Il derby-salvezza tra due squadre in forma
Calangianus-Tempio, quando la Gallura si ribella alla retrocessione
Hanno avuto nella loro gloriosa storia calcistica ben altre soddisfazioni, il Tempio disputando ben 13 campionati di serie C2 (dal 1987 al 2000), l'ultra centenario Calangianus (è stato fondato nel 1905) con quasi 40 partecipazioni alla serie D anche negli anni in cui si chiamava quarta serie (perché la C era unica), Interregionale o campionato Nazionale Dilettanti. Ma hanno passato momenti peggiori come l'esclusione dalla serie C2 appena riconquistata nel 2007 da parte dei galletti azzurri o qualche apparizione in Promozione per i "caragnani" giallorossi (l'ultima volta nel 1985-86), ora il loro terreno di battaglia è l'Eccellenza, da 2 stagioni per il Tempio che era stato costretto a ripartire dalla Prima categoria, da 5 stagioni per il Calangianus dopo la retrocessione nel 2009 quando in giallorosso c'era Renato Marini, ora capitano della squadra guidata da Franco Scano e aveva come compagno di squadra Carlo Nativi, tornato ad essere la bandiera dei galletti da un mese nelle sapienti mani di Gianni Addis.
Il campionato delle galluresi è un po' la conferma della loro storia recente e passata, con bassi e alti (più i primi che i secondi) ma pur sempre vivi. Anzi vivissimi, viste le recentissime apparizioni di azzurri e giallorossi, dati troppe volte per morti e poi resuscitati senza gridare al miracolo, bensì all'orgoglio e al sacrificio, di chi va in campo e di chi ora guida le società. Domenica i due club nati ai piedi del Limbara si sfideranno in un derby drammatico secondo quanto dice la classifica ma ricondotti ad una sana rivalità sportiva da due tecnici bravi in panchina quanto signorili nei comportamenti. Due settimane fa Gianni Addis non ebbe problemi ad ammettere che la sua squadra fu fortunata a vincere a Muravera contro un avversario che aveva creato tantissimo ed era stato beffato al 92' dalla punizione di Foresti, sette giorni fa Franco Scano usò toni pacati per dire che in casa della vice-capolista Porto Corallo era stato condannato da un rigore inesistente poi trasformato da Avanzini.
Al Signora Chiara c'è un bel pezzo di salvezza in palio, 4 i punti che separano il Calangianus dal Tempio, gli stessi che ebbero i galletti a proprio favore dopo la sfida dell'andata al Nino Manconi decisa dai gol di Magri e Marras per gli azzurri che resero inutile il gol nel recupero di Muzzoni per i giallorossi un girone fa ultimi in classifica. Il rovesciamento delle situazioni col Tempio fanalino di coda testimonia due cose: che il Calangianus ha compiuto una bella rimonta e ora è a un solo punto dalla salvezza diretta, e che i galletti invece si sono inchiodati perché oltre al derby riuscirono a vincere un'altra sola partita fino a portare il tecnico Gianni Mureddu a rassegnare le dimissioni. Un mese fa sembrava tutto perso per il club della presidente Caterina Pala ma da quattro partite a questa parte in panchina c'è Gianni Addis che, scontato il dazio all'esordio in casa del La Palma avendo messo in campo una squadra con sei assenti, ha poi vinto tre gare di fila riportando la squadra a tre soli punti dai playout. Ora Nativi e compagni cercano il poker perché la loro rimonta non ha ancora quel valore che si merita perché sono ancora ultimi ma sarà dura visto che dall'altra parte c'è una squadra in grande salute come ha testimoniato la gara persa col Porto Corallo (ancora gridano vendetta le due occasioni nette avute da Ganiyu sullo 0-0) e come dice il ruolino di marcia dei giallorossi in casa dove risultano vincenti da 4 gare di fila. Marini e compagni sanno che una vittoria può fargli guadagnare almeno una posizione perché c'è lo scontro diretto La Palma-Serramanna e l'Alghero riceve lo scorbutico Valledoria.
Fare queste tabelle è già un successo per giallorossi e azzurri, peccato solo che il derby fermi l'una o l'altra o rallenti entrambe perché parliamo delle due squadre che più di tutte hanno movimentato la lotta salvezza, ribellandosi ad una classifica che, al giro di boa, le vedeva già con un biglietto in tasca per la Promozione. Il fatto che ora il Calangianus sia molto vicino alla salvezza diretta e il Tempio si stia agganciando agli spareggi è molto, nell'Alta Gallura hanno ben pensato che era troppo presto per organizzare funerali sportivi.