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Seconda categoria
«Voglia di lottare? Fa parte del nostro DNA»

Andrea Mura e Furtei, binomio vincente: «Questo gruppo non smette di sorprendermi»

Con 41 punti all'attivo, frutto di dieci vittorie e undici pareggi, il Furtei è stata sicuramente una delle realtà più belle del torneo: la salvezza, raggiunta senza affanni, rappresenta il traguardo minimo per una squadra che ha chiuso la stagione al sesto posto e sta mettendo velocemente le basi per un futuro roseo e ricco di soddisfazioni, un progetto assolutamente importante in cui i tanti talenti in erba a disposizione quest'anno di Andrea Mura, giovane tecnico in rampa di lancio che si divide ancora tra campo e panchina, rappresentano un patrimonio importante su cui scommettere a partire dall'immediato.


Andrea, missione centrata in pieno per voi, con la salvezza conquistata in largo anticipo: soddisfatti?
«Si, possiamo definirci pienamente soddisfatti. Voglio sottolineare che il nostro gruppo è composto prevalentemente da ragazzi del paese, ben 21, mentre solo cinque provengono da paesi limitrofi quali Samassi, Serrenti e Selegas. Tutti volantari che giocano per pura passione e non nascondiamo che ci sono state difficoltà economiche».

 

Quest'anno vi siete tolti diverse soddisfazioni, come il pari esterno contro il Siddi o la clamorosa vittoria contro la Villacidrese: un segnale inconfutabile della bontà del vostro progetto.
«Battere la corazzata Villacidrese per 2 a 0 sul campo di Furtei, pensando anche che sino a poco tempo fa questa società militiva nei “campi che contano” , è stato davvero gratificante per un gruppo calcistico umile come il nostro.Non dimentichiamo che Furtei è una piccola realtà del medio campidano, sono fiero di appartenere a questo squadra: i nostri ragazzi ci tengono a rappresentare il proprio paese e per loro è motivo d’orgoglio indossare questa maglia».

C'è stato qualche miglioramento sensibile che magari non ti aspettavi rispetto alla scorsa stagione?
«Questo gruppo non smette mai di sorprendermi, gli esperti del settore ora, a fine stagione, ci considerano la rivelazione del campionato, ma gli stessi, poichè abbiamo avuto una partenza a rilento, dopo 5/6 partite ci davano già per retrocessi.
Il G.s.d. Furtei ha nel DNA la voglia di lottare sino all’ultimo secondo, sicuramente dal punto di vista del livello tecnico pecchiamo in qualcosa, ma ho la fortuna di poter condividere il gioco del calcio prima che con giocatori con veri uomini».

 

Che progetti avete per i tanti giovani talenti che avete a disposizione? Pensate che vi potranno dare risposte importanti a partire già dal prossimo campionato?
«Effettivamente abbiamo a disposizione tanti giovani provenienti dal settore giovanile locale, basti pensare che alcuni di essi, sono punti fermi della formazione titolare quali ad esempio Stefano Aramu classe 95, Porceddu Nicholas e Moi Michele classe 96; altri ancora, hanno giocato costantemente nell'arco della stagione, Pinna Daniele classe 97 e addirittura un 98, il giovanissimo temerario Marci Filippo. Il futuro della squadra furterese è in buone mani, sono ragazzi nati con lo spirito di sacrificio e con la voglia di migliorarsi allenamento dopo allenamento. Per me è un grande motivo d’orgoglio sfornare giovani talenti».

 

A soli 30 anni sei un punto fermo della squadra: i risultati confermano tutta la bontà del tuo lavoro.
«Si in questi anni svolgo il doppio ruolo di giocatore allenatore, ho preso il patentino Uefa B nel 2010, e da allora mi sono preso qualche soddisfazione, in primis vincere un campionato di terza categoria, dopo ben 26 anni, dall’ultimo vinto dal Furtei, con 7 punti di vantaggio rispetto alla seconda cla
ssificata. Per ciò che riguarda invece il primo anno in seconda categoria, abbiamo conquistato un salvezza in un girone difficile come quello ogliastrino, e quest’anno fortunatamente con ben cinque giornate d’anticipo.
Lascio quindi tutte le considerazioni del caso ai nostri tifosi e a tutti i curiosi e comunque vada, sempre: Forza Furtei».

 

Questione vittoria finale: che idea ti sei fatto sul Gonnos? E' davvero la squadra più forte come dice la classifica?
«Ha meritato il salto di categoria. Già dalla prima giornata di campionato, nonostante il pareggio sul nostro campo, hanno mostrato le qualità per rendersi poi protagonisti di questa stagione calcistica. Ospiti da loro, ho potuto osservare le trame di gioco che riescono a creare: una squadra con grandi personalità e sono sicuro che potrà dire la sua anche nel campionato di Prima».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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