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«Bosa impegnato su due fronti, noi più riposati»

Carbonia, testa alla Coppa Italia; Marongiu: «Secondo posto? Per noi è quasi impossibile, meglio pensare al match di mercoledì prossimo»

Il Carbonia riparte dopo la sosta per le festività pasquali con una vittoria, per 2 a 0, sul Girasole, e rimane così in corsa nella volata per il secondo posto, anche se le chance dei ragazzi di mister Andrea Marongiu in questo senso sono leggermente inferiori, sia per via della classifica, i due punti di distacco sono piuttosto pesanti, a 270' dalla fine del torneo, che per i risultati maturati negli scontri diretti, rispetto a quelle di Monteponi e Bosa. Proprio per questo il tecnico preferisce concentrarsi sulla finalissima di Coppa Italia, in programma tra sette giorni esatti, proprio contro i rosso-blu. La trasferta di Narcao, più che in ottica play-off, sarà importante dunque per affinare la condizione in vista di un match secco che vale una stagione intera.

«Era importante vincere – dichiara Marongiu riferendosi all'ultima uscita dei suoi – ma la squadra non mi è piaciuta tanto sotto il profilo dell'approccio alla gara. C'era il rischio, alla vigilia ne avevo parlato anche con ragazzi, di sottovalutare l'avversario, e così è stato. Nei primi 5 minuti abbiamo costruito tre limpide occasioni da rete, magari nella nostra testa si è insinuata l'idea che potessimo vincere a mani basse, ma nel calcio, a tutti i livelli, le cose non funzionano così: quando gli sfidanti sono più debole devi prestare molta attenzione ed essere bravo a gestire tutte le varie fasi del match. Dopo un buon avvio, abbiamo abbassato il ritmo e ci siamo innervositi». Negli spogliatoi il tecnico è stato costretto ad usare parole forti per spronare i suoi. «Non alzo mai la voce, eppure domenica è successo (ride). Nel secondo tempo comunque siamo entrati con una determinazione maggiore: il portiere del Girasole è stato formidabile in alcune situazioni, poi fortunatamente Demontis ha realizzato un euro-gol; il raddoppio di Corona è arrivato quando loro erano in dieci uomini e non avevano più forze da spendere. Le soste non ci portano bene: se avessimo affrontato una squadra di caratura superiore, le cose probabilmente sarebbero andate diversamente. La vittoria a Orroli ci ha illuso: inconsciamente pensavamo forse di essere diventati fortissimi all'improvviso, spero che la lezione ci serva per capire come si affrontano questi impegni».

La classifica, e la matematica, permettono al Carbonia di continuare a sognare un aggancio al secondo posto, ma Marongiu smorza gli entusiasmi. «Io penso che l'approdo ai play-off per noi ormai sia sfumato. Pesano, tantissimo, quei due punti lasciati per strada contro il Quartu, dove abbiamo sbagliato l'impossibile. Anche se lo scontro diretto tra Bosa e Monteponi finisse in pari, e noi dovessimo vincere, saremmo comunque in svantaggio per quanto riguarda gli scontri diretti. A questo si aggiunge il fatto che le due che ci precedono nelle ultime due gare affronteranno il Senorbì già retrocesso; l'Iglesias poi giocherà contro il Sant'Elena, che domenica si è fatto rimontare tre gol dal Bosa: se questi ultimi avessero perso, ci sarebbe stato spazio per un'ultima speranza, ma così è veramente difficile».
I bianco-blu sono quindi già proiettati verso la finalissima di Coppa Italia in programma tra sette giorni. «Sappiamo che loro hanno a disposizione diversi giocatori di grande qualità, come i fratelli Carboni ad esempio. Al ritorno avevamo preparato delle situazioni particolari, con delle marcature studiate apposta per limitare le loro giocate, senza dimenticare che anche a centrocampo hanno pedine di elevato spessore tecnico, come Pischedda ad esempio».
Negli scontri diretti in campionato contro i bosani, il Carbonia ha strappato un pari in trasferta all'esordio e una sconfitta di misura in casa. «Sarà una partita secca, il discorso cambia di conseguenza. Molto dipende da come ci arriveranno i nostri avversari, io non posso saperlo, e da come ci presentiamo noi: non possiamo fare altro che prepararla al meglio, perchè il valore del Bosa non si discute».
Loro sono ancora in corsa per l'Eccellenza: un fattore che potrebbe incidere sul piano fisico e mentale. «Se dovessero vincere domenica però, il secondo posto sarebbe mezzo ipotecato. Battere l'Iglesias non sarà facile: con l'arrivo di Corsini hanno centrato ben cinque vittorie di fila. In caso di pareggio, il testa a testa andrebbe avanti sino all'ultima giornata. Il Bosa ha un calendario leggermente più agevole: affronteranno il Senorbì e poi l'Orrolese che all'ultima potrebbe avere già il titolo in tasca. Noi sicuramente domenica possiamo spendere meno di loro, questo è vero».
Il tecnico fa il punto sulla condizione dei suoi. «Atleticamente i ragazzi sembrano apposto, anche piuttosto brillanti. Io punto sempre sull'allenamento con il pallone, senza grossi carichi, anche durante la preparazione estiva; cerco di sviluppare forza e reattività, e da questo punto di vista non posso lamentarmi: ci alleniamo bene, speriamo che domenica non ci siano intoppi».


A prescindere da come andranno le cose nel finale, il Carbonia ha disputato una stagione importante. «Non mi piace ripetermi, ma ho sempre sostenuto che stiamo andando al di la delle più rosee previsioni. Probabilmente in alcuni episodi ci è mancata la lucidità e la personalità tipica delle grandi squadre; l'Orrolese ha un passo in più rispetto a noi, sia per quanto riguarda la mentalità e sia per quanto riguarda l'organico. Il nostro gruppo è formato da tanti giovani e pochi anziani, certi passaggi a vuoto possono starci: nel girone di ritorno, ad esempio, non abbiamo mai vinto fuori casa, ed è dal match dell'andata con il Carloforte che non segniamo in trasferta, se si escludono i due gol di Orroli in Coppa. La squadra può migliorare, anzi deve crescere: la società vorrebbe già iniziare a pianificare il futuro, ma per ora dobbiamo concentrarci sugli ultimi impegni, poi si vedrà».

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2015/2016
Tags:
Sardegna
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Girone A