Il tecnico: «Possiamo conquistare i play-out»
Atletico Narcao, vietato fare calcoli; Maricca: «Dobbiamo smuovere la classifica, cercheremo di fare punti con chiunque»
Quest'anno non era ancora accaduto all'Atletico Narcao di collezionare due vittorie di fila, ma grazie al successo interno per 2 a 1 contro il Carloforte, firmato da Elias e Rais, e alle vicende relative alla sfida, poi vinta a tavolino, contro il Sant'Elena, mister Gianni Maricca può godersi la bellezza di sei punti, raccolti negli ultimi 180', che si aggiungono a quelli incassati nel confronto casalingo contro il Quartu 2000 nell'ultima uscita del mese di gennaio, utilissimi per dare nuova linfa alla rincorsa di un posto per i play-out, che mai come ora appare alla portata: il Girasole terzultimo, infatti, dista appena tre lunghezze, un'impresa tutt'altro che impossibile con otto gare ancora da giocare.
La stagione entra ora nel suo momento cruciale, dove ogni passo falso si paga a caro prezzo: per spuntarla, sarà necessario riuscire a rubare qualche punto alle protagonisti indiscusse del campionato, a cominciare dal Guspini, prossimo avversario; per fare bene, servirà una prestazione quasi perfetta, sulla scia di quanto fatto vedere domenica scorsa.
«Volevamo tanto centrare due vittorie consecutive, c'è voluto del tempo ma fortunatamente ci siamo riusciti. La prima è arrivata in maniera rocambolesca, con le squadre che nel momento del fattaccio stavano sullo 0 a 0; le regole sono chiare, fanno parte del gioco, c'è poco da aggiungere. Quella contro il Carloforte, guadagnata sul campo, rappresenta un'ulteriore dose di fiducia, ma ci tengo subito a dire che ne la squadra e ne la società hanno mai pensato per un attimo di sventolare bandiera bianca, anzi: continuiamo ad allenarci in maniera ottimale, cercando di mantenere ben alta la concentrazione». Per il Narcao si stratta di una stagione dura impegnativa, ma nulla ancora è compromesso. «Siamo rientrati in gioco per il play-out, e considerando che gli altri non stanno correndo tantissimo, vogliamo provarci con tutte le nostre forze». Con il Carloforte, in questo senso, è andata piuttosto bene: «Venivano da un bel momento positivo, sapevamo che avremmo dovuto dare il massimo per spuntarla; in settimana abbiamo preparato molto bene l'impegno, studiando le caratteristiche degli avversari, i ragazzi dunque hanno riproposto esattamente quanto provato negli allenamenti. La gara si è messa subito nel verso giusto, anche se c'è da dire che potevamo chiudere il primo tempo, nettamente in nostro favore, con uno scarto più ampio». Un successo importante, soprattutto per come è maturato. «Bravi i miei a contenere due giocatori di categoria come Curreli e Fabio Puggioni, ma soprattutto è stato fondamentale non farsi prendere dalla frenesia di dover trovare subito il gol; il pericolo più grande era quello di scoprirsi troppo, ed invece ci siamo proposti con ordine ed equilibrio, imbastendo le ripartenze nella maniera più corretta».
Il tecnico però butta acqua sul fuoco dei facili entusiasmi. «Non abbiamo ancora fatto nulla, anche se ora mi auguro che la squadra possa continuare ad esprimersi su questa linea; al momento siamo retrocessi, la nostra caccia di punti è appena iniziata».
Il cammino dell'Atletico è stato decisamente turbolento, con cinque vittorie, un pari e ben sedici ko. «Alcune sconfitte potevano tranquillamente tramutarsi in pareggi – precisa – soprattutto nel girone di andata; è il rammarico più grande, perchè con 4 o 5 punti in più staremo commentando una situazione ben diversa. L'inizio è stato disastroso, soprattutto sul piano dei risultati: pagavamo sicuramente il basso tasso di esperienza degli elementi in organico, un aspetto che si è risolto con il passare del tempo, ma siamo comune consapevoli di aver fatto tutto il possibile, con i se e con i ma non si arriva da nessuna parte, è acqua passata». Il calendario non è dei più agevoli: da qui sino alla fine, i bianco-celesti incontreranno, senza eccezioni, tutte le prime della classe. «E' un discorso identico per Girasole e Carloforte – taglia corto -, la spunterà chi riuscirà a strappare qualche punticino, sia in casa che fuori, contro le compagini di alta classifica».
A cominciare dal Guspini Terralba, prossimo rivale del Narcao, sconfitto all'andata con un clamoroso 3 a 2. «Si è trattato probabilmente di una delle poche partite in cui la fortuna ci ha dato una mano: loro fecero molto bene nel primo tempo, portandosi sul doppio vantaggio, ma grazie alla buona sorte, all'orgoglio e all'abilità, il gol in rovesciata di Alessandro Ibba è una giocata che raramente si vede su questi campo, siamo riusciti a spuntarla. Troveremo comunque una squadra nettamente diversa: gli arrivi di Festa e Marci ne hanno fatto salire, di tanto, il livello tecnico, ormai sono diventati una vera e propria corazzata, ben organizzata, letale sulle palle inattive. Per quanto ci riguarda, si tratta di un impegno molto complicato: cercheremo di prepararci al meglio per ostacolarli efficacemente, colpendo i loro punti deboli e limitandone gli aspetti più pericolosi. Non possiamo fare calcoli, in questo momento è importante smuovere, anche se di poco, la classifica».
Saranno assolutamente decisivi anche gli scontri diretti con Senorbì, in casa, e il Siliqua, in trasferta. «Contro i primi, all'andata, siamo stati molto sfortunati: conducevamo per 2 a 1, la partita sembrava indirizzata sul binario giusto, invece è arrivata una sconfitta nei minuti di recupero, a causa della nostra ingenuità e di qualche episodio che sinceramente va oltre ciò che rientra nelle nostre possibilità e competenze. Mi auguro invece che alla penultima il Siliqua sia tranquillo».
La lotta per la salvezza entra nel vivo: Maricca fa il punto sulle varie forze in campo. «Tutte le squadre hanno le stesse possibilità di farcela, la questione probabilmente si risolverà ai play-out, speriamo di poterceli giocare, la ricetta in questo senso è una: lavoro e risultati».