Atletico Elmas, quando il Nuoto non fa bene.

Arranca l'Atletico di Busanca. Non basta la verve di Tore Boi per raggranellare il primo punto della stagione. E non solo. La compagine del patron Orrù, si è sgretolata sotto i colpi di un concretissimo Alghero 1945, pronto a trasformare in rete le disattenzioni difensive della retroguardia biancoverde. Con un Simone Stocchino a questi livelli, è doveroso pensare che Calvia avrà solo da limare la difesa e puntellare il centrocampo. In avanti ai gol ci penserà Stocchino, contribuendo come è successo a Elmas a dettare fraseggi con Nuoto - due le sue segnature - o con Mattiello. L'Atletico è troppo Boi-dipendente. Quando l'ogliastrino innesca la terza è dirompente, ma non basta. Come al 6', quando semina avversari e, con l'aiuto di un rimpallo, mette in area ma i giallorossi spazzano. La mediana di Busanca viene spesso tagliata dai fendenti del collega Antonello Calvia, che con le giocate di Andrea Peana e Serra si permette di andare in vantaggio. È Stocchino a calciare in diagonale, la palla  rimane incustodita dopo che tocca il palo, e il più lesto tra tutti è Nuoto che insacca da un metro. Grosso e  tutta la difesa non possono che restare a guardare. Siamo al 25', l'Atletico è in svantaggio e riordina le idee, ma senza grande sagacia tattica. Nuoto, infatti, è sempre lì, sgusciante, a duellare con Stocchino che gli porge su un piatto d'argento l'assist del doppio vantaggio: 2 a 0 e tutti a riposo.

La ripresa non sprona i cagliaritani. Stocchino risale in cattedra e all'undicesimo minuto serve un bel pallone a Peana. Il centrocampista è sveltissimo a scaraventare dal limite un destro alle spalle di Grosso. E' il ko, ma Busanca non ci sta. Il forcing finale, anche se tardivo, regala tre occasioni ai gialloblù. Due per Tore Boi e una per Sanna. Filippo Zani, dall'alto della sua decennale esperienza si limita a vigilare, regalando sicurezza e l'imbattibilità esterna ai suoi giovani compagni.

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