dieci. Si poteva fare di più, ci metteremo in testa di farlo nel girone di ritorno ma, viste le condizioni, c'è da guardare il lato positivo per ripartire sia con entusiasmo che con la consapevolezza che la squadra c'è e che se la può giocare alla pari con tutti. In queste due settimane che ci porteranno alla gara col Ghilarza saremo al completo e per noi è una grossa novità».
La finale di Coppa Italia è un altro storico traguardo raggiunto: «Un'altra novità per il Villasimius dopo la finale playoff ma anche per me perché non ho mai fatto una finale di Coppa. L'attesa della finale è bella quanto la partita in sé, una gara secca contro una squadra forte ma col risultato aperto a tutto. Ma il fatto di giocarci un'altra finale a distanza di sette mesi dalla finale playoff è un grandissimo successo, per Villasimius è il punto più alto della sua storia».
Voleva chiudere con un successo in casa che manca da inizio novembre anche il portiere Alessandro Arrus: «La vittoria non è arrivata ma cerchiamo sempre di fare il massimo nella gestione della gara anche se dovremo essere più maturi per portarci a casa il risultato pieno. Se riusciamo a limare questi momenti che hanno inciso nelle gare in casa, specie contro Calangianus e Li Punti, ecco spiegato dove ci mancano quei punti che ora cercheremo di recuperare nel girone di ritorno».
Nel bilancio del girone d'andata c'è la conquista della finale di Coppa Italia: «La società può essere soddisfatta perché sta scrivendo la storia del club, a noi ci fa piacere essere presenti e continuiamo a lavorare con positività senza nessuna ricerca maniacale del risultato obbligatorio. Questa volta proveremo a giocarcela rispetto alla finale playoff. L'Ossese in quella gara trovò il gol su un tiro abbastanza fortunoso e da lì siamo crollati. Un peccato ma è stata una esperienza e i ragazzi meritano di fare questo percorso perché lavorano sodo e anche i nuovi arrivati sono entrati nella mentalità corretta di lavoro e sacrificio togliendosi altre soddisfazioni».