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Ivan Cirinà, allenatore, Atletico Uri
«Alla pari col Castiadas, saremo protagonisti fino alla fine»

Atletico Uri, Cirinà al primo tagliando: «Centrato l'obiettivo della finale di Coppa, ora proveremo ad agganciare il treno dei playoff»

Due volte in vantaggio e due volte ripresa. L'Atletico Uri ha sfiorato la vittoria a Castiadas in una gara che, alla fine, poteva anche perdere ma dopo la finale di Coppa Italia centrata battendo il Calangianus per la squadra di Ivan Cirinà è stata un'altra bella prova nonostante le assenze pesanti di El Kamch e Tedde. «Siamo venuti a Castiadas per fare una buona gara - dice Cirinà - sulla falsariga delle precedenti prestazioni, Coppa Italia compresa. Pur con qualche giovane in più in campo la differenza col Castiadas non si è notata e questo mi fa immenso piacere. Stiamo lavorando bene sotto tutti i profili, mentale, tecnico e tattico, il calcio vive di episodi ma io giudico la gara nel globale e ho visto due ottime squadre che hanno lottato su tutti i palloni e saranno protagoniste fino alla fine».

GLI OBIETTIVI. L'ex tecnico di Taloro e Castelsardo fa il punto della situazione a poche giornate dal giro di boa, con l'Atletico Uri all'ottavo posto con 16 punti a tre lunghezze dal quinto posto. «L'obiettivo della società era centrare la finale di Coppa Italia e ci siamo riusciti, poi far crescere i giovani in campionato, se ci riusciamo faremo i playoff sennò manterremo la categoria. Stiamo lavorando per questo e stiamo lavorando sodo, i ragazzi si stanno mettendo a disposizione e questo mi fa piacere, cercheremo di fare un po' più di punti per agganciare il treno dei playoff che è ancora lì».

MEGLIO IN COPPA. L'Atletico Uri è in cerca di un'andatura spedita in campionato, meglio in Coppa Italia. «I passi falsi sono dovuti alla giovane età - evidenzia Cirinà - anche a Castiadas se avessi avuto maggior esperienza non avremmo beccato gol alla fine, la concentrazione del giovane a volte va a calare. A me piace giocare coi giovani, avere in campo due '99, due '98, due '97 e un '96 di belle speranze è anche orgoglio della società, vuole dire che stanno costruendo il futuro. In Coppa Italia siamo stati un po' più attenti e determinati e, probabilmente, anche con la fortuna di essere al completo nelle partite chiave, tranne che in semifinale. Troveremo in finale un Tortolì schiacciasassi, che merita la classifica che ha avendo sbaragliato tutte le squadre fino adesso, ma le partite secche fanno storia a sé. Speriamo di arrivarci con un bel po' di punti fatti per essere tranquilli e con tutti gli effettivi, mancano due mesi e ci sarà da lavorare ma daremo il massimo per ottenere un risultato che avrebbe dell'incredibile per un paese piccolo come Uri».

PROSSIMO TURNO. Giovedì di nuovo in campo, arriva il Bosa «Non ci sono squadre da prendere sottogamba, l'ultima può battere la seconda in classifica e nessuno si sgancia, ci sono 7 punti di differenza tra la zona playoff e quella playout, è facile trovarsi in alto con due vittorie o nei bassifondi con due passi falsi».

 

In questo articolo
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2016/2017
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12 Andata