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«La sfida di Fonni sarà un esame di maturità, ma possiamo giocare senza assilli»

Volo d'alta quota per l'Ozierese, Cantara: «Vogliamo stare attaccati al treno dei play-off sino alla fine, servirà la testa giusta, oltre alle gambe ed al cuore»

Il mese di febbraio si è chiuso con una sconfitta, il rocambolesco 2 a 1 rimediato nella delicatissima trasferta in casa del sempre ostico Porto Torres, ma l'Ozierese ha saputo ripartire di slancio, con grande personalità, aggiudicandosi il confronto contro il pericolante Siniscola per 2 a 0, grazie alle reti, una per tempo, messe a segno da Marceddu e Porcu. La salvezza, obbiettivo principale del club, sembra ormai cosa fatta: alla luce dei 36 punti raccolti sino ad ora sono ben 16 le lunghezze di vantaggio nei confronti del Lauras quartultimo, un divario notevole a nove gare dal termine, con i giallo-verdi che ora possono concentrare tutte le energie a caccia di quello che al momento sembra un sogno: un piazzamento per gli spareggi play-off. L'impresa è tutt'altro che impossibile, considerando che la terza piazza, occupata da Macomerese e Dorgalese, dista appena due lunghezze. Mister Giuseppe Cantara è consapevole però che per raggiungere il tanto agognato salto di qualità occorrerà qualche sforzo in più, soprattutto sul piano mentale: la prossima sfida al Fonni, in questo senso, rappresenta un vero e proprio esame di maturità.


«Non ti nascondo che avevo qualche preoccupazione per la sfida di domenica – ammette il tecnico -, perché ci siamo presentati in formazione rimaneggiata: contro il Porto Torres è stato espulso il nostro portiere, che ha scontato il turno di squalifica, ed in più ci mancavano due pedine importanti, alle prese con qualche lieve acciacco. Il Siniscola non è un cliente facile, hanno bisogno di punti per salvarsi e come ci aspettavamo sono arrivati da noi con il coltello tra i denti».
La prestazione offerta dai giallo-verdi è stata assolutamente convincente. «Siamo stati bravissimi a gestire le varie fasi del match, mantenendo la calma e la tranquillità, senza farci prendere dalla fretta di sbloccare subito il risultato. Abbiamo mostrato grande equilibrio».
Nonostante la grande determinazione degli avversari. «Sono partiti fortissimo, dimostrando di essere ancora vivi, a prescindere dai 17 punti in classifica. Potevamo chiudere con un bottino più rotondo, ma siamo stati troppo precipitosi sotto porta, soprattutto nel secondo tempo. Un risultato che tutto sommato ci rimette in carreggiata, dopo quella sconfitta, subita in maniera un po' ingenua, nel turno precedente, ma sono episodi che fanno parte del calcio».

L'Ozierese sembra pronta per spiccare il volo, con la terza piazza distante appena due lunghezze: se Dorgalese e Macomerese dovessero rallentare ancora, ci potrebbero essere i presupposti per un clamoroso sorpasso. «A dire il vero noi abbiamo programmato la stagione per disputare un campionato tranquillo: gli obbiettivi erano quelli di centrare, il prima possibile, la permanenza in categoria e consolidare la posizione raggiunta l'anno scorso. Contemporaneamente, cerchiamo di fare crescere i nostri giovani, anche domenica ad esempio siamo scesi in campo con due '99 tra i titolari, una costante ormai per noi».

I 36 punti in classifica permettono comunque di sognare in grande. «Non c'è ancora la certezza matematica, ma sembra proprio che il grosso ormai sia fatto, in questo senso. Per crescere ulteriormente, l'ho già detto anche ai ragazzi, servirà la testa, e non solo le gambe ed il cuore, sufficienti sino a questo momento. Stare in alto richiede grande concentrazione e personalità, non puoi distrarti un attimo, devi lavorare costantemente sulle motivazioni, sugli stimoli. Noi abbiamo la fortuna di non avere particolari assilli: cercheremo di migliorare il piazzamento ottenuto lo scorso anno e, per quanto possibile, rimanere agganciati al treno play-off sino all'ultimo. Vogliamo giocarci le nostre chance, se siamo là in alto non è un caso, anche se sul piano tecnico le altre pretendenti al salto hanno qualcosa in più. Cercheremo di colmare il divario con un lavoro meticoloso durante gli allenamenti, con l'entusiasmo e la determinazione».

La prossima giornata prevede tanti scontri diretti interessanti e probabilmente decisivi: la Dorgalese ospita il Porto Rotondo, la Macomerese se la vedrà in casa con lo Stintino. «Noi andremo in un campo difficile come quello di Fonni; se vogliamo approfittare di eventuali passi falsi di chi ci precede dovremmo giocare una partita praticamente perfetta».
Cantara si aspetta risposte importanti da parte dei suoi ragazzi. «Sarà il primo vero esame dopo aver raggiunto una salvezza ormai quasi certa. Potremmo esprimerci con spensieratezza e magari quella spregiudicatezza che sino a qualche domenica fa non potevamo permetterci».
Vietato però sottovalutare l'avversario. «E' una sfida da prendere con le molle, in casa soprattutto sono una compagine molto difficile da battere, e le vittorie ottenute contro Tempio e Porto Rotondo, ad esempio, lo confermano. L'anno scorso perdemmo di misura, sappiamo bene quanto siano temibili dal punto di vista agonistico, ci aspetta un clima rovente».

La sconfitta per 1 a 0 rimediata contro lo Stintino è la conferma che questo gruppo può giocarsela con chiunque. «Ne parlavo proprio domenica: è stata una delle prestazioni migliori, ma la forza della capolista non la scopriamo di certo noi; se stanno lassù da così tanto tempo qualche motivo ci sarà. Si sono rivelati molto pratici e concreti; tra l'altro Udassi, con cui ho un ottimo rapporto, in quella circostanza ha stravolto la squadra, optando per una difesa a tre e un centrocampo più folto. Ciò che mi ha colpito è stato il loro cinismo: una volta che passano in vantaggio si chiudono benissimo, non è affatto facile sorprenderli. L'abbiamo assorbita comunque piuttosto bene, il calcio è fatto di alti e bassi: ci può stare perdere con la prima della classe, poi magari riesci a vincere in trasferta contro il Sorso».
L'Ozierese si tuffa nella parte finale del campionato in forma smagliante: nelle ultime nove gare sono arrivati ben sette risultati utili, con sei vittorie. «Una delle chiavi probabilmente è nel comportamento dei ragazzi: rispetto al recente passato subiamo molte meno espulsioni, nella stagione scorsa sono state ben 20; dirò una cosa scontata, ma chiudere gli incontri in 11 uomini è fondamentale se vuoi mantenere una buona continuità nei risultati. In sostanza mostriamo un briciolo di maturità in più, riusciamo a gestire meglio le varie fasi del match con maggior buon senso».
Da sottolineare, c'è l'ottimo momento attraversato dalla difesa, che dall'inizio dell'anno nuovo ha incassato appena sei reti. «Siamo cresciuti tantissimo da questo punto di vista; la media generale sarebbe potuta essere migliore, ma abbiamo subito tantissimo nelle sfide dell'andata a Stintino, ad Usini, contro il Siniscola ed il Luogosanto. Delle giornate storte ci stanno, ma l'importante è che, soprattutto in casa, mostriamo grande compattezza. La tenuta del pacchetto arretrato è uno degli ingredienti principali per far bene, e noi ci difendiamo con tutti gli effettivi: gli attaccanti fanno un grandissimo lavoro in fase di non possesso, ci aiutano a stare stretti tra i reparti; naturalmente dietro le cose sono più semplici, perché il lavoro è più agevole, meno eccessivo insomma».

In questo articolo
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2016/2017
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Girone B