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Billo Talanas: "A Dorgali l'ambiente ideale, non molleremo mai"
"A Gavoi ci tornerei, per fare ancora meglio"

Billo Talanas: "A Dorgali l'ambiente ideale, non molleremo mai"

C'è un giocatore nella Dorgalese che finora in campionato ha saltato soltanto 5 minuti, per un problema al polpaccio, nella gara di Bitti. Ha fatto 12 gol, spesso volando nel cieli barbaricini, e creato, schivando le tagliole dei difensori che settimanalmente gli si appiccicano sulla schiena, una ventina di palle gol per i compagni. E' Franco Talanas, per tutti Billo, 30enne centravanti agile e potente che ha portato a fine anno 2012 la sua squadra al secondo posto in classifica. Ora qualcosa si è inceppata. "Quest'ultimo periodo abbiamo avuto alti e bassi a causa molti infortuni (Fancello e Ruiu si sono rotti il crociato, e il portiere Ruggiu ha avuto una frattura alla mano) - esordisce Billo - d'altronde come rosa non siamo tantissimi quindi le assenze pesano tanto e squalifiche, basti pensare che a Luras ho dovuto giocare come difensore centrale". Billo però per il bene della squadra fa anche questo. La Dorgalese di Franco Dessolis nel girone di ritorno ha collezionato 3 vittorie e altrettanti sconfitte. Due nelle ultime due gare. Ma la sconfitta casalinga contro il Posada fa male. Perché è arrivata contro una squadra sicuramente organizzata e determinata, ma i due gol subiti gridano vendetta. Nati da palla inattiva, hanno sorpreso Ruiu sul suo palo. Nel forcing finale poi uno strepitoso Jacomino a sbarrato la strada a Talanas e Co. Ma il bomber non si scoraggia, la giornata di riposo dei campionati, lo proietta già a Valledoria, contro cui fece gol, nel 2 a 2 dell'andata. Scalpita. La trasferta potrebbe sembra proibitiva, vista la marcia costante dei ragazzi di Ventricini, che la seconda piazza l'hanno ceduta solo qualche giorno, al Fonni intorno alla metà novembre, dopo avere commandato il girone per quasi 9 gare. I valligiani hanno una difesa bunker (con sole 13 reti subite), per Talanas un'occasione in più per trovare motivazioni importanti. "Diciamo anche che la dea bendata ci ha voltato le spalle ultimamente - continua - ma daremo il massimo da qui alla fine in modo da non avere rimpianti".

Billo, raccontaci un po' la tua vita? Dove vivi, che lavoro fai, quanto ti impegna?
"Fin da bambino, son dell'82 vivo a Orune, lavoro all'Ente Foreste della Sardegna da 10 anni. Dedico molto tempo alla mia grande passione il calcio, ma con qualche sacrificio riesco a legare le due cose".

Raccontaci dei tuoi primi anni, dove hai giocato?
"Ho iniziato a giocare nell'Orunese sin dalle giovanili poi una breve esperienza alla Bittese. In eccellenza a 15 anni. Dopo il ritorno a Orune con la vittoria del campionato e la classifica marcatori. Son stato capocannoniere quell'anno in 2°categoria con 26 goal. Da li, 4 anni alla Dorgalese, con due salti di categoria e 70 gol. In seguito ho giocato a Ghilarza e 3 anni al Taloro Gavoi".

Prendiamo fiato, una marea di gol e di realtà, ma dove ti sei trovato meglio?
"Non ho finito. Per Taloro ho molti rimpianti. Credo di non essere riuscito ad esprimere il mio vero potenziale. Forse è l'unica sfida o esperienza che avrei voluto riprovare ad affrontare. Dopo Gavoi son sto anche 2 anni a Fonni. Diciamo che è stato il mio rilancio, 33 goal in 2 anni e una Coppa Italia regionale vinta".

Poi il ritorno a Dorgali?
"E' stato come tornare a casa. Un ambiente bellissimo e tanti amici ritrovati. Questo è un campionato molto equilibrato. La Nuorese ha fatto il vuoto, ma dietro si riaffacciano Ardara e Codrongianos che hanno trovato continuità. Anche noi non lascieremmo nulla d'intentato. Dopo un periodo altalenante son sicuro di riprenderci. Siamo un gruppo molto giovane, con un mix d'esperienza e un tecnico molto serio e preparato, il clima ideale per far bene".

Con l'aiuto di qualche tuo compagno in particolare?
"Il giocatore che più mi ha impressionato e Fabrizio Lai. Mio compagno a Dorgali. E' davvero forte e ho la fortuna di giocarci assieme. Di attaccanti forti ne ho visti. Cadau,Tribuna, Palumbo, pero se dovessi scegliere la mia spalla ideale direi Cadau, lo reputo anche un amico."

Uno con cui fare tanti gol, no?
"Da quando gioco in prima squadra ho realizzato circa 150 gol. Avere vicino giocatori importanti esalta le mie caratteristiche. Da solo non fai niente."

Capitolo fuoriquota, che ci dici?
"Noi abbiamo Andrea Fronteddu, che reputo sia iI nostro fuoriquota piu forte. Il Fonni ha Milia, ma ne stanno venendo fuori altri molto interessanti. anche se penso che i giovani di ora non abbiano la fame di vittoria che avevo io alla loro età. Si cullano troppo, li vedo svogliati e privi di grinta".

I portieri, i tuoi nemici.
"Secondo me un gran bel portiere e Michele Pili del Fonni. Tra i giovani son di buona prospettiva Ruiu e Decortis del Codrongianos."

L'allenatore conta tanto, sarà loro compito plasmarli. Tu hai qualche tecnico che ricordi con più piacere?
"Ho avuto molti allenatori, cinque in particolare mi son rimasti nel cuore. Pinna all'Orunese mi ha cresciuto, Tamponi a Dorgali e colui che forse mi ha fatto diventare un attacante di razza, Corrias è stato un maestro di vita. Marco Marchi penso il piu preparato in assoluto sia a livello fisico che tecnico-tattico". E poi Gianni Coccone. Lo ho avuto a Ghilarza. Ti carica come nessun altro."

 E tu, vorrai allenare in seguito?
"In futuro prima di smettere mi piacerebbe giocare per la mia squadra del cuore l'Orunese. A Orune c'è sempre stata una grande tradizione calcistica che ha sfornato sempre buoni giocatori nonostante sia una piccola realtà. Poi farò l'allenatore, se il tempo dirà che ne sarò in grado".

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Girone B