Il portiere: «Potrò dimostrare le mie qualità»
Alessandro Arrus passa dal Pula al Selargius: dal triplete in Promozione alla Serie D «un salto inaspettato»
Alessandro Arrus ha finalmente raggiunto l’accordo con il Selargius. Per l’ex portiere del Pula, dunque, dopo l’ultima stagione giocata in Promozione si profila un cambio davvero importante: poter disputare il campionato di Serie D. Non sembra aver saziato il suo appetito Alessandro Arrus; il portiere cagliaritano, classe 1987, è reduce dal triplete conquistato dal Pula, ovvero le vittorie in campionato, Coppa Italia e Supercoppa. Dopo i festeggiamenti e l’approdo al Selargius di Angelo Farci è già proiettato alle sfide che gli riserva la stagione che verrà. Come dargli torto? Il cambio, se guardiamo a qualche mese fa, è davvero radicale: squadra diversa, un campionato diverso e un diverso traguardo da raggiungere rispetto a quelli per cui ha lottato con la maglia del Pula.
Definisce il suo passaggio dalla promozione alla Serie D, nelle file del Selargius, come «un salto inaspettato», entusiasta sia per la nuova avventura che lo aspetta, sia perché ritrova Angelo Farci, il nuovo direttore sportivo dei biancogranata, che Arrus conosce dal 2004 quando giocava nel Teulada. In sette anni i passaggi all’Iglesias e poi al Pula di Zaccheddu.
Come giudicare l'esperienza a Pula?
«Se dovessi dare un voto alla stagione appena terminata, dal punto di vista agonistico e sportivo non potrei che dire 10+. Abbiamo lottato per tutto il campionato e abbiamo raggiunto tutti gli obbiettivi che ci eravamo prefissati. Di meglio, proprio, non si poteva fare»
È stata la Coppa Italia la competizione in cui hai potuto conquistarsi un posto da titolare tra i pali, visto la presenza a Pula di un portiere come Michele Antinori
«Tra me e Michele c’è sempre stato un rapporto di stima reciproca. Quando sono arrivato a Pula sapevo che avrei dovuto rinunciare a giocare spesso, ma l’ho accettato perché mi è stato proposto molto seriamente in un ambiente professionale»
E dal punto di vista della crescita, la convivenza al fianco di un portiere d'esperienza ti ha dato qualcosa in piu?
«Senza dubbio. Sono cresciuto molto, soprattutto dal punto di vista mentale. Antinori mi ha sempre dato consigli preziosi»
Come mai, allora -anche nelle serie maggiori- la soluzione di affiancare un portiere giovane e di talento a uno più esperto, è spesso un’operazione che non porta risultati positivi?
«Perché il secondo portiere, al di là della voglia di giocare a ogni costo, deve essere disposto a mettersi in gioco per migliorare»
Cosa lascia Alessandro Arrus a Pula?
«Una stagione ricca di soddisfazioni, e una tifoseria fantastica, che ci ha sempre sostenuto e seguito dappertutto: li saluto molto calorosamente. Un saluto va anche a Mister Zaccheddu e a tutti i componenti dello staff tecnico; un saluto speciale alla famiglia di Alessandro Puddu, giocatore della juniores che ci ha lasciato tragicamente a maggio».
I tuoi ex compagni di squadra, dopo la semifinale che vi ha trascinato alla vittoria della Coppa Italia ti hanno definito uno dei migliori portieri del campionato, aggiungendo che in qualsiasi squadra avresti potuto avere un posto da titolare
«Lascio parlare gli altri; non mi giudico mai».
E ora cosa cambia?
«Adesso ho finalmente la possibilità di dimostrare le mie qualità. Un salto di due categorie non è uno scherzo»
Come vedi la Serie D?
«Rappresenta un cambio importante; è un campionato completamente diverso. Ogni domenica in campo poi ritrovarti come avversari giocatori che hanno militato nelle serie maggiori»
Ma non è solo una questione di avversari
«Un altro elemento nuovo sarà il valore aggiunto del fattore casa in un campionato che conta squadre provenienti da diverse regioni. Dovendo scontrarsi anche con avversari che non provengono dalla Sardegna il campionato arriva ad assumere un’importanza maggiore»
Dei nuovi compagni di squadra conosci già qualcuno, a parte Nicola Lai ex compagno a Pula?
«Non conosco ancora i miei futuri compagni di squadra. Ho parlato con il presidente, mi ha convinto il progetto e mi aspetto la massima serietà. Il Selargius conta su giocatori importanti come Farci, Garau, Puddu e i nuovi acquisti Lai e Rais»
Pronto a cominciare quindi…
«Spero che questo Selargius possa raggiungere tranquillamente l’obiettivo della salvezza. Lavoreremo dal primo agosto a fine stagione per dare il massimo, sempre. Credo che la società abbia fatto bene in questi ultimi tre-quattro anni a impostare un ottimo lavoro sui giovani»