Prima dello stop gli smeraldini erano fuori dai playout
Arzachena in campo dopo 39 giorni di stop: classifica peggiorata ma morale alto contro la capolista Monterosi
Uno stop lungo 39 giorni. L'Arzachena torna in campo dopo quasi un mese e mezzo per via di alcuni casi di positività all'interno del gruppo squadra che avevano fatto saltare le sfide di campionato previste nella settimana dopo Pasqua contro Giugliano e Latina in casa (11 e 14 aprile) e poi in trasferta con la Vis Artena (18 aprile) e i recuperi - a partire da quello di Cassino - nelle finestre dedicate dalla Lnd quando ha imposto la sospensione del calendario per due domeniche (25 aprile e 2 maggio).
Dei 5 recuperi che si dovranno ancora disputare nel girone G, quattro vedranno impegnata l'Arzachena che, nel frattempo, ha visto la sua situazione di classifica peggiorare per via del fatto che gli avversari hanno potuto rimpinguare il proprio bottino così che Cassino e Nuova Florida si sono allontanate dalla zona playout, il Nola ha fatto il sorpasso mentre Afragolese e Gladiator si sono avvicinate tanto. È chiaro che il quint'ultimo posto con 23 punti mette ora i brividi alla squadra di Cerbone che riparte, tra l'altro, affrontando la migliore del girone, la capolista Monterosi (fischio d'inizio alle ore 15).
Ma il rendimento dell'Arzachena mostrato fino allo stop è di una squadra che sta fuori dalla zona playout. Perché se si guarda all'ultima gara disputata dagli smeraldini, l'1 aprile scorso quando ad Ardea la Nuova Florida raggiunse il 3-3 in pieno recupero, la classifica rimodulata con alcuni recuperi riferiti a gare precedenti alla 24ª giornata ma disputati in seguito dalle concorrenti, vede Bonacquisti e compagni avere 25 punti in 23 gare tenendo dietro sei squadre e con il match di Cassino non disputato (vedi classifica). Ciò vuol dire che, verosimilmente, quand'anche fosse mantenuta la stessa media-punti nei 4 recuperi dovrebbero arrivare almeno 4-5 che riporterebbero i biancoverdi davanti al Latte Dolce e nuovamente vicino a Nuova Florida e Cassino.
Mettendo da parte le gare che l'Arzachena disputerà nei prossimi 4 mercoledì (il 12 maggio a Cassino e il 19 col Giugliano, da fissare quelle con Latina e Vis Artena verosimilmente il 26 maggio e 2 giugno), il ritorno in campo è complicato ma fino ad un certo punto. Il gruppo ha lavorato forte, diversi giocatori acciaccati hanno recuperato e ci sarà anche l'esordio di Mannoni tornato in biancoverde dopo la parentesi al Marina di Ragusa. C'è fiducia, il morale è alto e la voglia di tornare in campo è tanta. Inoltre, nell'altro lungo stop stagionale affrontato dagli smeraldini di ben 63 giorni, alla prima gara ci fu la vittoria per 3-2 contro la Vis Artena con tre gol segnati nella primo ora di gioco. Il Monterosi, tra l'altro, veleggia in testa con 13 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice a 7 giornate dalla fine e, da qualche gara, sembra amministrare il vantaggio visti i tre pari nelle ultime 4 uscite di campionato.
All'andata il match al Martoni finì 2-1 per i biancorossi con il tabellino aperto dall'ex Danilo Piroli che, in settimana, ha parlato del match al Biagio Pirina ricordando l'esperienza di tre anni fa in Costa Smeralda in serie C: «Per me fu una stagione importante perché ritornai a 27 anni nel calcio professionistico dopo esserci stato da più giovane. Fu un’esperienza positiva sia dal punto di vista calcistico che ambientale. In Sardegna mi sono trovato bene e negli anni sento ancora il direttore sportivo Zucchi». Il difensore classe 1989 analizza la sosta di due settimane di pausa: «Per noi era importante staccare un attimo per ricaricare le pile perché abbiamo giocato un girone intero in appena due mesi e mezzo. Abbiamo lavorato con serenità per preparare al meglio il rush finale di campionato. Non credo che avremmo vantaggi perché entrambi ci giocheremo qualcosa d’importante. Sarà una gara fondamentale per tutte e due. Condizione fisica e mentale quando ci sono tre punti così pesanti passano in secondo piano».