«Vincere non è mai facile, l'abbiamo meritato»
Applausi a scena aperta per il Gergei, mister Damu: «Organico di primo livello, un lusso per la categoria»
Missione compiuta per il Gergei, che conquista la Prima Categoria con larghissimo anticipo rispetto alla fine del campionato; i bianco-verdi si sono resi protagonisti di una stagione da incorniciare, mettendo in mostra la personalità delle grandi squadre, ed i numeri in questo senso parlano decisamente chiaro: diciotto vittorie, due pareggi, 81 gol realizzati e appena 15 quelli incassati. Tra gli artefici di questa piccola, grande impresa c'è sicuramente il tecnico Mariano Damu che ha allestito personalmente l'organico, scegliendo con cura i vari tasselli, e poi, cosa non da poco, ha saputo far convivere le tante stelle presenti in rosa con risultati formidabili.
«E' stata sicuramente una bella cavalcata – ammette soddisfatto -, forse la squadra è stata costruita in maniera esagerata per la Seconda, considerando che in organico ci sono tantissimi giocatori di categoria superiore, scelti personalmente, uno per uno, da me. Tore Mereu, il nostro portiere, militava in Eccellenza, altri 3 o 4 erano grandi protagonisti in Promozione come Luca Podda, Alessandro Boi, Michele Secci e Porcedda. Questi talenti sono stati la nostra forza, i risultati parlano chiaro».
Dopo l'accorpamento della Terza con la Seconda, il livello del torneo forse si è leggermente abbassato. «L'anno scorso spiccava il Samassi, fortissimo, oltre ad altre 4 o 5 squadre, tra cui metto anche il Gergei; in questo girone c'erano alcune compagini materasso, non attrezzate per reggere il confronto con le altre; abbiamo vinto partite anche per 13 a 1, proprio per questo dico che probabilmente la Federazione non ha fatto la scelta più giusta».
L'unica sconfitta, almeno sino a questo momento, è quella incassata all'andata con il Donori: domenica, in questo senso, vi siete rifatti con gli interessi. «Un ko che è arrivato per diverse coincidenze: in quell'occasione soffiava un vento incredibile, in più eravamo senza il portiere titolare. La sfortuna ci ha voltato un po' le spalle, siamo passati in vantaggio ma non è bastato; può succedere, l'importante è essere riusciti a ripartire nel migliore dei modi. Domenica invece abbiamo interpretato la gara nel modo giusto, forse il 3 a 0 non rispecchia esattamente la nostra gara: non ci siamo di certo risparmiati, avevamo un po' il dente avvelenato (ride), nel calcio ci sta».
Il tecnico non si aspettava di conquistare la vittoria in maniera così netta. «Sulla carta c'erano tre o quattro squadre in grado di aggiudicarsi il titolo: Armungia, Cribbio, Guasila oltre al Mandas, una società dalla storia importante. Dopo le prime uscite ci siamo resi conto che potevamo dire la nostra, ma nessuno ci ha regalato niente: le vittorie te le devi sudare in campo, con merito».
Damu evidenzia un momento particolare della stagione in cui ha capito che la corazzata a sua disposizione aveva grosse potenzialità. «Il 5 a 0 rifilato al Guasila ci ha regalato la giusta dose di consapevolezza, anche se sono un tipo abbastanza prudente: c'è sempre da lottare, sino a quando la matematica non ti da la certezza; quindi ho aspettato il 3 a 0 di domenica per dire, finalmente, che era fatta».
Un risultato che, alla luce del valore assoluto della rosa, sembra quasi scontato, ma l'allenatore precisa: «Ho lavorato con giocatori che danno del tu al pallone, sempre ricordandoci che si parla di dilettanti, ma l'aspetto più complicato è stato far coesistere 24-25 elementi di questo calibro; non è mai facile fare delle scelte, lasciare fuori ragazzi che in qualsiasi altra squadra avrebbero il posto da titolare garantito. Era fondamentale mantenere compatto lo spogliatoio, anche se quando si vince diventa tutto più semplice: io non amo molto il tourn-over, ma i risultati mi davano ragione; ho sempre agito per il bene del club».
Con la promozione in tasca, si pensa già alla prossima stagione: «La prima cosa da fare è rimpolpare il direttivo, considerando che è ridotto all'osso. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, con due innesti, penso ad una punta e un centrale di difesa, potremo essere decisamente competitivi per puntare in alto».
La soddisfazione dell'allenatore si sposa con quella di un intero paese. «Qui a Gergei, se si parla di calcio, hanno il palato fino: l'Azzurra 88 militava in Promozione, ecco perchè il campionato di Seconda è stato un po' snobbato; molti l'hanno considerato un anno di transizione, prevedo un netto miglioramento in futuro per quanto riguarda le presenze al campo. L'entusiasmo comunque non è mai mancato: tutti ci fanno i complimenti, anche l'amministrazione comunale è orgogliosa di noi».
Dopo ogni bella vittoria che si rispetti, arriva il momento delle dediche: «In primis a mia moglie, per la pazienza che ha avuto nei miei confronti; poi ci tengo a ringraziare chi ci ha aiutato, e dunque l'amministrazione comunale e i vari sponsor, fondamentali dal punto di vista economico, soprattutto per un progetto come il nostro che coinvolge ragazzi da tutti i centri limitrofi: Orroli, Villanovatulo, Barumini, Nurallao, Escalaplano e Nurri. Siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto».