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Guglielmo Falciani, difensore, Arbus
«Vittoria fondamentale, l'ideale per il big-match con la San Marco»

Arbus, per Falciani un gol da favola all'Arborea: «Stop di petto, pallonetto di sinistro e tiro al volo di destro. Una bellissima pazzia ma ci vuole anche fortuna»

Un gol incredibile, di rara bellezza e precisione, che acquista maggior punteggio perché è decisivo nello scontro diretto del girone A di Promozione e perché lo realizza non il solito bomber o fantasista ma un difensore centrale. Parliamo dell'Arbus e del suo capitano Guglielmo Falciani che, ad Arborea, ha incantato tutti con una esecuzione degna del miglior Ronaldo: stop di petto, sombrero col sinistro ad eludere l'intervento dell'avversario e destro al volo di collo piede con la palla che picchia sotto la traversa e supera il portiere degli oristanesi. Una perla da tre punti per la vice-capolista che domenica prossima affronterà la prima della classe, la San Marco, con l'obiettivo di agganciarla in vetta. «È stata una pazzia, una bellissima pazzia - dice il difensore torinese classe 1984 ma sardo d'adozione - Un gol importantissimo che ho festeggiato nella porzione di tribuna occupata dai nostri tifosi granata. Lo voglio dedicare anche a mia moglie e a mia figlia che mi stanno sempre vicino in questo percorso stressante fatto di continue pressioni. Arbus è una piazza esigente, la società ha fatto molti sacrifici, e noi giocatori insieme con lo staff tecnico siamo sempre concentrati sugli impegni da mantenere».

 

Un gol che ha portato con sé delle contestazioni da parte dell'Arborea 

«Abbiamo battuto un angolo, sul cross di Festa respinto dal portiere, come si vede anche dalle immagini, io guardo solo la traiettoria della palla e non ho la percezione di ciò che è accaduto in mezzo all'area con un avversario rimasto a terra, se non interviene un eventuale fischio arbitrale io penso solo a finire l'azione. La prima intenzione era quella di calciare subito col sinistro ma non sarebbe uscito un tiro pulito per l'arrivo di un avversario che, come me, non si era accorto del compagno a terra»

Poi l'esultanza per la prodezza con tanto di inseguimento da parte del capitano dell'Arborea

«È venuto Soddu per dirmi che avrei dovuto buttarla fuori. Una reazione d'impulso sua e dei suoi compagni che ci sta ma già alla ripresa del gioco mi sono chiarito e tutti loro hanno convenuto che non avrei potuto fare altrimenti»

Rivedendolo a freddo e magari al rallentatore come lo giudichi?  

«Mi è piaciuto moltissimo, un bel gesto tecnico che potrebbe sembrare anche semplice essendo uscito tutto alla perfezione. L'ho stoppata bene di petto e col sinistro non potevo fare un gran tiro perché non è il mio piede e perché un avversario mi stava coprendo lo specchio di porta. Il pallonetto è stato fatto coi tempi giusti per calciare col destro di prima intenzione, l'ho cercato, spesso tento il tiro al volo, fa parte del bagaglio, ma devo riconoscere che mi è andata bene visto che la palla ha scheggiato la parte interna della traversa. Anche la componente fortuna ha il suo peso, non lo nego affatto»

E i compagni che hanno detto?

«Mi hanno perso in giro, ovviamente, ma lunedì, quando l'anno rivisto si sono complimentati. Sono contento di averlo fatto perché mi sono preso la giusta rivincita nei confrontidi  Congiu, Flumini, Festa, Porcu, Paulis, Toro e Picciau, i miei compagni di viaggio. Nell'allenamento del venerdì che abbiamo fatto sul campo in sintetico a Sarroch mi sfottevano perché perché ero stanco e mi stavo un po' gestendo. La mia risposta è nel gol»

Un gol importantissimo che vi tiene in scia alla San Marco

«Una vittoria fondamentale. L'Årborea è una bellissima squadra, l'ho sempre apprezzata già dalla Prima categoria quand'ero al Samassi. Loro in casa non perdevano dalla prima giornata e arrivavano dal 3-0 sul campo del Carloforte. Ed era importante arrivare allo scontro diretto con la capolista una vittoria mantenendoci a tre punti da loro»

Una grande sfida che merita una bella cornice di pubblico al Santa Sofia

«Domenica mi aspetto un grande tifo e lo stadio pieno. Noi stiamo sentendo il calore del paese, qualcuno in più si sta avvicinando ogni partita che passa. Tutti ci auguriamo che la tifoseria granata ci spinga alla vittoria»

Cosa può dire la gara con la San Marco alla 20esima giornata?

«Non darà nessun verdetto perché ancora è lunga la strada, ma può incidere a livello psicologico specie per chi dovesse perdere. In genere queste gare non sono spettacolari ma credo che sarà bella perché siamo lontani dalla fine del campionato. Ci sarà la giusta tensione e rispetto da parte di entrambe le squadre, noi scenderemo in campo per vincerla. In questi casi si dice anche che, in subordine, non si dovrebbe perdere ma certi calcoli, se li fai, arrivano a 2-3 minuti dalla fine giusto per non prendere inutili contropiedi»

Sarà duello San Marco-Arbus per la vittoria del campionato?

«Assolutamente no, fino alla fine sarà corsa a quattro. Il Carloforte, anche se ha perso domenica scorsa con la San Marco, è sempre lì e non mollerà. Il La Palma gioca con la spensieratezza di chi non ha pressioni ma non mi sorprende il loro campionato, reputo il tecnico Tonio Madau molto preparato, tutte le volte che ho incontrato le sue squadre mi ha sempre ben impressionato, ha molti giovani in squadra ma sono tutti bravi inseriti in una intelaiatura di giocatori che ha fatto l'Eccellenza. È una società che ha sempre fatto questa categoria, per questo reputo più l'Arborea la vera sorpresa del girone»

Chiudiamo con dei numeri: nella classifica cannonieri di squadra, il primo è Flumini con 10 gol e poi c'è Falciani a quota 8...

«Non male come bottino per un difensore ma nell'Arbus i gol importanti ce li fanno i nostri bomber Flumini e Festa. Personalmente devo dire che ogni anno che gioco con mister Agus faccio tanti gol, in tre stagioni sono arrivato a quota 43. Ne feci 18 in Seconda e 17 in Prima con il Samassi, ora in Promozione con l'Arbus sono a 8 di cui la metà su azione»

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2017/2018
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